tratto con permissione da: http://corriereal.wordpress.com/2010/04/23/un-gioiello-invisibile/
Credo siano in pochi a sapere che ad Alessandria, al numero 13 di via Lumelli, si nasconde un gioiello architettonico di rara bellezza. Si tratta del cortile del "Tinaio degli Umiliati", locale (anch'esso stupendo) che molto raramente ospita eventi e presentazioni culturali.
L'ho scoperto grazie a mia moglie, che mi ha portato all'inaugurazione della mostra fotografica "Libertà va cercando, ch'è sì cara", arrivata nella nostra città per iniziativa del sindaco Piercarlo Fabbio e dell'assessore alla solidarietà sociale Teresa Curino.
La mostra, che documenta esperienze positive di recupero in istituti di reclusione (c'è anche una parte dedicata al carcere di San Michele), è davvero commovente e vale più di una visita. Gli orari di apertura sono a dir poco demenziali. Al mattino, solo per le scuole, dalle 9 alle 12 (anche se, secondo me, se vi presentate all'ingresso in quell'orario le guide, gentili e preparate, non vi sbattono fuori); al pomeriggio, e qui si vede la mano "intelligente" della burocrazia comunale, dalle 15 alle 18 (cioè quando la gente lavora...).
Dopo aver visto la mostra, uscite e guardatevi intorno, se non lo avete già fatto. Vi troverete in un cortile del 1300, una vera e propria meraviglia che gli alessandrini non conoscono, sia per ignoranza che per malcelata pigrizia. Ma come si fa, cari amministratori pubblici, a non valorizzare un posto così? Come dice un mio caro amico, "se una roba come questa ce l'avessero in Francia, noi italiani faremmo centinaia di chilometri per andarla a vedere".
Sbrigatevi, allora, perché la mostra e il Tinaio chiudono lunedì 26. Avete un intero weekend per rifarvi gli occhi.
A. A.