Il 6 Aprile anche il Laboratorio Anarchico PerlaNera sarà alle ore 15.00 in Viale della Repubblica, contro la proposta di fare il deposito nazionale di scorie nucleari nella nostra provincia.
PER DIFENDERE LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DELLE GENERAZIONI FUTURE
Anche se ancora non è stato deciso il sito definitivo ci preoccupa il fatto che
sono ben 5 i siti proposti per questo deposito che sono della nostra provincia.
Il deposito nazionale che vogliono costruire ospiterà le scorie radioattive provenienti dalle dismesse centrali nucleari e in contemporanea anche quelle ospedaliere.
IMPEDIAMO CHE QUESTO AVVENGA! DICIAMO NO! DAL BASSO SENZA DELEGARE LA NOSTRA VITA ALLE ISTITUZIONI!
Il deposito progettato sarà idoneo a stoccare 78.000metri cubi di scorie nucleari ospedaliere e di alcune industrie, definiti a bassa intensità, perché dimezzano la loro radioattività "solo" dopo circa 300 anni, inoltre il deposito sarà anche il contenitore di 17.000 metri cubi di rifiuti radioattivi definiti ad alta intensità, provenienti dalle centrali nucleari italiane dismesse, che per perdere la propria pericolosità necessitano di MILIONI DI ANNI.
UN DEPOSITO MISTO DI QUESTO TIPO NON ESISTE IN NESSUN ALTRO POSTO NEL MONDO! Ospitare questo deposito significa condannare la nostra terra ad essere la discarica nucleare d'Italia! Significa condannare noi e le generazioni future.
IL DEPOSITO SARÀ GRANDE CIRCA COME 200 CAMPI DI CALCIO
Certamente ci vuole un bel coraggio e una bella faccia tosta per proporre ancora veleni nella nostra zona, da tempo il nostro territorio è utilizzato come spazzatura, abbiamo già dato e continuiamo a dare con un tasso spaventosamente alto di tumori e patologie che colpiscono la popolazione a causa dei veleni prodotti dalla logica del profitto, abbiamo un territorio devastato e sfruttato da anni di inquinamento dell'Acna di Cengio, dell'Ecolibarna di Serravalle, dell'Eternit a Casale , passando per discariche chimiche, senza contare che ancor oggi abbiamo l'attività del Polo Chimico a Spinetta, che tra le altre cose è il maggiore produttore d'Europa dei Pfas.
Abbiamo deciso di essere presenti a questo corteo con uno spezzone sociale con
sindacati di base e altre realtà sociali, per denunciare che se la nostra provincia è oggi piena di veleni prodotti dalla logica del profitto, se il nostro territorio è devastato e sfruttato da anni è anche dovuto spesso al silenzio e/o alla complicità delle amministrazioni locali, di tutte le risme e di tutti i colori! Per questo riteniamo fondamentale non dipendere dalle istituzioni, ma essere protagonisti in prima persona delle questioni che ci riguardano direttamente facendo sentire la nostra voce dal basso. La SOGIN (che è la società pubblica responsabile degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) non rispetta neanche i suoi criteri di inidoneità, infatti anche seguendo i criteri al quale dice di rifarsi il nostro territorio è inadatto, perché i presupposti per fare un insediamento di questo tipo senza gravi rischi alla salute degli abitanti delle zone limitrofe al deposito, c'è che il terreno non sia alluvionale. Una dimostrazione di non idoneità l'abbiamo avuta puntuale con le ultime piogge che hanno subito mandato a bagno le zone scelte per il previsto deposito, stiamo parlando di un terreno caratterizzato da falda affiorante e profonde che di per sè sono una risorsa idrica importantissima per il territorio e per le generazioni future, ma un terreno di questo tipo non può essere lo stesso del deposito.
La distanza dai centri abitati è un'altra delle caratteristiche richieste, bene anche da questo punto di vista è evidente che i siti scelti sono inidonei per la pericolosa vicinanza con i centri abitati, paesi, ma anche con centri densamente popolati come la città di Alessandria.
Un altro aspetto da tenere presente è la conformazione del territorio dal punto di vista idrogeologico.
La richiesta popolare per il territorio oggi è quello della bonifica delle arie contaminate dalla chimica, è quella di togliere le scorie nucleari che abbiamo ancora come eredità degli errori passati nel territorio! La popolazione è oggi più propensa a rivalutare il territorio in termini di agricoltura biologica, e paesaggistica e incrementare il patrimonio eno-gastronomico e il turismo, non certo per avvelenare ancora di più il territorio!
I rifiuti radioattivi delle centrali nucleari sono un'eredità scomoda data da un errore del passato, non dimentichiamolo, perché oggi da più parti si ripropone il nucleare se pur di nuova generazione e lo ripropongono proprio i partiti politici di
molti di quelli che oggi vogliono essere in testa della lotta, contro il deposito di scorie nucleari nella nostra provincia, non facciamoci ingannare,
ORA COME SEMPRE LO RIBADIAMO A CHIARE LETTERE
il nucleare ha sempre come conseguenza RIFIUTI RADIOATTIVI! non produciamone di nuovi! Non rifacciamo nuove centrali nucleari! Anche perché poi questi rifiuti inevitabilmente finiranno nel deposito nazionale che vogliono costruire!
NO AL DEPOSITO NUCLEARE NAZIONALE
NO AL NUCLEARE
NO AL NUCLEARE
LABORATORIO ANARCHICO PerlaNera