gli ostacoli del cuore + altro

C’è un principio di magia fra gli ostacoli del cuore
Che si attacca volentieri fra una sera che non muore
E una notte da scartare come un pacco di natale
C’è un principio di ironia nel tenere coccolati i pensieri più segreti
E trovarli già svelati e a parlare ero io
Sono io che gli ho prestati
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C’è un principio di allegria fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare un ridicolo pensiero
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
C’è un principio di energia che mi spinge a dondolare
Fra il mio dire e il mio fare
E sentire fa rumore
Fa rumore camminare fra gli ostacoli del cuore
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non vuoi sapere
Quante cose da buttare nel viaggio insieme
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Balla, come si bella! Questa notte si colora del tuo ruotare il bacino in senso armonico. La musica intorno e ti circondano gli sguardi. Forse è troppo tardi, sono quasi le sei del mattino e lui non è vicino. A volte divento piccolino solo al pensiero di vederti danzare, ma quante fastidiose zanzare sono intorno e vorrebbero tramortirti con il loro sguardo. Nessuno che valga nemmeno fossero un miliardo ma io non mi perdo quando ti sto ascoltando. Sento il tuo cuore palpitare, sei sola e il pc è l´unico rumore. Forse si sente russare è così lontana ieri sera, quasi fosse ringhiera oltre cui non puoi guardare. Dai una sguardo alla bambina, dorme serena un sorriso che passa e ritorni falena attratta da quelle luci, suoni e colori. Non senti i tuoi dolori mentre balli, come sei bella. Ma il bello che vedo non è certo ne curve ne sei sono i tuoi pensieri che sento da lontano o credo di sentire. No che non vuoi morire, c´è ancora tanto da fare. Ma tira il tuo freno, tornerà il sereno e magari l´amore. Sono molto lontano ma ti ho guardata tutta la sera ballare. Ho immaginato l´amore ed è stato bello. Scusa questo forse lo cancello. Balla, lo vedi che sei bella? Ma balla per me una volta soltanto, che possa illuminare la mia vita con un tuo sguardo. Che possa per una volta sentire mio quel sorriso, che ho visto da lontano ma è rimasto anche sul mio viso. - di Fabio Ricci
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Vorrei essere il vento che gonfia le tue vele, spingerti al gran lasco oltre l´orizzonte. Vorrei averti di fronte per guardare nei tuoi occhi. Vorrei soffiare via tutti gli sciocchi che ti stanno a guardare. Non vorrei essere la catena che ti lega all´ancora piantata nel fondale. Una catena può solo fare penare se ti lega ad un porto nel quale non vuoi stare, ma tu stai sempre così male? Non vorrei esserti onda d´opposizione che ti distolga dalla tua vera missione, qualunque essa sia, anche se non è mia sintonia. Ascolta una volta quello che ti dice da dentro, non quella forte voce prepotente, ma ascolta quella flebile vocina che può essere solo medicina per tutti i tuoi mali. Ma quando mi chiami? E mi dici che importa solo "noi" e noi solamente? Il resto non conta anche se resta latente. - di Fabio Ricci
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Silenzio, sssssssh
Non dire niente, non muoverti e chiudi gli occhi
Senti i piccoli rintocchi del tuo cuore?
Prova ad ascoltare, c´è tutto un mondo intorno
Ma non è una canzone da cantare
Se non la canti davvero con quello che hai dentro

Silenzio, ssssssssssssssh
Ancora più lontano, trova quel ricordo
Dammi la tua mano
La senti l´acqua, una leggere brezza e il caldo
È il sole che scalda la spiaggia
Non credere che non mi piaccia

Silenzio, sssssssssssssssssssssssssh
Ora torna indietro e ricorda
Quella piccola bambina che è nascosta la
Chiusa a chiave nel tuo piccolo segreto
Chiusa, nascosta e protetta dal mondo
Tira la mia mano e liberala dal cuore

Così... ora spiega le ali e vola!

Fabio Ricci
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... Eva stava passeggiando nel Giardino dell'Eden quando le si avvicinò il serpente.
"Mangia la mela", le disse.
Poichè era stata messa in guardia da Dio, Eva rifiutò.
"Mangia questa mela" insistette il serpente. "Così diventerai più bella per il tuo uomo."
"Non ne ho bisogno" replicò Eva. "Lui non ha nessun'altra donna all'infuori di me".
Il serpente rise.
"Ti sbagli, ne ha"
E siccome Eva non gli credeva, la condusse in cima ad una collina, dove c'era un pozzo.
"E' dentro questo buco, Adamo l'ha nascosta lì".
Eva si affacciò e,rfiflessa nell'acqua vide una bella donna.
Subito la donna mangiò la mela che il serpente le offriva.

Questa leggenda sta a significare che in Paradiso vanno tutti coloro che
si riconoscono nel pozzo e non hanno paura di loro stessi.

Paulo Coelho
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ciao, Tiziana.

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