"Tre cuori in affitto" - g 7 Febbraio - Teatro Alessandrino - Recensione

La vicenda è nota perché tratta da una sit-com degli anni '70 riproposta in maniera fedele. Il sipario si apre su una scenografia variopinta che ci trasporta in un appartamento colorato in tinte acide (verde e giallo) affittato dai due proprietari a sole donne. Il protagonista (Claudio Insegno, sua anche la regia), aspirante attore di poche speranze, si fingerà gay per poter abitare con le altre inquiline: una bellissima e svampita modella, un'austera ma anche sentimentale quasi-farmacista e una musicista ansiosa e psicotica.
Tutta la commedia gioca sugli equivoci e sulla strana convivenza che si viene a creare, spesso ricalcando clichés un po' abusati, come il gay affettato o la donna bellissima e stolta. Parte integrante della serata sono le canzoni che sottolineano momenti della vicenda e vengono cantate da tutti i protagonisti (in particolare da Arianna, la cui voce spicca su tutte, che interpreta l'inquilina posata e ragionevole e che, nel finale, concluderà una felice storia d'amore). Spesso, tuttavia, il coronamento musicale appare ridondante e allunga eccessivamente i tempi complessivi che risultano troppo dilatati (due ore e mezza di spettacolo sono veramente troppe per un tema esile e brillante, seppur vivacemente interpretato). La regia prevede contaminazioni godibili, come il convolgimento di personaggi del pubblico chiamati sul palco, nella tradizione dell'improvvisazione cabarettistica, e la proiezione di spezzoni di film famosi doppiati in modo farsesco. Molti gli applausi e le risate e teatro colmo di un pubblico prevalentemente giovane, estimatore del regista già presentatore della trasmissione Colorado. Nel complesso la serata è stata piacevole grazie ad una recitazione brillante e veloce che ben si presta a colpi di scena grotteschi e comici. Gli attori sono bravi, pur calati in stereotipi che paiono consunti, e la scenografia, colorata e dotata di numerose porte, dalle quali i personaggi entrano e escono con ritmi sincopati e continui, è allegra ed efficace. Prolissa, a mio parere, la parte cantata, che talvolta appare posticcia ed ingombrante. Entusiasta la reazione del pubblico.

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