21/6 - Ovada - Per non morire di deculturazione. Materiali per un territorio

Il porcospino - il blog di Mauro Cattaneo
Giovedì 21 Giugno - ore 17.30

Ovada - Palazzo Comunale - Sala Quattro Stagioni
Per non morire di deculturazione. Materiali per un territorio

Presentazione del volume di Gianni Repetto, ex presidente del Parco di Capanne di Marcarolo.

Il territorio di riferimento è l'Alto Monferrato Ovadese, comprensivo delle colline tra Ovada e Gavi e della montagna appenninica che sale fino a Capanne di Marcarolo, sede dell'omonimo Parco Naturale. Ma i problemi proposti sono riscontrabili in qualsiasi altra area che abbia le stesse caratteristiche morfologiche e di tradizione colturale. Il libro nasce come una riflessione su ciò che rimane della cultura rurale e su quanto essa possa ancora contare nella storia futura del nostro territorio. È un'analisi cruda, preoccupata, anche un po' risentita nei confronti di chi, politici e amministratori, ha voluto o ha assistito passivamente alla distruzione di una cultura millenaria.
Il volume si articola volutamente in tre sezioni. La prima è dedicata alla storia e alla memoria e alterna testi di rievocazione storica, di memoria orale e di viaggio sul territorio con un intento di contenuto, la riproposta di alcune peculiarit&agra ve; che contraddistinguono questo territorio.
La seconda sezione riguarda l'identità, questione complessa e spesso ambigua. Si concentra essenzialmente sullo scontro generale città-campagna, che nelle nostre società postindustriali vede la progressiva urbanizzazione delle campagne e la trasformazione dei nuclei rurali in villaggi o ville-cascine residenziali. Si pone poi il problema di quale forma di ruralità possa resistere in questo contesto o addirittura se sia ancora possibile lavorare la terra e sbarcare il lunario in condizioni di marginalità.
La terza sezione propone brani di immaginario che rievocano la cultura contadina e la percezione della natura, il bosco, ma anche la coltura tradizionale della vigna, che aveva la nostra gente. Con un'insistenza sulla fisicità di questo rapporto, che ciò che rimane di quella cultura pare aver irrimediabilmente perduto. La sezione si chiude con un testo teatrale, &ldquo ;Storie di vigna", che sull'onda del ricordo cerca di sollevare i problemi attuali della viticoltura.

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