Non solo Vienna - Gli altri appuntamenti della settimana del "Vivaldi"

Non solo Vienna -  Gli altri appuntamenti della settimana del "Vivaldi"


Oltre gli appuntamenti di Musica nelle città, questa settimana al "Vivaldi" un concerto dedicato a Čajkovskij mercoledì 8 maggio, uno alla musica e danza folk della Val Resia venerdì 10 maggio e un'esibizione di fagotto, sabato 11 maggio alle 11.

Questa settimana al "Vivaldi" oltre gli appuntamenti della rassegna Musica nelle città, dedicata a Vienna per l'edizione 2024 (il programma della rassegna è consultabile al seguente link),  si svolgeranno all'Auditorium Pittaluga del "Vivaldi" (via Parma, 1 - Alessandria) altri interessanti eventi musicali sempre a ingresso gratuito, ovvero:
Mercoledì 8 maggio alle 17, il penultimo concerto della rassegna finanziata da Regione Piemonte, i Mercoledì del Conservatorio con il trio formato dai docenti del "Vivaldi", Claudio Andriani al violino, Claudio Merlo al violoncello e Ruta Stadalnykaite al pianoforte, che eseguiranno il Trio in La minore op. 50 di Čajkovskij e il brano Tankas scritto dal professor Federico Favali.

Un concerto dunque che prevede l'esecuzione di due brani molto particolari come ci racconta Claudio Merlo, docente di violoncello e vicedirettore del "Vivaldi":

Il primo brano che sarà eseguto è "Tankas" di Federico Favali, compositore e nostro docente di armonia, brano scritto quest'anno per celebrare il cinquantesimo anniversario della pubblicazione del libro "L'oro delle tigri" ("El oro de los tigres") di Jorge Luis Borges (1972). "Tankas" è il titolo di una poesia del libro e ogni parte del pezzo è ispirata a una stanza di quella poesia. Sarà una prima esecuzione assoluta.

 

Il secondo è il celeberrimo Trio op. 50 di Čajkovskij, brano meraviglioso non così frequentemente eseguito a causa della sua non comune durata che supera i 50 minuti. Composto tra il 1881 e il 1882 è dedicato al pianista, direttore d'orchestra e compositore russo Nicolaj Rubinstejn, fondatore e direttore del conservatorio di Mosca che nel marzo 1881, viaggiando verso Nizza per raggiungere l'amico Čajkovskij, fu costretto a fermarsi a Parigi per un improvviso aggravamento della sua tubercolosi e lì morirà il 23 marzo. Čajkovskij, sconvolto dalla perdita di un grande amico e musicista definito "insostituibile", decide tra il 14 dicembre 1881 e il 9 febbraio 1882, durante un suo soggiorno a Roma, di dedicare questo trio "Alla memoria di un grande artista". Tra le tante lodi che si possono tessere a questa splendida composizione meravigliosamente scritta spicca una curiosità, cioè che per compiere un omaggio all'amico Rubinstejn, Čajkovskij abbia scelto di scrivere un Trio, un tipo di composizione che francamente detestava non sopportando affatto la sovrapposizione del pianoforte agli strumenti ad arco che secondo lui non avrebbe mai potuto produrre una soddisfacente omogeneità timbrica.

 

L'introduzione musicale al concerto dei docenti sarà a cura degli allievi Marta Berillo e Marina Onidi al flauto e Leonardo Magri al pianoforte.

Venerdì 10 maggio alle 17, l'ultimo attesissimo appuntamento della rassegna L'Altra Musica, incontri con le musiche delle tradizioni etniche e popolari, sarà con il gruppo folkloristico "Val Resia", per ascoltare voci, suoni e ritmi arcaici da una delle più antiche comunità linguistiche in Italia.
Il gruppo musicale si presenta con queste parole:
Il Gruppo Folkloristico "Val Resia" sorge ufficialmente nel 1838, quando un gruppo organizzato di suonatori e danzerini si recò a Udine, in occasione della visita dell'imperatore d'Austria Ferdinando I e della sua consorte, per testimoniare la ricchezza della tradizione musicale della Valle. Il Gruppo in questi ultimi decenni ha fatto conoscere la ricchezza culturale della Valle non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo. Significative le esibizioni in Svezia, Ucraina, Lituania, Russia, Ungheria, Spagna e Portogallo nonché la partecipazione ad importanti festival in Giappone e Perù.

 

Il gruppo sottolinea inoltre la ricchezza per il pubblico dell'esperienza culturale  dell'incontro con le musiche e le danze Resiane, forme d'arte di grande interesse storico.

Le musiche e le danze Resiane sono molto antiche, e sono giunte probabilmente in valle con i primi insediamenti della comunità resiana nel IV secolo. L'orchestra consta di soli due strumenti: il violino- in resiano cïtira e il violoncello-' chiamato bünkula, mentre il battito del piede che accompagna tutta la musica è il "terzo strumento" fondamentale, che assicura il ritmo. Tali strumenti sono di recente introduzione e, secondo gli studiosi, sostituiscono una sorta di cornamusa, chiamata dudy, precedentemente utilizzata. Per questo, gli strumenti attuali acquistati, subiscono diverse manipolazioni e sostituzioni, vengono utilizzate corde di mandolino per il violino, queste ultime vengono tirate al massimo e lo strumento viene poi accordato estremamente alto, solo tre corde invece per il violoncello di cui una in fibra animale, i ponticelli dei due strumenti vengono modificati.

 

In merito alla danza, sebbene si tratti di una danza di coppia i ballerini non ballano allacciati e non si toccano mai. Ogni ballerino deve avere di fronte un partner con cui danzando si scambierà il posto.

All'inizio del ballo i due partners stanno uno di fronte all'altro e, dopo aver battuto il piede, possono eseguire un giro sul posto prima di effettuare i passaggi oppure cominciare  subito a scambiarsi la posizione. Quante volte si scambieranno il posto dipende dalla melodia. I resiani ballano sparpagliati, spesso però possono essere schierati in due file.


Sabato 11 maggio alle 11, un concerto speciale, dedicato al fagotto, in cui si esibiranno gli allievi che hanno partecipato ai corsi che l'Academy del LowBb bassoon cluster ha tenuto in collaborazione con il "Vivaldi". Un'occasione speciale dunque per ascoltare la voce di questo strumento molto amato da compositori rinascimentali e barocchi, come Antonio Vivaldi e Georg Friedrich Händel, che si caratterizza per il suono profondo e sonoro.

 

 

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