martedì all'ambra: martedì 13 aprile " La matematica non è un’opinione ", scritto e diretto da Raffaella Porotto


Sarò breve... sono molto essenziale, purtroppo!
Ieri sera all'Ambra è andata in scena l'opera teatrale scritto ed interpretato da Raffaella Porotto "la matematica non è un opinione".
Un monologo dell'attrice che ha interpretato il pesonaggio di una donna un po' squilibrata, molto disattenta e con difficoltà di adattamento sociale... ma con la qualità di essere brava fin dai tempi della scuola, nella matematica.
Una storia drammatica di una persona rimasta sola dopo aver perso la madre anche per suo mancato soccorso e la coinquilina per sua distrazione. La protagonista racconta la sua vita in maniera un po' confusa ma razionalizzando ogni sua frase. I numeri e le supposizioni sono sempre presenti nelle sue frasi, espresse con un pizzico di ingenuità e con linguaggio semplice e ripetitivo.
STOP, spero che basti!
Grazie.
SAMANTHA
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Se posso aggiungere le mie impressioni, mi ha molto colpito la bravura di Raffaella nel creare il modo di muoversi del suo personaggio, mai esageratamente marcato ma capace di dare quel senso di disagio che inevitabilmente si prova nel ritrovarsi a fissare lo sguardo su un visibile handicap fisico di una persona. Il testo è veramente ottimo, con momenti inaspettati di umorismo a dir poco cinico e molto asciutto ma di sicuro effetto sul pubblico.
Fin dall'ingresso ho trovato la camminata e l'espressione facciale il punto d'ingresso del pubblico verso il personaggio, nel complesso molto molto brava.
Fabrizio
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scusate non avevo scritto che mi è piaciuto, anche ci sono state un po' di ripetizioni... sicuramente fatto apposta per far sorridere.
La storia del personaggio di per se è triste: solitudine, abbandono e tenerezza sono state le sensazioni principali che ho percepito: nella vita reale purtroppo sono molte le persone che vivono emarginate e questo chiaramente è molto triste!
sì... concordo sul fatto che è stata una bella interpretazione..... non l'ho scritto ma l'ho pensato!
CIAO a tutti!
SAMANTHA
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Ho visto lo spett mesi fa e ho apprezzato molto la naturalezza di Raffaella nel dar vita alla puntigliosità patologicamete meticolosa del personaggio nel fare connessioni logico-matematiche che dovrebbero spiegare i fatti della vita e che nulla hanno con essi a che fare. La stessa maniacale cura la protagonista la dedica alle piante, vere compagne nella sua esistenza fatta di incomunicabilità. Lo sguardo di Raffaella trasmette un'assenza dalla vita reale ed è ciò che maggiormente mi ha colpita, oltre alla capacità di non perdere mai la concentrazione nell'interpretare un personaggio enigmatico nel suo modo disturbato di vedere il mondo. A me era piaciuto molto e, pur a distanza di tempo, ne conservo un buon ricordo. Condivido in pieno ciò che ha detto Fabrizio.
Ciao a tutta la lista !
Nicoletta

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