Dal surreale "giro dell'isolato di corsa" ai bambini diventati
invisibili, fino al toccante discorso a un amico morto, sono tanti gli
alessandrini che hanno donato un loro ricordo della pandemia al progetto
"Accogliamo la memoria" della compagnia teatrale Gli Illegali e
dell'Associazione BlogAL con il sostegno della Fondazione SociAL.
Ma la compagnia attende ancora altri ricordi per contribuire a un
Archivio delle storie della città
Donare un ricordo personale di un tempo eccezionale, come quello che è
appena trascorso, a una memoria collettiva. Donare un ricordo da unire
ad altri per dargli forza e longevità e non lasciarlo sbiadire nella
routine quotidiana che riprende. È questa l'opportunità che la
compagnia teatrale Gli Illegali e l'Associazione BlogAL stanno offrendo
agli alessandrini facendosi promotrice dell'iniziativa "Accogliamo la
memoria".
La raccolta dei ricordi della pandemia alessandrina è cominciata ad
aprile di quest'anno, nel pieno di un'esperienza ancora viva e vibrante
per ognuno di noi e proseguirà fino a fine anno. L'appello è stato
chiaro fin dal principio:
Inviateci un racconto, un episodio, una storia, qualche aspetto della
vostra vita attuale… di questo periodo…La memoria della nostra città in
questo periodo merita di essere conservata, quindi in pochissime parole
mandateci un qualche cosa di voi che volete venga ricordato in futuro.
Accogliamo la memoria, per non dimenticare.
E gli alessandrini hanno risposto con entusiasmo fin da subito.
Abbiamo infatti ricevuto oltre 100 testimonianze tra testi scritti,
video e foto.
Ogni testimonianza è interessante e a suo modo preziosa: come il video
in cui Manuela Bolla, infermiera pediatrica presso l'Ospedale di
Alessandria racconta come è stato occuparsi delle nuove nascite in un
periodo emozionalmente difficile.
E poi le piccole storie dei bambini nascosti tra le mura domestiche: da
Teseo che affronta con timidezza i suo primo giorno di didattica a
distanza, a Matteo sconsolato davanti alla porta chiusa della scuola, a
Pietro che dipinge con colori vivaci la sua stanza, fino a Ginevra che
abbraccia le maestre attraverso il tablet.
Quindi immagini anche divertenti come il surreale giro dell'isolato di
corsa di una famiglia o un torneo di burraco for ever; poetiche come la
registrazione del canto degli uccelli all'alba udibile anche in piena
circonvallazione; piene di fiducia come i 90 anni in quarantena di
Tommaso Leva, fino alla drammatica cabina telefonica rimossa di fronte
alla casa di Marco Tibaldeschi che gli fa ricordare un amico vittima del
Covid da cui vorrebbe ancora ricevere almeno qualche telefonata…-
Per iniziare a restituire ciò che hanno ricevuto, Gli Illegali e BlogAL,
promotori dell'iniziativa inserita all'interno del progetto Borgo del
Teatro – l'Archivio delle Storie, riconosciuto per il terzo anno
consecutivo dalla Fondazione SociAL come progetto meritevole all'interno
del Bando Social, hanno costruito un archivio multimediale - che
invitano tutti ad andare a visitare agli indirizzi:
www.illegali.it/memoria e www.blogalessandria.it/memoria .
Ma nostro il percorso non si ferma qui e continua con eventi come i
laboratori di scrittura virtuali "Alla ricerca di memo(rie)" in cui
Massimo Brioschi invita i partecipanti a esprimere e focalizzare i
propri ricordi attraverso la scrittura, e proseguirà per tutto l'anno.
Noi restiamo in ascolto dei nostri concittadini fino a quando avranno
voglia di ricordare e di testimoniare..-
L'invito è quindi ancora per tutti gli alessandrini non lasciare
spegnere ricordi ed emozioni di questa pandemia trascorsa, ma dare
loro maggiore valore e donarli al progetto "Accogliamo la memoria",
inviando video, foto, audio, lettere, mail, fogli scarabocchiati,
pensieri a
Via whatsapp a 3351340361
Via mail a blogalessandria@tiscali.it oppure a info@illegali.it
Oppure con contatto Facebook alle pagine Gli Illegali o Redazione BlogAL
oppure via messaggio privato su messenger
Tutti i contributi inviati entreranno nell'Archivio delle storie e
saranno conservati e pubblicati sui siti www.illegali.it e
www.blogalessandria.it e sugli spazi social dedicati.