Lunedì 19 marzo a Cultura e Sviluppo ritorna l'Acit Film Forum con il film "Alki, alki"



Se quello in cui viviamo sia davvero il "migliore dei mondi possibili", secondo la celebre espressione di Leibniz, è un interrogativo che emerge periodicamente in epoche di grandi crisi e trasformazioni. I film di questo nuovo ciclo dell'Acit Film Forum, tutti inediti nelle sale italiane, mostrano come questa domanda attraversi il cinema tedesco nella sua rappresentazione dell’odierna società tedesca a partire dal suo nucleo più intimo: la famiglia. Il migliore dei mondi resta un'utopia? Forse. Ma un mondo dove convivere meglio, è di certo ancora possibile.

La rassegna Acit Film Forum è organizzata da Acit (Associazione culturale italo-tedesca) di Alessandria e Goethe Institut di Torino, in collaborazione con Associazione Cultura e Sviluppo, Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna, Alessandria News. Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli italiani. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Introduce le proiezioni Barbara Rossi, docente di cinema e presidente dell’Associazione La Voce della Luna.

Sede e orario proiezioni: Associazione Cultura e Sviluppo, Piazza De Andrè 76, Alessandria; ore 21.15.

Lunedì 19 marzo: “Alki, alki” (alcolista, alcolista)
regia: Axel Ranisch, 2015, 102 min.
Tobias, architetto cinquantenne con moglie e figli, è un classico caso di sindrome di Peter Pan. Ogni occasione è buona per sbronzarsi e darsi alla pazza gioia assieme a un inseparabile amico. Ranisch racconta la tragicomica lotta con se stesso del protagonista attraverso un’originale formula narrativa e uno stile che mescola improvvisazione, finzione e poetico realismo, un’estetica cinematografica definita “mumblecore”, di cui Ranisch, anche attore e produttore, è il maggior rappresentante in Germania.
Prossimi appuntamenti:

Lunedì 16 aprile: "Winterschläfer" (Letargo invernale), opera giovanile di Tom Tykwer, ambienta tra le Alpi Bavaresi innevate un thriller in cui i destini di due giovani coppie e di una più anziana famiglia si incrociano, riflettendo il sentire della Germania post riunificazione, con uno stile che anticipa i suoi "Lola rennt" e "Cloud Atlas".
Lunedì 21 maggio: In "Der Wald vor lauter Bäumen" (Guardare gli alberi e non vedere la foresta) una giovane donna lascia fidanzato, famiglia e città natale per un posto di insegnante a Karlsruhe. L’entusiasmo iniziale cede il posto a un succedersi di difficoltà professionali e relazionali raccontati con una straordinaria intensità da Maren Ade, autrice del pluripremiato "Toni Erdmann".

Per informazioni:
www.acitalessandria.altervista.org; www.culturaesviluppo.it; www.voceluna.altervista.org.

           

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