Domenica 21 maggio
al Laboratorio Anarchico PerlaNera, via Tiziano Vecellio 2, Alessandria
dalle ore 17.00
AZAD – LibertàRecital concerto tratto dal romanzo La guerriera dagli occhi verdi
di Marco Rovelli
con Marco Rovelli e Serhat Akbal
La vita di Avesta Harun e la vicenda del popolo curdo vengono ripercorse nel recital Azad, Libertà. Il racconto viene scandito da momenti musicali in cui l'autore del libro, che è anche musicista (il suo ultimo album é stato candidato alla targa Tenco 2015), viene accompagnato da Serhat Akbal, straordinario suonatore di saz baglama, il tradizionale strumento a corde curdo (il suo album é in uscita per la prestigiosa etichetta Note). Le canzoni di Rovelli dedicate a chi cerca la libertà e i canti tradizionali dei curdi si alternano alla lettura recitata di brani del libro "La guerriera degli occhi verdi" per raccontare una storia che non è solo di Avesta, né solo del popolo curdo, ma di tutta l'umanità.
Marco Rovelli è stato cantante e autore nel gruppo Les Anarchistes prima di intraprendere una carriera solista (pubblicazione del cd libertAria, insignito al Mei 2009 col premio Fuori dal controllo, e Tutto inizia sempre, 2016, album candidato alla targa Tenco e invitato al premio Ciampi. Trasmesso su Rainews e RadioRai 3 (Fahrenheit). Doppia menzione nelle Top five 2015 di Alias/ilmanifesto). Ha collaborato col Nuovo Canzoniere Internazionale. Come scrittore ha pubblicato Lager italiani, Bur 2006, Lavorare uccide, Bur 2008, e Servi, Feltrinelli 2009, Il contro in testa, Laterza 2012, La meravigliosa vita di Jovica Jovic (con Moni Ovadia), Eravamo come voi (Laterza 2015), La guerriera dagli occhi verdi (Giunti 2016) e collabora a diverse testate giornalistiche e riviste. In teatro ha coniugato le sue due attività di autore e musicista con spettacoli teatrali-musicali: Servi e Homo migrans, ambedue per la regia di Renato Sarti; La meravigliosa vita di Jovica Jovic (con Moni Ovadia) e La leggera (sul canto popolare toscano).
Di lui hanno detto: "Questa è poesia in musica" (Pippo Delbono). "...performer versatile e strepitoso talento di cantante e ricercatore..." (Moni Ovadia) "Non capita spesso di incontrare un artista come Rovelli" (Luciano Del Sette, Alias). "Incontrare Marco è stato un piacere, ascoltare le sue canzoni, in un paese un po' meno malandato, sarebbe un dovere (e anche piacevolissimo) per chi, per mestiere, racconta storie di musica...." (Fausto Pellegrini, vicedirettore Rainews). "Intenso e prezioso l'ultimo disco del musicista-scrittore che canta Storia e storie" (Daniela Amenta, l'Unità). "Coraggioso, poetico, etico" (Massimo Pirotta, Vorrei) "Per cantare cose grandi e necessarie, cose che oggi i cantautori non fanno più" (Fulvio Paloscia, La Repubblica) "Canzone d'autore declinata in mille possibilità sonore, una coralità complessa che spiazza". (Giorgio Olmoti, L'isola che non c'era). "Vale la pena notare la sempre più definita personalità di Marco Rovelli, la sua capacità di sagomare una nuova canzone popolare italiana: poetica, politica, appassionata e arrabbiata. (Giacomo Este, Tomtomrock).
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