Le Sfide della Fede 2014
"non facciamoci rubare la speranza!"
2a rassegna di spettacoli teatrali e musicali
sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo
promossa da
Istituto Oblati Di San Giuseppe di Asti
Progetto Culturale della Diocesi di Asti
a cura del Teatro degli Acerbi
UFFICIO STAMPA TEATRO DEGLI ACERBI
Per contatti: Massimo Barbero
Tel. 339-2532921
Continua la seconda rassegna “Le Sfide della Fede 2014”, un cartellone di spettacoli teatrali e musicali sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo promosso dall'Istituto Oblati Di San Giuseppe e il Progetto Culturale della Diocesi di Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi.
Dopo il grande interesse e la partecipazione della passata edizione e l'esperienza del "Cortile dei dubbiosi" continuano ad aprile (sul territorio astigiano ed in particolare in città) una serie di appuntamenti teatrali che vogliono approfondire la riflessione sulla “crisi” di valori che la nostra società in generale e il mondo cattolico in particolare, si trovano ad affrontare.
Tra le collaborazioni l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Asti, la Biblioteca Astense e l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ed al sostegno di imprenditori privati, quali l’ Agenzia Cattolica Assicurazioni, la Farmacia Alla Torre Rossa Liprandi, l’impresa "Mascarino Fratelli srl" e la Casa di Riposo Mons.Marello di Asti, Unogas e Siccardi Impianti Elettrici di Cossombrato.
Mercoledì 16 aprile alle ore 21 nel suggestivo Spazio San Giovanni ad Asti (via Natta 36) è in programma “Il Vangelo secondo l’asina”: da un testo di di Luciano Nattino e Mons. Giuliano Dati il contastorie Claudio Zanotto Contino narrerà il racconto popolare della somara che fu prima di Giuseppe e poi di Gesù, testimonianza silenziosa di spiriti e comportamenti umani.
La collaborazione fra Luciano Nattino, drammaturgo e regista astigiano, e il contastorie Claudio Zanotto Contino nasce dal comune interesse per i valori legati alla tradizione e per il suo rinnovamento.
Il testo, scritto in piemontese, si interseca con l’opera quattrocentesca in ottave del fiorentino Giuliano Dati, cappellano della Chiesa dei Santi Martiri in Trastevere a Roma; il contastorie la offre al pubblico, affiancato dalle scene iconografiche rappresentate dagli interpreti della Via Crucis di Viale (AT)
Lo spirito semplice di Geraldina è testimone della fine del Cristo: la sua percezione della tragedia giunge al pubblico attraverso la saggia intermediazione del suo accompagnatore, il contastorie, uomo capace di trasmettere racconti dalle città alle campagne, dai mari ai monti, in mezzo a un’umanità varia, distratta, assorta, umile, infelice, speranzosa. In una mescolanza di dialetto e di italiano, diretta e calorosa come tutti i racconti popolari, Claudio Zanotto Contino svela la Passione dell’asina, intrecciandola con altre storie di viaggio e di viaggiatori, altri pellegrinaggi e altri incontri, per dare al gesto del Cristo un’intensità e una forza davvero straordinarie.
Questo lavoro è impreziosito dalla presenza di alcuni degli interpreti della Via Crucis "Dalla Terra alla Croce" di Viale (AT) diretti dal Faber Teater, espressione di una forma ormai rara di teatro, la sacra rappresentazione, evento straordinario che coinvolge e contagia generazione dopo generazione.
Il Giovedì Santo 17 aprile alle ore 21 a Castagnole Monferrato (AT), la Passione diventa espressione popolare e canto piemontese di antica memoria, senza effetti speciali né costumi orientali, al seguito del Cristo-albero.
“La Passiùn di Gesù Crist” è un’azione teatrale con fiaccole nel centro storico del paese (piazza Statuto, via d’la Miraja e cortile dell’Ex Asilo Infantile Regina Elena) alla quale parteciperanno giovani, uomini, donne e bambini della comunità, Antonio Catalano, attori del Teatro degli Acerbi e la Corale del Duomo di Asti.
La Passione di Castagnole Monferrato, giunta quest'anno alla dodicesima edizione, è incentrata sul pianto di Maria, visto come il pianto di tutte le madri di fronte al figlio morto. Quel pianto ci riporta alla cronaca di questi anni in cui guerre, distruzioni non lontane da noi, nella stessa terra dove visse Gesù, portano alla morte migliaia di figli e fratelli. Per fare si utilizzeranno due poesie: “il pianto della Madonna” di Jacopone da Todi e “Al figlio” di Alda Merini. In più ci sarà un omaggio a sua madre di Antonio Catalano ed inoltre canti della corale della Cattedrale e il canto della passiun di antica memoria. Ci saranno azioni ed una processione con un Cristo Albero di tre metri circa. Non ci saranno effetti speciali né costumi orientali. La passione di Cristo non ha bisogno d'altro.
I testi letti e rappresentati propongono temi di meditazione intorno alla Passione di Gesù aperti a credenti a non credenti: il tutto attraverso l’elaborazione di un teatro che non vuole essere rappresentazione o spettacolo ma incontro comunitario. Commenta il regista Nattino: “Il nostro è un viaggio all’indietro nel tempo ma è soprattutto un viaggio nelle storie del presente perché la Passione di Gesù continua ancora oggi a sollevare tempeste”.
Ha inoltre assicurato la sua presenza Mons. Francesco Ravinale, vescovo di Asti. Il cristo/albero è opera dell'artista tedesco Hans Jurgen Vogel ed è gentilmente concesso dalla Scarampi Foundation.
Un paesaggio sonoro che si contrappone al silenzio delle campane ed al tempo delle tenebre.
La partecipazione è gratuita.
Per informazioni: Teatro degli Acerbi cell. 339/2532921 - info@teatrodegliacerbi.it – www.teatrodegliacerbi.it e su facebook e twitter @teatroacerbi