da venerdì 14 gennaio 2011 a lunedì 17 gennaio 2011 Noi Credevamo al CINEMA MACALLE' DI CASTELCERIOLO (AL).

NOI CREDEVAMO di Mario Martone al cinema macallé di castelceriolo (AL)

con i seguenti orari:

- Venerdì 14 e Sabato 15 alle ore 21.30;
- Domenica 16 alle ore 17.00 e alle ore 21.30;
- Lunedì 17 anticipato alle 21.30 vista la durata.

Testo tratto dalla rivista online
NonSoloCinema anno VI n. 24 - © 2010
web site: http://www.nonsolocinema.com

Venezia 67. Concorso
"NOI CREDEVAMO" di Mario Martone
Il Risorgimento italiano secondo Martone
Articolo di Livio Meo - Pubblicato mercoledì 8 settembre 2010
Durante uno dei periodi più tormentati della storia italiana, il
Risorgimento, i tre amici Angelo, Domenico e Salvatore sono coinvolti nelle
cospirazioni finalizzate a costituire l'unità nazionale. Mentre l'ideale
romantico e tanto sognato di unificare i territori della penisola si rivela
un'impresa culturalmente ardua, gli insuccessi rivoluzionari e i sospettati
tradimenti politici scalfiscono l'identità personale di ogni personaggio e
minano la stabilità dei rapporti d'amicizia.
Attraverso quattro episodi e circa tre ore e mezza di spettacolo, Mario
Martone ripercorre gli avvenimenti più importanti della storia
risorgimentale italiana, riportando alla memoria i veleni di un'epoca
controversa e ancor oggi al centro del dibattito storiografico. Tre ragazzi
poco più che adolescenti e nati in un piccolo paese del Sud Italia
accompagnano lo spettatore nell'immersione storica prospettata dal regista.
Angelo, Domenico e Salvatore sono amici di vecchia data accomunati dal
desiderio di battersi per l'unità d'Italia e intraprendono un percorso di
militanza politica all'interno della Giovine Italia di Mazzini. Il film
rievoca numerosi avvenimenti storici di un movimentato trentennio della
storia italiana basandosi sulle vicende di cui sono protagonisti i tre
ragazzi del Cilento, personaggi con nomi di fantasia ma ispirati a persone
realmente esistite.
Angelo è un personaggio "colpevole", incapace di reagire in modo razionale
ai traumi dell'insurrezione. Incattivito ed intossicato dal germe straziante
della rivoluzione, perde la propria lucidità fino a compiere un atto estremo
ed irreparabile: uccidere l'amico Salvatore per un sospetto infondato.
Domenico, interpretato con convinzione da Luigi Lo Cascio, è più riflessivo
e con il passare degli anni comprende l'importanza di ricondurre il proprio
animo ribelle verso una forma meno istintiva ed autodistruttiva. La
minuziosa caratterizzazione dei personaggi è un elemento essenziale per la
scorrevolezza e la riuscita generale dell'opera di Martone, senza la quale
lo spettatore non riuscirebbe a cogliere le mutevoli sfumature
comportamentali dei protagonisti e ancora meno il contesto storico-politico
in continua variazione. Un ulteriore esempio del lavoro compiuto dal regista
e dallo sceneggiatore Giancarlo De Cataldo in relazione alla definizione dei
protagonisti è la figura di Caterina di Belgiojoso, personaggio centrale
nell'opera presentata alla 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
La principessa lombarda è l'anti-eroina femminile del film: una coraggiosa
patriota che, contrariamente ai numerosi soggetti maschili, si dimostra
consapevole della necessità di tutelare prima di tutto i diritti del popolo
e non soltanto quelli dell'avida classe dominante.
Noi credevamo si presenta come un film storico in cui non si percepisce la
volontà di indirizzare il pubblico verso una faziosa rivalutazione
ideologica delle vicende. Proprio grazie ad un approccio non ideologico, lo
spettatore può confrontarsi con gli avvenimenti narrati e trarne in modo
spontaneo una riflessione sul presente. L'opera di Martone è inoltre una
ricostruzione imperniata sulla ricerca di una spiccata autenticità storica:
molti dialoghi riportano pensieri e discorsi dei personaggi esistiti,
recuperati mediante un sopraffino lavoro in sede di sceneggiatura e
conservati nella forma del linguaggio ottocentesco per preservarne la
spontaneità.
Il film di Mario Martone propone un umano affresco del periodo
risorgimentale mediante uno stile narrativo fortemente televisivo: la netta
suddivisione in quattro episodi e l'andamento didascalico segnalano infatti
un'evidente tendenza ad un linguaggio che si avvicina ai ritmi televisivi.
Nonostante questa impostazione all'apparenza superficiale, Noi credevamo
riesce a trasportare lo spettatore in un tempo lontano per coglierne le
contraddizioni e riflettere sul valore dell'unità del nostro Paese, partendo
proprio dall'immagine dell'Italia "gretta, superba e assassina" ricordata
dal regista.

Titolo originale: Noi credevamo
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Drammatico, Storico
Durata: 204'
Regia: Mario Martone
Cast: Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Andrea Bosca,
Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Andrea Renzi, Renato Carpentieri, Guido
Caprino, Ivan Franek, Stefano Cassetti
Produzione: Palomar, Rai Cinema, Rai Fiction, Les Film D'Ici, ARTE France
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2010 - Novembre 2010 (cinema)
Testo tratto dalla rivista online - NonSoloCinema - anno VI n. 24 - © 2010

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