Dove la terra brucia, la fumettista siciliana fra libri di successo e novità in vista
dell'evento di Lucca Comics.
Sabato 26 ottobre 2013: alle 20:00 presentazione della mostra, con le tavole originali, e
incontro con la fumettista catanese Paola Cannatella. Breve discussione alla scoperta del
ruolo "giornalistico" del fumetto quando diventa graphic journalism, così come viene oggi
definito, dedicata alla figura della giornalista Maria Grazia Cutuli. Al centro della
serata sarà proprio il libro sulla vita di questa giornalista "in trincea" (Dove la terra
brucia, edito da Rizzoli-Lizard) che fu inviata in Afghanistan nel 2001 per il Corriere
della Sera. L'evento è in collaborazione con la Rivista Paper Street, Inchiostro Festival
e in favore dell'associazione onlus Emergency.
Alle ore 20:30 apertura della mostra, buffet con aperitivo inaugurale e chiacchiere sul tema.
Presso l'area mostre del "Di Noi Tre", via Plana 15 (Alessandria).
Lo spazio mostre del Di Noi Tre si apre nuovamente al fumetto dopo l'incontro con gli
autori, svoltosi il giugno scorso, in occasione di Inchiostro Festival. Dal tema della
mafia si passa questa volta alla guerra, ma soprattutto a chi la racconta come inviato sul
campo, chi ne svela gli aspetti meno numerici e più umani vivendoli dall'interno e
soprattutto dal punto di vista di una donna. Questo è quello che faceva Maria Grazia
Cutuli, giornalista morta nell'autunno del 2001 in un'attentato ad una manciata di
chilometri da Kabul. Non è un caso che questa mostra inauguri il 26 ottobre, giorno del
suo compleanno, così come non è un caso che Paola Cannatella sia catanese esattamente come
la giornalista che ha scelto di raccontare.
La vernice della mostra sarà alle ore 20:00 e sarà preceduta da in breve intervento
dell'autrice, che sarà anche intervistata dalla Rivista Paper Street, per capire le
motivazioni della scelta di raccontare a fumetti un tema così difficile e importante.
Un'esposizione che non si accontenta di portare alla scoperta dell'aspetto artistico
dell'arte fumettistica ma vuole indagare il dietro le quinte di un progetto così
particolare e delicato, degno d'essere accostato famose graphic novel come Maus di Art
Spiegelman, Palestina di Joe Sacco o Persepolis di Marjane Satrapi. La cultura "alta" e
"bassa" si incontrano per capire, alla fine, che questa distinzione non esiste ed era, al
massimo, solo nella testa di chi non conosce veramente il fumetto.
Partendo da "Dove la terra brucia", libro di successo ideato insieme a Giuseppe Galeani,
si passerà anche alle ultime produzioni e novità che avranno sempre un taglio
giornalistico e vedranno un'altra collaborazione "al femminile" con Laura Silvia
Battaglia, reporter specializzata in aree di confine e conflitto etnico o religioso in
medio oriente. La giornalista, ora in Yemen, non sarà presente ma, alle loro produzioni in
cantiere sarà dato spazio in un secondo appuntamento l'8 novembre. Per gli appassionati
del genere un altro appuntamento imperdibile, subito dopo Lucca Comics, per scoprire un
nuovo stile grafico e una produzione che non è più racconto al passato ma vera cronaca
giornalistica a fumetti.
Al termine dell'incontro l'autrice sarà disponibile per autografare il suo libro, con
dediche e disegni, e presenterà una serie di stampe inedite, a tiratura limitata, che il
pubblico potrà avere in omaggio con una donazione ad Emergency. Un segno concreto in
favore di chi ci ricorda sempre che, oltre a parlare di questi temi importanti è sempre
fondamentale impegnarsi in prima persona e fare.
Per questo durante la serata sarà possibile, inoltre, informarsi presso lo spazio gestito
dai volontari di Emergency che saranno presenti con la rivista, raccolte di firme e per il
tesseramento 2014.
Per seguire non potesse partecipare di persona sarà disponibile lo streaming-video
dell'incontro via web. Novità sugli appuntamenti collegati alla mostra alla pagina
Facebook dove, in questi giorni, viene presentata un'antemprima degli ultimi lavori di
Paola Cannatella sullo Yemen: www.facebook.com/dinoitre.alessandria
La mostra, con ingresso libero, sarà visitabile per tutto il mese di novembre nell'orario
di apertura del locale, dalle 19:30 alle 02:00 con chiusura il martedì. Per il pubblico la
possibilità di prenotare una copia autografata, con dedica e disegno personalizzato, da
ritirare poi durante la serata dell'8 novembre.
INGRESSO LIBERO
Di Noi Tre - Via Plana 15, Alessandria.
www.facebook.com/dinoitre.alessandria
Info: dinoitre.alessandria@gmail.com
Approfondimenti e biografie:
Paola Cannatella (Catania, 1979), laureata in economia e commercio con una tesi
sull'editoria di fumetti in Italia, è autrice completa di fumetti autodidatta. Come
grafica, specializzata nella "Nona Arte", ha collaborato con RCS Libri, Renoir Comics e
Tunué. Insieme al marito, Giuseppe Galeani, ha realizzato i suoi più recenti fumetti. Il
romanzo grafico Maria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia, è stato pubblicato in allegato
al "Corriere della Sera" nell'agosto 2013. Il tema del graphic journalism e del fumetto di
realtà ritornano con i racconti disegnati su soggetto di Laura Silvia Battaglia,
giornalista per la redazione esteri di "Avvenire" e reporter in aree di crisi: le storie
di Battgirl sono pubblicate on line su www.battgirl.info
Maria Grazia Cutuli (Catania, 6 ottobre 1962), primogenita di quattro figli. Frequenta il
Liceo Classico Spedalieri nel 1985 si aurea presso a facoltà di Lettere e Filosofia
dell'università di Catania, con una tesi su Michel Foucault.
