Giovedì 15 novembre alle ore 21, presso il Piccolo Spazio Interculturale di via Caccia 5, prosegue il percorso attraverso la poesia e la narrativa italiana del '900. Dopo aver analizzato, durante il primo appuntamento, gli autori fondamentali come Pascoli, D'Annunzio e Pirandello, questa settimana ci si avvicinerà alla poesia di Clemente Rebora e Guido Campana attraverso l'appassionata analisi di Luigi Villa Freddi che ha incantato i presenti al primo incontro, coinvolgendoli con le opere degli autori e i racconti della loro vita privata attraverso anche la lettura di brani e poesie recitate in maniera sorprendente.
Clemente Rebora nacque a Milano nel 1885. Educato laicamente secondo i principi mazziniani, visse una giovinezza inquieta alla ricerca di una dimensione trascendente raggiunta (dopo la prima guerra mondiale) nell'ordine rosminiano. Sacerdote dal 1936, si isolò completamente dalla vita culturale tornando alla poesia negli ultimi anni prima di una dolorosa infermità. (cit. www.letteratura.it)
A sbocciare non visto ... / Verrà, forse già viene / Il suo bisbiglio.
(dai Canti anonimi)
Pace non cerco, guerra non sopporto
Tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
Pieno di canti soffocati. Agogno
La nebbia ed il silenzio in un gran porto.
(da Poesia facile, in Quaderno)
Luigi Villa Freddi è editor della Casa Editrice Lampi di Stampa del gruppo Messaggerie (e non del Gruppo Garzanti Longanesi come erroneamente scritto nel comunicato precedente) poeta e romanziere egli stesso,