Corso gratuito per volontari del Telefono Amico di Alessandria

Al via il nuovo corso per i volontari del Ce.vi.Ta di Alessandria

Un telefono sempre occupato: a darti ascolto


ALESSANDRIA

«Quando non sei più in grado di aiutare te stesso, forse, è il momento di essere utile agli altri». È tutta in questa frase la forza di
Gianna: 43 anni e un ottimo lavoro alle spalle perso in un giorno di qualche anno fa. «All'inizio credevo di impazzire – dice oggi serena – poi, aiutata da amici e familiari, mi sono chiesta se non ci fossero anche altri modi per rendermi e soprattutto "sentirmi" ancora utile». Quel modo Gianna lo ha trovato leggendo un articolo simile a questo,  apparso su un giornale locale. «Sono partita col piede sbagliato – confessa, adesso che ci può ridere su – pensando che si trattasse di un'attività in cui sfruttare tutte le mie competenze, dispensando consigli a tutti su tutto. Invece, durante il corso di formazione, confrontando i miei punti di vista su come aiutare gli altri, mi sono resa conto che in realtà era di me che si parlava. Poi, attraverso l'ascolto al telefono di tante realtà dolorose – prosegue ancora Gianna – ho realizzato quanto insospettabile sia la sofferenza di chi ci circonda e di come la si possa attenuare, semplicemente con la propria presenza, stando a sentire chi c'è dall'altra parte del filo».  Sì, perché c'è davvero di tutto appeso a quella cornetta che gli operatori volontari del Telefono Amico non vedono (l'anonimato, in questo ambito, è per ovvi motivi rigorosissimo): storie di miseria umana ed economica, storie di disagio psicologico e relazionale, ma – soprattutto – storie di solitudine e indifferenza. «Riceviamo chiamate di persone molto diverse tra loro  – ci racconta questa volta Aldo, 65 anni, una vita da operaio e sindacalista, oggi felicemente "pensionato attivo", come si definisce con malcelato orgoglio – da parte di gente ricca e di poveri cristi, di giovani e anziani; uomini e donne che subiscono violenza fisica e morale, ma che alla fine sono tutti legati da un filo comune: il disperato bisogno di essere ascoltati». Certo, perché il Telefono Amico, in quanto tale, non può risolvere alcuno dei problemi pratici che ogni giorno – ventiquattrore al giorno, tutti i giorni dell'anno – gli vengono rappresentati. «Il nostro – spiega Luca Garavelli, uno dei fondatori del centro alessandrino – è un servizio basato fondamentalmente sulla capacità di essere vicini a chi chiama, partecipando al loro disagio, senza però risultare invadenti. Dando il nostro conforto, sì, ma cercando di far arrivare in maniera autonoma i nostri interlocutori  alla soluzione (quando questa esiste …) dei loro problemi». Una sorta di specchio, in cui a mettersi in gioco sullo stesso piano sono sempre due persone: chi chiama e chi ascolta. «Certo, non è sempre facile stare lì a sentire storie apparentemente disperate – sostiene convinto Mario Saverio, 22 anni, che studia per diventare avvocato – e a volte ci si sente inadeguati. Ma poi, quando più ti senti impotente, spesso succede che le poche cose che hai detto hanno acceso una piccola  luce dall'altra parte. Ed è chi ha chiamato, che si dice sollevato perché in fondo, dopo lo "sfogo" che gli hai consentito, si sente almeno "un po'meglio" rispetto a quando ha fatto il nostro numero verde». Un numero verde – 800 848  444 -  che ha salvato Angela dal baratro della depressione. Casalinga per forza in seguito al pensionamento, Angela – 57 anni – è oggi la responsabile della formazione: «dopo tanti anni di lavoro nel mondo della scuola, davvero non mi ci vedevo tutto il giorno dietro ai fornelli, o a giocare a carte in un circolo per anziani. Quando ho letto il manifesto del Telefono amico ho pensato di chiamare come "utente", ma poi mi sono detta: "e se fosse invece la soluzione al mio sentirmi inutile?». Lo è stata: «oggi, oltre ai turni attivi, seguo gli "aspiranti" nuovi volontari in quello che rimane un vero e proprio corso breve di comunicazione (gratuito e gestito da esperti ndr), che può essere comunque utile in ogni campo».

Nuovi volontari di tutte le età, quindi, che potranno mettersi alla prova partecipando al corso gratuito di formazione del 2011 il cui inizio è previsto per Venerdì 25 febbraio alle ore 21.00 ad Alessandria.

Chi desidera iscriversi può farlo inviando nome, cognome e un recapito telefonico ad uno dei seguenti indirizzi:  

- e-mail:  telefonoamicoalessandria(chiocciola)yahoo.it
- recandosi presso la sede del CSVA di Alessandria - Via Verona n.1 ang. Via Vochieri,
- telefonando al Telefono Amico - numero verde gratuito 800-848.444.



Telefono  Amico ti aspetta.

http://www.telefonoamicocevita.it/



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