7 ottobre 2011 Cicloturismo in Piemonte, un'opportunità per lo sviluppo del territorio

Lo scorso weekend un centinaio di cicloturisti hanno pedalato - lentamente -
lungo strade secondarie e piste ciclabili da Pinerolo a Saluzzo a Cuneo.

La manifestazione, organizzata dalle associazioni FIAB del nordovest, voleva
promuovere l'itinerario cicloturistico Pedemontano Alpino, uno dei cinque
itinerari che il Coordinamento delle associazioni cicloturistiche FIAB ha
condiviso con le province e gli assessorati al turismo e ai trasporti della
Regione Piemonte e della Regione Liguria. Essi fanno tutti parte della Rete
Bicitalia (http://www.bicitalia.org/) che rappresenta oggi la più completa e
funzionale proposta di rete ciclabile di livello nazionale e che si integra
con tutte le previsioni delle reti europee Eurovelo.

La Pedemontana Alpina percorrendo le pianure più alte, disegna un grande
arco dalla Val Rosandra, presso Trieste al Colle di Cadibona, presso Savona
dove comincia l'Appennino. Il tratto del Nord Ovest unisce idealmente da un
capo all'altro le regioni Lombardia, Piemonte e Liguria. Dal ponte sul fiume
Ticino di Sesto Calende, attraversa l'arco pedemontano alpino nelle province
di Novara, Vercelli, Biella, Torino e Cuneo e giunge sino a Savona con un
percorso variamente distribuito tra colline moreniche, dolci rilievi
pedemontani e tratti appenninici.

Anche la Provincia di Alessandria è interessata da due dei cinque itinerari;
ma fino ad ora le istituzioni competenti non hanno dimostrato nessun
concreto interesse per il progetto, snobbando una importante opportunità di
sviluppo turistico del territorio; atteggiamento ancora più inspiegabile,
considerata la fortuna di avere nel capoluogo un terminale come Autozug e
Autoslap, che riversa centinaia e centinaia di turisti dal Nordeuropa, dove
la pratica del cicloturismo è ampiamente diffusa.

gliamicidellebici
Federazione Italiana Amici della Bicicletta - ALESSANDRIA

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