Lunedì 7 febbraio 2011 lettera dal direttore del TRA Ferrari al Sindaco

Pubblichiamo come sempre la voce del Teatro Regionale Alessandrino

Comunicato stampa
Non capisco perché il Sindaco non aspetti serenamente le conclusioni del
magistrato; il tempo dedicato a questo polverone, non potrebbe essere
utilizzato meglio? La politica, ormai, gonfia i muscoli
berlusconian-mediatici per riflesso condizionato? Io non ne sono capace, ma
qualche precisazione a questo punto devo darla.
Non tengo informato il CdA? Ma se li bombardo continuamente di lettere e
relazioni (tutte protocollate e reperibili)! Ho l'impressione che alcuni
consiglieri comunali direbbero che semmai è la Presidente ad essere un po'
parca di informazioni istituzionali. Sì, ho risposto personalmente a
richieste di materiali da parte della Procura e dello Spresal-AL. Mi dovevo
rifiutare? Invece non ho fornito clandestinamente nulla ai media locali. Mi
spiace, non è il mio stile, e le persone serie della Città lo sanno.
Il Sindaco ha diffuso, insieme al suo comunicato, alcuni documenti un po'
maliziosamente tagliati ma che assomigliano molto a un autogol, perché sono
gli stessi documenti che, naturalmente nella versione integrale, citerei io.
Da essi emerge con chiarezza: che nella relazione di esercizio 2009 ho
segnalato i malanni dell'edificio-teatro (calcestruzzo, tetti, rivestimenti,
etc); che sullo specifico malanno amianto ho precisato (anche nei successivi
verbali) che la situazione era assolutamente di monitorata assenza di
rischio, ma che in prospettiva era meglio toglierlo che tenerlo (scusate, ma
talvolta monsieur de Lapalisse è dirimente). Nell'Assemblea del 15 giugno,
prendendo spunto dalla mia segnalazione, il fondatore-consigliere Repetto ha
dichiarato che il problema andava affrontato subito, che Amag metteva a
disposizione di TRA il pr oprio know-how e che lui aveva già incaricato
una ditta di un piano di fattibilità. L'Assemblea approvò immediatamente l'iniziativa
e l'Assessore Vandone garantì che sarebbe stato il Comune a pagare. Dopo
pochi giorni Repetto giunge in CdA con l'indicazione netta e unica di Switch
1988 Srl, con il relativo piano di intervento già fatto e con tanto di
preventivo su cui precisa di aver strappato un buon prezzo. La Presidente
conferma che sarà Alessandria a pagare, tranquillizzando così il socio
Valenza. Il CdA approva all'unanimità e incarica il sottoscritto di fare il
suo mestiere: cioè di porre in essere gli atti esecutivi della deliberazione
assunta dall'organo decisorio (il Direttore è un dipendente, non un Organo
dell'azienda, non deve sindacare l'operato del CdA: è il gestore delle
attività, dirige il Personale, predispone i bilanci aziendali per l'approvazione
degli Organi). Il contratto con Switch, che il Sindaco ha divulgato
interamente, recita che l'incarico deriva dalla decisione del CdA del 21
giugno, su proposta di Amag, della quale Switch è stata più volte dal
Presidente Repetto definita "ditta di fiducia". Mi pare sufficiente per
smentire il Sindaco quando dichiara che Repetto ha "proposto" l'offerta di
Switch non al CdA ma al Direttore cui spetta la "decisione finale"!!!
Sapendo che ai primi di settembre avremmo riaperto il cinema a cantiere in
attività, ho chiesto altresì a Switch di assicurarmi che non ci fosse
pericolo per i Dipendenti e per gli spettatori, e Switch l'ha dichiarato per
iscritto, come il Sindaco ha virgolettato. Tutte cose, come detto, da tempo
in possesso della Procura.
Non mi sento in un ruolo scomodo, signor Sindaco; so come affrontare le
difficoltà e le amarezze; La prego, non accarezzi il pensiero che mi
dimetta! Contro una prevaricante diffidenza (veramente degna di miglior
causa) che dura da due anni, cerco quotidianamente di esercitare una
responsabilità gestionale per svolgere la quale ho, nel mio piccolo, tutti i
titoli necessari. Basta, ho già abusato della pazienza dei
cittadini-lettori. Li invito tutti, e anche Lei signor Sindaco, ad assistere
alla nostra produzione "Rusteghi" sabato e domenica prossimi al Sociale di
Valenza. È un bello spettacolo diretto da Gabriele Vacis e basato sul
celebre testo di Carlo Goldoni, un grande "italiano" anche se vissuto nel
Settecento. La cultura italiana ha ben più di 150 anni!


Franco Ferrari, Direttore TRA

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