Alle ore 21.00, al Cinema Multisala Kristalli di Alessandria (Via Giuseppe Parini 17) verrà proiettato in unica serata il nuovo film di Liliana Cavani “L'ordine del tempo”, tratto dall’omonimo libro del fisico Carlo Rovelli.
Introdurranno il film i critici cinematografici Barbara Rossi e Valentino Saccà. Sarà presente anche l’attrice del cast Mariana Tamayo, mentre la regista Liliana Cavani parteciperà in collegamento da remoto. Infine, un contributo del produttore Pete Maggi arricchirà la serata.
Un evento imperdibile per gli appassionati di cinema e per chi ha amato il libro di Rovelli.
I biglietti sono disponibili al costo di 8 euro (intero), 6.50 euro (ridotto), 5 euro per i tesserati del Circolo del Cinema e dell’Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna.
Info: Cinema Kristalli, tel. 0131/341272; lavoce.dellaluna@virgilio.it
Ambientato in una villa sul mare, il film racconta di un gruppo di amici che si ritrovano per festeggiare il compleanno di uno di loro. La loro spensieratezza viene però interrotta dalla notizia che il mondo sta per finire. Le ultime ore che li separano dall'apocalisse sembrano scorrere in modo diverso per ciascuno, in una notte che cambierà per sempre le loro vite.
Pietro ed Elsa sono una coppia di lungo corso con una figlia adolescente, Anna. Si avvicina il cinquantesimo compleanno di Elsa e gli amici storici si riuniscono per festeggiarla nella casa sul litorale laziale. Fra loro tre esperti di fisica: Enrico, da sempre innamorato di Paola, che però è venuta alla festa con il marito Viktor; Greta, accompagnata dallo psicanalista Jacob; e la ricercatrice Giulia. A loro si aggiunge la giornalista Jasmine. Due degli scienziati sanno qualcosa che è ignoto a tutti gli altri: l’asteroide Anaconda sta viaggiando a velocità altissima attraverso il sistema solare e rischia di abbattersi sulla Terra, distruggendola. È dunque il momento di tirare le somme della vita di ognuno dei presenti, che potrebbero essere spazzati via da un momento all’altro: il che significa fare un bilancio delle loro esistenze e delle loro relazioni.
Liliana Cavani, regista e sceneggiatrice, nata da una famiglia operaia, si laurea in Lettere Antiche all’Università di Bologna. Subito dopo, tuttavia, decide di dedicarsi al mondo dello spettacolo frequentando, a Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma con due cortometraggi (realizzati fra il 1961 ed il 1962) dedicati al tema del razzismo. Approda in televisione per conto della quale realizza, fino al 1965, una serie di documentari tematici (fra gli altri, “La storia del Terzo Reich”, “Le donne della resistenza”, “L’età di Stalin”). Nel 1966 firma, sempre per conto della Rai, il suo lungometraggio d’esordio “Francesco d’Assisi”, applaudito alla Mostra del cinema di Venezia e giunto nelle sale solo tre anni dopo. La pellicola seguente, “Galileo”, subisce invece una sorta di censura dai dirigenti della tv. Dopo l’esperienza de “I cannibali” (1969, prima sua pellicola prodotta dall’industria privata), la Cavani torna a lavorare in Rai girando “L'ospite” (1971) e “Milarepa” (1974). Sempre a cavallo fra cinema e tv, nel 1974 firma per il grande schermo “Il portiere di notte”. Tre anni dopo è la volta di “Al di là del bene e del male”, mentre nel 1981 di “La pelle”, tratto dal romanzo omonimo di Curzio Malaparte. Nel 1989 torna sulla storia di Francesco d'Assisi con “Francesco”, protagonista Mickey Rourke. Nel 2002 ha diretto “Il gioco di Ripley”, tratto dal romanzo di Patricia Highsmith. Oltre che al cinema e in tv la Cavani è attiva anche in teatro. Dirige numerose opere liriche per il Maggio Musicale Fiorentino e il Ravenna Festival, oltre che per teatri come l’Opéra di Parigi e il Teatro alla Scala di Milano. Su quest’ultimo palcoscenico ha diretto, fra l’altro, “La Traviata” e “Un ballo in maschera”, nell'ambito delle celebrazioni per il centenario di Giuseppe Verdi.