Cento è la quota che consideriamo credibile per sostenere il sistema pensionistico. Quota cento significa sessant'anni di età e quaranta di contributi, sessantacinque anni di età e trentacinque di contributi, e così via, fatti salvi i lavori veramente usuranti, con parificazione dell'età tra uomini e donne: questo vuol dire andare in pensione con un assegno che garantisca almeno la sussistenza.
Due è la percentuale del Pil italiano che vogliamo sia investita in ricerca scientifica, da subito, partendo dall'assegnazione di strumenti di decenza economica per i giovani ricercatori universitari, svincolandoli dal baronismo e dalla fame in cui versano oggi. Due è anche il numero della coppia, della giovane coppia, che deve essere tutelata in quanto tale se assume l'impegno ad essere un nucleo stabile di amore e lavoro comune all'interno della società, a prescindere dall'orientamento sessuale.
Zero. Vogliamo zero interessi sui mutui per le giovani coppie che acquistano la prima casa, e una riforma del che possa prevedere ammortizzatori sociali degni di questo nome, che trasformino la flessibilità in una condizione dell'opportunità, non nella schiavitù che è oggi per milioni di giovani lavoratori precari. Vogliamo zero vincoli all'ingresso nelle libere professioni, vogliamo zero dubbi sul fatto che lo Stato è laico, zero dubbi sul fatto che la Chiesa abbia diritto di esprimere in piena libertà le proprie opinioni, perché il partito democratico è l'occasione storica per abbattere definitivamente un anacronistico steccato. Vogliamo zero discussioni attorno al fatto che l'emergenza ambientale è una questione primaria. Vogliamo zero costi della politica e zero caste: azzerare la casta dei politici corrotti, cancellando dalla possibilità di ricandidatura i condannati con sentenze passate in giudicato. Zero mafia, zero rispetto per i terroristi, zero strapotere delle banche, zero conflitti d'interesse, zero dominio della politica sull'informazione e sulla Rai, zero umiliazioni per i consumatori, zero evasione fiscale, zero riduzione in schiavitù di bambini rom e giovani prostitute, zero disparità e conseguente parità piena della condizione femminile. Zero sfruttamento dell'uomo sull'uomo.