Giovedì 1 luglio, alle ore 21, l'Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna, in collaborazione con il Museo Etnografico “C'era una volta” e FIC (Federazione Italiana Cineforum), presenta “Recitare il tempo. Le voci della Heimat di Edgar Reitz” (edizioni Petite Plaisance), il nuovo saggio a tema cinematografico di Barbara Rossi, media e film educator, studiosa di cinema e giornalista.
Dopo “Edgar Reitz. Uno sguardo fatto di tempo” (Bietti, 2019), l’autrice approfondisce alcuni temi già parzialmente affrontati nel volume precedente, dedicato a uno dei più prestigiosi registi del Nuovo Cinema Tedesco degli anni Sessanta, arricchendo e completando la sua prospettiva critica attraverso interviste esclusive con Edgar Reitz e con gli attori protagonisti della saga di “Heimat” (definita da alcuni ‘la madre di tutte le serie’), da Salome Kammer a Henry Arnold a Marita Breuer.
Impreziosiscono il volume la prefazione a cura di Henry Arnold, l’introduzione di Cristina Jandelli, studiosa del divismo cinematografico e docente di cinema all’Università di Firenze, la postfazione di Sergio Arecco, critico cinematografico e traduttore, e un’appendice di Michele Maranzana, docente di filosofia e dirigente scolastico del Liceo “Amaldi” di Novi Ligure.
La
presentazione, a ingresso libero previa prenotazione a causa del numero
limitato dei posti disponibili, avrà luogo - nel rispetto delle norme sanitarie
in vigore - presso la sede del Museo Etnografico, Piazza della Gambarina 1, Alessandria.
Con l’Autrice saranno presenti il
prof. Sergio Arecco e il prof. Michele Maranzana.
Info e prenotazioni: tel. 340/9418376
www.voceluna.altervista.org; www.museodellagambarina.com
Fb:/VoceLuna/; FB:/museogambarina/
Voci sempre più potenti e - a tratti - minacciose si moltiplicano nella
Germania e nell’Europa di oggi, solcate da fratture, violenze ed estremismi in
chiave nazionalista che sembravano ormai appartenere al passato. “Recitare il tempo. Le voci della Heimat
di Edgar Reitz” risulta, in questa prospettiva, un testo di grande attualità,
la cui riflessione si spinge ben oltre la dimensione propriamente
cinematografica, per condurre il lettore e, insieme, lo spettatore a inoltrarsi
nei meandri del Tempo, della Storia, della memoria, di tutto ciò che - anche in
chiave esistenziale e filosofica - ci fonda e viene da noi dotato di senso. Come
sostiene Henry Arnold: «Il tempo è un fenomeno inspiegabile. Il tempo è vita e
la vita è un viaggio verso la fine del tempo. Quello che stiamo vivendo diventa
qualcosa che abbiamo vissuto. Tempo si trasforma subito in tempo passato. [...]
È il grande merito di questo libro non solo evidenziare e riaccendere un
aspetto essenziale della trilogia di “Heimat”, ma anche mantenere vivo il film.
E quindi è stato un onore e un piacere per me far parte di questo libro, oggi,
nell’anno 2021. [...] Il ‘tempo delle prime canzoni’ è ormai passato. [...] Il ‘buon
tempo antico’ è un’altra chimera. I film di Edgar Reitz, invece - così si spera
- rimarranno».