I Jeremy posano la loro prima pietra artistica. Anzi undici piccole pietre, alcune dal taglio grezzo e sincero, altre levigate finemente.
Un lavoro generoso e caldo, eterogeneo nella forma, ma molto omogeneo nella sostanza.
Tutti questi aspetti verranno proposti sotto differenti punti di vista, nelle altre pietre che compongono questo affascinante e variegato mosaico. Nell'ascolto ci si rende conto di come la band ha saputo trasformare i propri pensieri e riflessioni in canzoni, senza porsi limiti nella composizione, ma facendosi guidare dall'istinto e dall'emozione, con un risultato profondamente autentico.
Un album dal quale emergono nelle liriche e nelle armonie, momenti di puro coinvolgimento emotivo, ascoltando i brani a uno a uno, lasciandosi trasportare nel mondo dei Jeremy, nell'avventura immaginifica e vibrante del loro primo lavoro.
Questo primo cd dei Jeremy è un lavoro denso di passione ricco di sfaccettature, realizzato, in tutte le sue forme, con attenzione e una certa qual saggezza, capace di regalare ad ogni ascolto sempre nuove sorprese.
Da tenere sul cuore, da regalare alle orecchie, da intrecciare al pensiero e soprattutto da gustare a lungo.
Dopo un periodo di formazione i primi riconoscimenti discografici arrivano nell'ottobre del 2002. I Jeremy vengono inseriti in una compilation alternative -"Rock e contaminazioni" (prodotta e distribuita da Sana Records Production di Milano), con il brano "Di bianco". Nel doppio cd sono presenti anche gruppi come 24 Grana, One Dimensional Man e Malfunk.
Il 2003 è un anno particolarmente felice e di intensa attività per la band artigiana, che partecipa al Tora!Tora! Festival, il più importante festival itinerante italiano, e si esibisce in numerosi appuntamenti live in giro per l'Italia.
Sul finire dello stesso anno i Jeremy danno vita ad un progetto che li consacrerà come una delle realtà più importanti in ambito locale. Nasce Il Grido Festival. Un impegno concreto finalizzato alla valorizzazione di situazioni musicali indipendenti locali e non. Il Grido diventa ben presto un punto fermo nell'attività del gruppo e una delle rassegne musicali più attese della zona, capace di ospitare artisti di fama nazionale quali Max Gazzè, Afterhours, Modena City Ramblers, Linea77, Vallanzaska, Fratelli di Soledad e molti altri.
Gli anni vissuti a stretto contatto con la Mescal portano la band ad una certa maturità artistica e soprattutto ad un incontro fondamentale, quello con Eugenio Merico (Yo Yo Mundi) che ben presto si appassiona al progetto e ne diventa parte integrante. Con lui in veste di produttore artistico i Jeremy iniziano a lavorare al loro primo album a partire dalla seconda metà del 2005.
Registrato e mixato presso lo studio "Casa Bollente" di Acqui Terme, con la collaborazione tecnica di Fabio Martino (già all'opera in studio con per i lavori di Yo Yo Mundi, Fabio Treves e molti altri, nonché per gli album di Frangar Non Flectar, Buona Audrey e 4fioriperzoe usciti per la Sciopero Records), l'album di esordio della band piemontese prodotto da Sciopero Records verrà distribuito nei negozi di dischi da Venus a partire da venerdì 20 aprile 2007.
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