*AL 15100*
Ha sciolto i nodi
la città d'estate.
Straripano i bar piccoli e rossi
in calici ambrati
bellezze come stelle chiuse
di tempesta.
La città è un groviglio
slacciato.
Bruciano le strade di grigio e furia secca
mentre scorrono i colori
d'acciaio e olio grave
sulla tela dell'asfalto
ciascuno nella fretta
va mostrando la sua storia.
Sono i fiumi la città
braccia schiuse intorno ai boschi
gelose dei palazzi
e le porte ogni bocca
che preserva i suoi segreti.
Non parla ne si muove
la città scavata e asciutta.
Non guarda chi rimane,
chi bestemmia
chi si smuove
dalle membra sue di piombo
la città poi si commuove
nella notte che la inghiotte
neanche fosse un'assassina.
La città respira sole
quando torna la mattina.
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il *Re della Persia.*