Qualcosa di ‘fantastico’ sta per accadere ad Alessandria.
La città, nel mese di dicembre, ospiterà una coraggiosa e immaginifica produzione di 39/S Trentanove Stelle Teatro, l’associazione di produzione, organizzazione e allestimento di spettacoli fondata nel 2011 proprio ad Alessandria da Monica Massone: Iris Unprintable.
La città, nel mese di dicembre, ospiterà una coraggiosa e immaginifica produzione di 39/S Trentanove Stelle Teatro, l’associazione di produzione, organizzazione e allestimento di spettacoli fondata nel 2011 proprio ad Alessandria da Monica Massone: Iris Unprintable.
Il progetto nasce dalla genialità
letteraria di Maurizio Temporin e dal talento visionario di Andrea
Lanza; il primo, scrittore di 24 anni, è autore della saga letteraria
IRIS giunta proprio in questi giorni al terzo capitolo (Fiori di cenere,
2010 - I sogni dei morti, 2011 - I risvegli ametista, ottobre
2012) ed edita dalla casa editrice Giunti, con pubblicazioni in Italia (dal
2010) e in Germania (dal 2011). IRIS è un caso letterario, di grande diffusione
sul web, caratterizzato da un linguaggio fresco in cui si intrecciano
letteratura, cinema, graphic novel e arti visive.
Andrea Lanza, regista teatrale, musicista e videomaker, autore di spettacoli teatrali apprezzati dal pubblico di tutto il mondo (AL1C3 SUP3RBRA1N, l’ultimo progetto di Andrea, ha debuttato a San Francisco nello scorso febbraio e sarà a Pechino nel 2013) ha scelto di trasportare sul palcoscenico il mondo di Iris ideando, insieme a Temporin, IRIS UNPRINTABLE.
Andrea Lanza, regista teatrale, musicista e videomaker, autore di spettacoli teatrali apprezzati dal pubblico di tutto il mondo (AL1C3 SUP3RBRA1N, l’ultimo progetto di Andrea, ha debuttato a San Francisco nello scorso febbraio e sarà a Pechino nel 2013) ha scelto di trasportare sul palcoscenico il mondo di Iris ideando, insieme a Temporin, IRIS UNPRINTABLE.
Lo spettacolo è
molto più di una semplice trasposizione: si tratta di un vero e proprio capitolo
della saga, “a metà tra uno spin-off
e un capitolo zero” lo
definisce Temporin, ma non
stampabile, appunto e i circa 15.000 fans italiani potranno vederlo soltanto
dal vivo. La prima occasione utile per farlo è rappresentata proprio
dall’anteprima alessandrina, in programma sabato
15 dicembre.
Iris Unprintable è
decisamente “Pop” come tutte le ultime creazioni di Lanza, in cui le tecniche
di postproduction e l’assemblaggio di temi iconografici, musicali e testuali
contemporanei, ampiamente trasversali e riconoscibili, concorrono alla
creazione dell’unità stilistica e tematica.
Il tema principale dello
spettacolo è una riflessione sulla
relazione tra Scienza e Etica, che viene affrontata
evocando argomenti e personaggi storici
che attengono indifferentemente all’universo della scienza come a
quello dell’arte o delle scienze umanistiche.
I personaggi di Iris Unprintable sono due: Thara, protagonista della saga, interpretata da Laura Formenti, e la dottoressa AnnK, antagonista di Thara, interpretata da Monica Massone. Thara e AnnK incarnano due tipi di conoscenza: quella legata all’intuizione di cui Thara è depositaria e quella legata al sapere scientifico e razionale, della sua rivale.
I personaggi di Iris Unprintable sono due: Thara, protagonista della saga, interpretata da Laura Formenti, e la dottoressa AnnK, antagonista di Thara, interpretata da Monica Massone. Thara e AnnK incarnano due tipi di conoscenza: quella legata all’intuizione di cui Thara è depositaria e quella legata al sapere scientifico e razionale, della sua rivale.
La scenografia dello spettacolo, semplice
ma molto suggestiva, aiuterà gli spettatori a entrare letteralmente nel mondo
di Iris. Il pubblico, infatti, siederà attorno a una grande scena bianca
ottagonale, che fungerà anche da supporto per la proiezione di video,
ologrammi e altre sorprese.
Un simile contesto
scenico necessitava di una cornice ambientale altrettanto suggestiva ed è per
questo che 39/S Trentanove Stelle Teatro ha scelto per l’anteprima nazionale di
Iris Unprintable un luogo simbolo di Alessandria, denso di storia e di valori, silenzioso
e lontano dalle luci della città, location
che per il momento non verrà svelata. Le prove del cast sono cominciate,
dunque, in un luogo segreto e l’invito rivolto ai cittadini è di andare a
curiosare per la città in cerca di un ottagono bianco; i più fortunati potranno
imbattersi nella bella Thara o nella fredda e cinica dottoressa AnnK.
“Portare in scena il mondo di Maurizio” –
commenta l’autore della messa in scena Andrea
Lanza – “è un’idea affascinante per un teatrante. Credo che
si possa felicemente beneficiare
di questo mondo per
portare con
leggerezza sul palcoscenico
una serie di tematiche complesse e articolate che, se private del potenziale di
gioco e fascinazione che la saga di IRIS offre, rischierebbero di risultare letterarie e didascaliche. Il gioco è una attività essenziale per
l’uomo e penso che il teatro sia sempre una ottima occasione di inventare e
proporre giochi nuovi e raffinati da condividere”.
39/S Trentanove Stelle Teatro con questa produzione,
che vede l’unione di forze giovani tutte del territorio alessandrino,
vuole contribuire alla ricostruzione di un’immagine pubblica di Alessandria
quale città intraprendente e desiderosa di scrollarsi di dosso gli ultimi anni
di dissennata politica economica e culturale.
“Ci piace pensare a Iris Unprintable” –
dichiara Monica Massone referente di
39/S Trentanove Stelle Teatro – “come una
fiammella che prova a riaccendere ‘dal basso’ il tessuto culturale cittadino,
depresso dalla crisi economica e dalla chiusura del Teatro Comunale, per
rimettere in funzione con le proprie forze una macchina produttiva altrimenti
in fase di arresto. L’obbiettivo è quello di valicare i confini cittadini per
imporsi sulla scena nazionale grazie all’originalità della proposta e accostare
così il nome di Alessandria ad una eccellenza culturale che in questi ultimi
anni è andata perduta”.
Dopo l’anteprima alessandrina, Iris
Unprintable verrà proposto nei teatri e
nelle scuole della provincia di Alessandria e d’Italia. Il genere ‘fantasy’ e
il linguaggio utilizzato, infatti, bene si prestano a un target di adolescenti,
preferibilmente tra i 14 e i 18 anni, con cui gli insegnanti potranno avviare
discussioni e riflessioni dopo aver assistito assieme allo spettacolo.