Lunedì 27 giugno uno scatto d'orgoglio da parte dei rappresentanti delle istituzioni: rispondere ai cittadini

DA GLIAMICIDELLEBICI FIAB ALESSANDRIA

Sono passati otto mesi dalla prima lettera aperta inviata a Sindaco di
Alessandria e Presidente della provincia per chiedere un dialogo sul
problema dei collegamenti ciclabili sicuri tra città e sobborghi.
Da allora, nonostante ripetuti solleciti, i rappresentanti delle istituzioni
cui ci si è appellati, hanno latitato.
Nessuna risposta, nessun cenno; purtroppo questa è la prassi: non
rispondere, far finta di nulla, aspettare che i cittadini si scoraggino,
soprattutto se le problematiche sollevate sono di carattere generale e non
si limitano al buco nell'asfalto all'incrocio X o alla cacca di cane sul
marciapiede Y.
Normalmente questo è il comportamento che i politici assumono per quasi
tutto il tempo in cui sono chiamati a rappresentare le istituzioni; quasi
tutto perché, normalmente, dura fino a pochi mesi prima delle elezioni,
l'unico momento in cui, periodicamente, i portatori di interessi collettivi,
anche se considerati rompiscatole, vengono convocati, vezzeggiati, e
illusi.
Eppure il problema posto dall'associazione FIAB di Alessandria è importante:
implica conseguenze notevoli sul piano dei diritti, della salute, delle
scelte energetiche, della qualità del futuro che riserviamo ai nostri figli.
E' dimostrato che la bicicletta è il mezzo più efficiente, rapido, economico
e salutare per gli spostamenti nel raggio di pochi chilometri in città; e
per sempre più persone sta diventando anche il veicolo ideale per un turismo
meno invasivo, più lento, e per questo più attento alle identità dei luoghi.
Ma uno dei limiti più pesanti alla sua diffusione nel nostro territorio è
l'assenza totale di collegamenti ciclabili tra la città e i sobborghi.

Come associazione di utenti della strada e come singoli cittadini non
desistiamo, perché crediamo in questa battaglia, che mette in gioco
questioni importanti e chiede di risolvere problemi concreti; e ci sentiamo
di continuare a chiedere ai rappresentanti delle istituzioni un segnale
positivo, uno scatto d'orgoglio: Rispondere.
E continuiamo a mettere a disposizione le nostre energie e le nostre
conoscenze, affinché il problema venga collocato tra le priorità della
pianificazione territoriale, per far si che quanto prima i sobborghi di
Spinetta, Castelceriolo, San Michele, Astuti, Valle San Bartolomeo,
Cantalupo - solo per citare i casi più eclatanti - siano collegati
decentemente con la città. E che anche gli altri comuni della provincia
vengano coinvolti nella pianificazione di una "normale" rete ciclabile
territoriale, tale da consentire a chi lo vuole di spostarsi con un minimo
di sicurezza e per questo stesso motivo possibile volano allo sviluppo
turistico dell'intera provincia.
Claudio Pasero
per gliamicidellebici - FIAB - FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA
onlus

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