11 novembre 2011 lettera pubblica al comandante della Polizia Municipale di Alessandria

Egregio Comandante, Le scriviamo a proposito di un articolo pubblicato dal
giornale "La Pulce nell'Orecchio" di ottobre in cui si è voluto "dare voce a
quella minoranza di cittadini che considerano i ciclisti delle mine
vaganti".



Al di là delle considerazioni di merito su tali opinioni, sintomatiche tra
l'altro delle nostre arretratezze in fatto di mobilità rispetto a tutti i
Paesi dell'Europa evoluta, quel che ci preme evidenziare sono le numerose
vistose inesattezze che la redazione del giornale stesso imputa ad
informazioni avute dalla Polizia Municipale di Alessandria.
Speriamo non sia vero, perché una tale disinformazione, veniale per un
qualsiasi cittadino, diventa grave per chi le regole dovrebbe conoscere
bene, se il suo lavoro è quello di farle rispettare.
In particolare sono tre i punti dell'articolo che forniscono informazioni
errate sul codice della strada, contribuendo così, tra l'altro, a diffondere
una immotivata insofferenza nei confronti di un'intera categoria di
cittadini, che muovendosi con un mezzo non inquinante, non ingombrante e
salutare, dovrebbero invece essere ringraziati per la loro scelta.
La norma che prevedeva per ciclisti sanzioni accessorie come il ritiro
della patente o la detrazione di punti dalla stessa, approvata il 2 luglio
del 2009 - manifestamente irragionevole - è stata abrogata per palese
incostituzionalità con la successiva legge 29 luglio 2010 n. 120 art. 43,
comma 2, punto b.
In quanto all'affermazione che i ciclisti siano ospiti indesiderati nelle
isole pedonali, ci dispiace, ma noi invece ci troviamo bene; e la legge -
ragionevolmente - è dalla nostra parte; il Codice della strada all'art. 3
così definisce l'Area pedonale: «zona interdetta alla circolazione dei
veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al
servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché
eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità
tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni i
comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori
restrizioni alla circolazione su aree pedonali». Quindi, salvo esplicite
diverse indicazioni prescrittive, le biciclette possono tranquillamente
circolare nelle isole pedonali; ovviamente, come è giusto, se il traffico
pedonale è particolarmente intenso, il ciclista è tenuto a limitare la
velocità o a condurre la bici a mano.
Anche procedere affiancati in bicicletta non è sempre un'infrazione: Il
nuovo Codice della strada prevede infatti che due ciclisti (quando le
condizioni della circolazione lo permettano) possono circolare affiancati,
ma solo nei centri abitati; fuori è consentito solo se uno di essi ha meno
di dieci anni e procede alla destra dell'altro.
Convinti che la conoscenza delle regole e la corretta informazione siano le
condizioni imprescindibili per un loro rispetto, ringraziamo per
l'attenzione e ribadiamo ancora la nostra disponibilità per confronti
costruttivi sul versante della sicurezza stradale.
Distinti saluti, gliamicidellebici FIAB Alessandria

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