LA RASSEGNA ASTIGIANA DECLINATA ALLA STREET ART
DALL' 11 SETTEMBRE AL 12 OTTOBRE 2015 "BOTTIGLIE D'ARTISTA"
PALAZZO MICHELERIO, CORSO ALFIERI, 385 - ingresso gratuito
CON PERFORMANCE DAL VIVO
Torna per il quarto anno consecutivo l'iniziativa Bottiglie d'artista, che animerà il suggestivo spazio nel cortile del Palazzo del Michelerio, ad Asti dall' 11 settembre al 12 ottobre (inaugurazione giovedì 10 settembre ore 19:00).
Per l'edizione Bottiglie d'Artista 2015 le CRE[AT]IVE hanno pensato di coinvolgere quattro tra i più significativi esponenti della Street Art, forma di espressione sempre più diffusa negli spazi urbani.
A dare colore e vivacità a questa quarta edizione saranno quindi le opere di Corn79, Etnik, MrFijodor
La novità di quest'anno sarà la performance dal vivo degli artisti che si cimentereranno, durante l'inaugurazione di giovedì 10 settembre, con la personalizzazione delle grandi bottiglie.
La novità di quest'anno sarà la performance dal vivo degli artisti che si cimentereranno, durante l'inaugurazione di giovedì 10 settembre, con la personalizzazione delle grandi bottiglie.
Il pubblico assisterà quindi alla creazione in tempo reale di opere attraverso differenti percorsi espressivi di un'arte giovane e sempre in mutazione, con contaminazioni e influenze tra avanguardie
La storia
Tutto ha inizio tre anni fa, quando sei caparbie imprenditrici astigiane si incontrano e decidono di formare l'associazione senza scopo di lucro CRE[AT]IVE con l'intenzione di organizzare qualcosa di nuovo in città. Da allora molto è stato realizzato mettendo in relazione l'arte con il territorio e potenziando le risorse e le sinergie esistenti.Fin dalla prima edizione, Bottiglie d'Artista fa incontrare il mondo vinicolo con l'arte realizzando una mostra comprendente una serie di bottiglie in vetroresina alte 2,5 metri e personalizzate da diversi artisti. Negli anni passati hanno aderito 20 artisti tra cui Giorgio Faletti, Maura Banfo e Jessica Carroll, ma anche musicisti come Giorgio Conte e Andrea Mirò hanno dato vita alla loro personale interpretazione dell'oggetto.
La collettiva è stata visitata da oltre quattromila persone in sole due settimane.
La terza edizione ha visto come protagonisti grandi maestri della fotografia contemporanea: Ferdinando Scianna, Maurizio Galimberti, Guido Harari, Nino Migliori, Berengo Gardin, Franco Fontana, Joe Oppedisano e Paola Malfatto .
La storia
Tutto ha inizio tre anni fa, quando sei caparbie imprenditrici astigiane si incontrano e decidono di formare l'associazione senza scopo di lucro CRE[AT]IVE con l'intenzione di organizzare qualcosa di nuovo in città. Da allora molto è stato realizzato mettendo in relazione l'arte con il territorio e potenziando le risorse e le sinergie esistenti.Fin dalla prima edizione, Bottiglie d'Artista fa incontrare il mondo vinicolo con l'arte realizzando una mostra comprendente una serie di bottiglie in vetroresina alte 2,5 metri e personalizzate da diversi artisti. Negli anni passati hanno aderito 20 artisti tra cui Giorgio Faletti, Maura Banfo e Jessica Carroll, ma anche musicisti come Giorgio Conte e Andrea Mirò hanno dato vita alla loro personale interpretazione dell'oggetto.
La collettiva è stata visitata da oltre quattromila persone in sole due settimane.
La terza edizione ha visto come protagonisti grandi maestri della fotografia contemporanea: Ferdinando Scianna, Maurizio Galimberti, Guido Harari, Nino Migliori, Berengo Gardin, Franco Fontana, Joe Oppedisano e Paola Malfatto .
Mostra e inaugurazione
L'inaugurazione si svolgerà giovedì 10 settembre alle 19.00 nel chiostro del Cortile del Michelerio (C.so Alfieri 388-Asti) con una performance artistica dal vivo.
La mostra proseguirà fino al 12 ottobre rispettando i seguenti orari:Dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 20; Venerdì dalle 9 alle 23; Sabato e domenica dalle 17 alle 23 Al termine della mostra, visitabile liberamente fino al 12 ottobre, le bottiglie saranno messe all'asta.
Riccardo "Corn79" Lanfranco è nato nel 1979 a Torino.
Si laurea al DAMS di Torino – indirizzo multimediale con tesi di semiotica dal titolo: Bellezza e degrado della città. Progetti contemporanei per la riqualificazione estetica murale in Italia – ma il suo percorso artistico inizia
Presto il suo lavoro trova spazio tra le pagine delle principali riviste dedicate al mondo del writing (Aelle, Defrag, Stylefile, Xplicit Grafx, Innercity...), Realizza importanti opere murali di riqualificazione urbana con artisti di fama internazionale e, fino al 2009, è membro del collettivo Opiemme.
Promotore della creazione del progetto Murarte della Città di Torino, tuttora in progress, nel 2001 fonda "il Cerchio e le Gocce", la prima associazione italiana dedicata alla promozione della creatività urbana.
