Dialët Lissandrén - dizionario di dialetto Alessandrino-Italiano [ có --- crén ]

Con calma.. senza alcuna fretta .. andiamo avanti con il dizionario…

C

(s. f.). cote.

cócc (part. pass. di cósi). cotto.

cócia (s. f.). cottura, disponibilità ad esser cotto. # essi d' bonna cócia = esser cottojo; dicesi di legume che cuoce facilmente.

còmp (s. m.). campo. # còmp 'd meira = campo di granoturco; còmp 'd tumatichi = piantagione di pomodori.

còmud (s. m.). comodo,comodità. # con tò comud = con tuo comodo. Anche gabinetto.

còn (s.m.) cane; femm. cagna. Fig. cagna magra = persona con scarse disponibilità.

continenza (s. f.). c. umerale Ë quella lunga striscia di drappo, larga circa mezzo metro, che i sacerdoti portano sulle spalle e che pende loro davanti,con cui tengono involto il piede dell'ostensorio quando danno la benedizione col Santissimo Sacramento e portano il Viatico agli ammalati.

contraltar (s. m.). paliotto, Ë un telajo di broccato a ricami o di stoffa di seta, o altro, che si mette dinanzi l'Altare per coprire o per ornamento.

cònva (s.f.) cantina.

cór (s. m.). cuore.

cordón-curdón (s. m.). cordone; cingolo. » quella cordicella con due nappe alla estremità, con cui il Sacerdote cÏngesi i fianchi mettendolo sopra il camice.

córn (s. m.; pl.: córni). corno. * Fig. calzante. Calzatoja, striscia di pelle, oppure pezzo di corno concavo e ricurvo, con che si ajutano a calzare le scarpe coloro i quali, con men buono consiglio, le voglion strette.

corporàl (s. m.). corporale, Ë quel panno lino insaldato che il Sacerdote stende sopra la tovaglia dell'Altare, dinanzi al Tabernacolo, e su cui si pone il Calice e l'Ostia allorquando si dice la Messa.

corté - curté (s. m.). coltello. * Trincetto, strumento che serve al calzolaio di coltello, per tagliare il suolo e il cuoio. » una lama d'acciaio non manicata, larga presso due dita, lunga però più d'un palmo, alquanto curva in ambedue i versi, tagliente da una sola banda, prsso una delle estremità.

cóssa (s. f.). coscia. # 'na cóssa 'd pulaster = una coscia di pollo.

còsti (s. f. pl.). bietole, principale nervatura di certe foglie che si mangiano cotte.

còtta (s. f.). cotta. » una veste simile al roncetto, ma meno lunga, e con maniche larghe che scendono fino al gomito e vestesi dai preti semplici e dai chierici.

cóua (s. f.). coda.

cóud (agg.). caldo. # bagna cóuda = sugo caldo. Piatto tipico piemontese.

cóuza (s. f.). causa, nel signif. proprio del termine.# a cóuza mea = a causa mia; e nel signif. giuridico = lite, citazione. # at fass cóuza = ti faccio causa, ti cito.

cóuss (s. m.). calcio, colpo dato col piede.

cracchéra (espr. idiom.). sfoggiarla, vale vestire pomposamente e con lusso. Dicesi anche del molto spendere in altre cose di grande appariscenza.

cràcia (s. f.). lerciume, morchia, feccia. # cràcia 'd l'óri = morchia dell'olio

cràva1 (s. f.).capra.

cràva2 (s. f.). pietica, cavalletto per tenervi ferma la legna che si vuole segare.

creada (s. f. [dallo spagn. criada ]). cameriera che serve la padrona e l'assiste.

crëdi (v. tr.). credere, ritener vero. # crëdji nénta = non crederci.

créja (s. f.). grida, bando. # fè la créja = pubblicare una notizia.

crén1 (s. m.). crine.

crén2 (s. m.). maiale.

Dialët Lissandrén – Premessa di Piero Archenti: clicca qui) – chi volesse il file word di 63 pagine lo richieda: blogalessandria@tiscali.it



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