A Catania esordisce come collaboratrice del quotidiano "La Sicilia ", per cui scrive di
teatro e spettacoli e cura una pagina speciale sul mondo giovanile. Dopo la laurea e
l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti, continua a collaborare col quotidiano catanese,
ma lavora anche come responsabile dell'ufficio stampa presso la sede locale della CGIL.
Tuttavia la sua esperienza lavorativa più lunga sarà presso l'emittente locale Telecolor,
per cui conduce il telegiornale e soprattutto scrive sul settimanale "Onda Sette ".
All'inizio del 1988 ottiene un colloquio di lavoro per il periodico trendy della Mondadori
"Centocose ", che sostiene impressionando il caporedattore. Nel maggio dello stesso anno
si rasferisce a Milano per occuparsi di giornalismo al femminile. Tuttavia è in questi
anni che, a poco poco, Maria Grazia matura una forte passione per i reportage in aree di
crisi. All'interno dello stesso gruppo editoriale, in ambio delle ferie, riesce a
collaborare saltuariamente con il mensile "Epoca", dove viene assunta nel giugno 1990.
Inizia così a scrivere i suoi primi articoli come inviata di guerra, dalla Bosnia al
Congo, dalla Sierra Leone alla Cambogia.
Nel giugno 1996 frequenta a Pisa un corso di peacekeeping promosso dalle Nazioni Unite, al
fine di trascorrere un periodo di lavoro,come volontaria, presso l'UNCHR, l'Alto
Commissariato per i rifugiati: lascia "Epoca" per lavorare come osservatrice dei diritti
umani in Ruanda, dal dicembre 1996 al giugno 1997. Nel luglio 1997 ritorna alla sua
professione: il "Corriere della Sera" le offre un contratto a termine alla redazione
esteri. Nel 1999 è assunta a tempo indeterminato con la qualifica di redattrice presso il
quotidiano milanese, per il quale la giornalista firmerà più di trecento articoli in
quattro anni. Nel 2001, dopo gli eventi dell '11 settembre, Maria Grazia, che si trova a
Gerusalemme, viene inviata in Pakistan, a seguire l'evolversi dell'operazione militare
"Enduring Freedom" in Afghanistan. Si tratta della missione più importante e più duratura
finora assegnatale: fino al 19 novembre, prima di cadere vittima di un attentato a una
manciata di chilometri da abul, ha continuato a raccontare gli avvenimenti di cui è stata
testimone con professionalità, umanità e passione.
Spunti sulla mostra: Dove la terra brucia
"La lettura di Dove la terra brucia mi ha preso in contropiede: all'inizio pensi di sapere
tutto, di non avere nulla da scoprire, temi che magari ci sarà da fare un'obiezione. Poi
semplicemente ti lasci andare e leggi (…) e, infine, provi gratitudine per gli autori e
per Donata che li ha sostenuti: perché per un'ora ci regalano Maria Grazia, di nuovo,
com'era." Dalla prefazione di Barbara Stefanelli.
19 novembre 2001, Maria Grazia Cutuli muore vittima di un attentato sulla strada che da
Jalalabad conduce a Kabul. Scompare così una delle voci più appassionate dell'informazione
italiana, esempio illustre di quel "giornalismo differente" che ha rivoluzionato la
notizia, oltrepassando la linea di confine tra l'essere spettatore e il diventare
autentico testimone delle tragedie umane.
Dove la terra brucia racconta la donna e la reporter Maria Grazia, donando nuova vita alle
sue stesse parole, quelle apparse negli articoli che l'hanno resa celebre, ma anche quelle
conservate nei suoi diari più intimi. Un efficace esempio di graphic journalism tutto
italiano che illustra le tappe di una carriera dedicata alla verità, da Catania a Milano,
dalla Cambogia fino in Afghanistan, lì dove la terra bruciava sotto il fuoco dei
bombardamenti e si manifestavano quegli oscuri eventi che hanno minato le fondamenta
dell'assetto politico ed economico del mondo intero.
Nascoste, invisibili, assenti: non si vedono donne a Jalalabad, prigione avvolta dal
burqa. La liberazione della città afghana dai talebani ha portato nelle strade migliaia di
miliziani armati (…) ma non ci sono donne tra chi fa la guerra, gestisce il potere, decide
il futuro.
Peshawar, Pakistan, 26 ottobre 2001. A un mese dall'inizio delle ostilità tra Stati Uniti
e talebani, Maria Grazia Cutuli attende il momento di andare a Kabul. Poco prima di
realizzare il servizio più importante della propria carriera, la tenace e irrequieta
inviata del "Corriere" fa un bilancio dei trentanove anni appena compiuti, trascorsi
all'insegna di una profonda passione per un mestiere che l'ha portata, come reporter, in
Ruanda, Bosnia, Costa d'Avorio e innumerevoli altri Paesi. Fino al giorno dell'agguato
lungo la strada da Jalalabad a Kabul, quando, insieme con il giornalista spagnolo Julio
Fuentes e altri due colleghi, Maria Grazia cade vittima di un delitto politico: un truce
assassinio che spegne con uno sparo la voce appassionata di una delle più grandi reporter
di guerra che l'Italia abbia mai avuto.