Nel corso degli anni, grazie al supporto dell'associazione, cura la direzione artistica di importanti progetti legati
Street Attitudes (una delle principali convention di graffiti italiane); le decorazioni della sede del Toroc
(comitato organizzatore dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006), della stazione RFI di Moncalieri, del Politecnico di Torino; le installazioni di artisti quali Blu, Run e del collettivo Rebel Ink; i progetti Segni d'Europa e U.R.C.A.; il corso di decorazione all'interno della Comunità Arcobaleno del carcere di Torino; il progetto Muridamare per la città di Imperia vincitore del bando ANCI "Giovani energie in Comune", fino ad arrivare a Picturin Festival, uno dei principali appuntamenti annuali d'arte urbana realizzati in Europa.
Dal 2008 è titolare del "Drip Studio", specializzato in comunicazione visiva. Lavora, inoltre, come creativo per la Martini & Rossi e tutti i brand da lei distribuiti.
Alessandro Battisti - ETNIK - è Nato a Stoccolma (Svezia), artista autodidatta, concretizza la sua attività artistica alla fine degli anni '80 a Firenze .
Etnik sviluppa esperienze nel campo del design, dell'illustrazione e della scenotecnica. La sua passione infatti non si limita al lettering. Parallelamente alla creazione di murales, Etnik porta nel 2003 alla luce il progetto "Città prospettiche"; la serie su cui Etnik concentrerà gran parte del suo lavoro su tela e materiale di recupero.
Il tutto intervallato da elementi proprie dell'agglomerato urbano, come strade, sopraelevate, telecamere di videosorveglianza, steccati di legno o muri in cemento; non mancano le canne fumarie industriali che s'insidiano e, come tubi di scappamento, spandono nell'aria nubi di gas cingendo tali agglomerati ("Hopeless" e "Holy
La serie diviene oggetto di studio, che trova nella trasposizione scultorea ("Cubo", "Skate Heroisme") e su muro maggior spettacolarità e arditezza ( "uNdER COnTRoL - tHe dARk sIDe" per Straike Roma 2010), mentre su tela e tavola riesce a toccare livelli di sintesi geometrica estrema, grazie a un uso descrittivo del colore e di una gamma cromatica brillante e di contrasto ("Volumi Red" e "Flag Prospective City" a Siena), sperimentando
l'uso del collage per nuove per le parti che compongono i nuclei architettonici ("Totem"). Ed è proprio sui muri che vediamo avvenire uno scambio, una contaminazione formale ed espressiva, come le chiome dei suoi accattivanti puppets che non sono altro che gli ormai riconoscibili agglomerati urbani etnekiani (murales realizzato al "Can't" Festival di Anversa, Belgio 2011); o viceversa vedremo l'esplosione di quest'ultimi raggiungere le grandi dimensioni e spingere al massimo la sintesi in cui è possibile l'intervento di alcune figure
caratterizzate dalle textur e colori propri dalla produzione etnekiana ("Musa" Faenza 2011).
Mrfijodor è lo pseudonimo di Fijodor Benzo.
Nato a Imperia nel 1979, da oltre 15 anni realizza graffiti e disegni. Ha studiato Belle Arti a Cuneo (Italia) e Valencia (Spagna); dal 2004 vive a Torino.
Ha provato per anni ad avere una tag come tutti i writers, ma alla fine si è accontentato del suo nome di battesimo. Bambino dalla spiccata vena creativa, ha cominciato realizzando mostri con i mattoncini LEGO e disegnando sui muri della propria cameretta.
Negli ultimi anni la sua produzione è stata molto varia, passando dalle installazioni ai murales tematici, ma anche performance e graffiti, di cui si occupa dal 94.
Realizza opere il cui soggetto sono di solito forme elementari che veicolano messaggi diretti e ironicamente responsabili; alla base una chiave di lettura semplice, per poter sempre dialogare con il fruitore. Molto spesso, i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, usando come arma un sorriso infantilmente stupito, più che la ricerca tecnica.
Fabrizio Sarti nasce nel 1977 a Varese, dove comincia ad esprimere la sua creatività sui muri di varie città facendosi conoscere nel mondo del writing come Sea.
Con il passaggio ad una maggior maturità artistica, Sea rimane affascinato dalle opere di Barry McGee e Phil Frost abbandonando così l'utilizzo di bombolette spray sostituendole con pennelli e colori acrilici. Muta anche il tratto che diventa più grafico, influenzato dagli studi di graphic design e dalle esperienze lavorative in varie agenzie di pubblicità e studi grafici. Nel 2000 un altro passo per la sua maturazione prende forma con il progetto Sea Creative, dove le esperienze maturate in strada, sono trasposte su supporti più tradizionali, utilizzando vari materiali come smalti, acrilici e inchiostri. Oltre alla realizzazione di varie mostre e live performance in giro per l'Italia e all'estero, dal 2003 collabora con varie aziende che spaziano dallo street wear, al design.
Nel 2006 l'artista partecipa con le sue opere alla fortunata collettiva di street artists italiani "Street art sweet art" al Padiglione d'Arte Contemporanea (P.A.C.) di Milano dove, grazie alla grande affluenza di visitatori, si fa conoscere anche al grande pubblico.
Oggi, Sea Creative dipinge e "espone" i suoi personaggi nelle aree industriali abbandonate, in un progetto artistico, dove la street art si allontana dalla strada per fondersi invece con l'archeologia industriale.
Un artista con un suo stile ben definito: lineare ma attento ai particolari di un universo caotico in un mondo di personaggi grotteschi che incuriosiscono lo spettatore .
I Soggetti che emergono dai fondi piatti sono pieni di parole dove le lettere smettono di avere la loro funzione comunicativa e diventano elementi decorativi.
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Per materiale stampa:UFFICIO
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Manuela Caracciolo manuela.caracciolo @ gmail.com
347 0737433
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