Lo spettacolo di strada, in altri contesti, possiede un
valore ed una dignità che lo innalzano, al di sopra di qualunque semplice
abilità, al rango di arte. In altri paesi la stima e il seguito degli artisti
di strada rivelano una spiccata sensibilità del pubblico in generale, mentre qui
non è ancora sufficientemente valorizzata tale risorsa e sussiste una certa
diffidenza verso chi non si esibisce in contesti ufficiali e tradizionali.
“3000 Capriole”, la rassegna che si svolge in questi giorni
nella nostra città, ha l’ambizioso intento di sdoganare in Alessandria questa
forma di espressione nelle sue varie sfumature e magari creare le basi per
consolidare l’apprezzamento di chi ha il coraggio e l’entusiasmo di mettere in
gioco le sue abilità in una piazza, di fronte al pubblico più vario.
Venerdì 31 si è tenuta la prima giornata del festival che
durerà tre giorni e il livello qualitativo degli artisti è stato subito
evidente, come la varietà dei momenti proposti. Dalle 17 in poi si sono
susseguiti numeri vari tra cui le performance musicali di un gruppo di giovani virtuosi alla cornamusa e
percussioni e del duo “ Il Giorgino” (Giorgio Penotti e Gino Capogna),
irresistibile nella versione ironica di musica country- georgiana trapiantata
in Alessandria. Poi il teatro con Alessia Brisone e Giancarlo Adorno, che hanno
dato vita a scene di surreale malasanità, basata su noncuranza e ambizione dei
medici, con un senso dell’ironia pungente e per nulla scontato, e i canti
alpini splendidamente eseguiti a cappella, in modo inedito e originale, da Laura Bombonato e Gianluca Barbieri, in
arte “I Bombieri” .
La dimensione circense è stata regalata dal “Bubble Circus”
di Juriy Longhi , giocoliere, equilibrista, ma, soprattutto, grande
intrattenitore di folla, che ha incantato con movenze fluide, quasi di danza,
nell’esecuzione dei suoi numeri e con il coinvolgimento efficace e garbato del
pubblico.
Sabato 1 e domenica 2 giugno, dalle 17 alle 20, “3000 capriole” proseguirà in piazza Santo
Stefano e l’auspicio è che un successo meritato porti alla creazione di spazi
permanenti per gli artisti di strada e ad una regolamentazione della loro
attività in quanto valore aggiunto alla cultura e alla bellezza.
Nicoletta Cavanna