Dialët Lissandrén - dizionario di dialetto Alessandrino-Italiano [ fóra -- frëscúra ]

Con calma.. senza alcuna fretta .. andiamo avanti con il dizionario…

 

F

 

fóra - foravéa (avv.). fuori. # dè fóra = dare in escandescenze (di uomini); schiudersi (di vegetali); éssi fóra = non starci con la testa.

fòrgia (s. f.). fucina, muro sodo, sul cui piano orizzontale che dà alla cintola del magnano, questi arroventa sul fuoco il ferro che poi lavora sull'incudine, a colpi di martello per dargli le volute forme. Alla fucina sovrasta una ampia cappa, per la cui gola ascende e va via il fumo incomodo e la nociva esalazione del carbone.

fòrsa (s. f.). forza.

fòrt (agg.). forte, robusto. # fòrt cmé 'n tòr = forte come un toro.

fóuda (s. f.). gonna, sottana, quella parte del vestito donnesco che è cucita alla vita o tutta d'un pezzo con essa e che, dalla cintura in giù, strigne, senza stringere, tutta la persona. Sottana dicesi pure la veste lunga o talare dei preti.

fóuss (agg.). fasullo, falso; finto, non sincero.

frà 1 (s. m.). frate, monaco.

frà 2 (s. f.). inferriata, unione di più spranghe di ferro che chiamansi bastoni, intraversati e ingessati od impiombati contro una finestra per impedire che altri vi passi. Gli spazi tra i bastoni intraversati chiamanzi ´i vani dell'inferriataª. Anche quando le spranghe sono di legno la loro unione fatta nel suddetto modo ed a medesimo scopo chiamasi frà coll'aggiunta della parola 'd ligna, cioè di legno.

fràc (s. m.). grande quantità.

fradé (s. m.). fratello # fradé 'd lacc = collattaneo.

fradlàster (s. m.). fratello uterino.

frambjén (s. m. pl). strambelli, parti spiccate pendenti per lo più da vesti lacere.

framboëisa (s. f. [dal franc. framboise ]). lampone, frutto grosso come il polpastrello d' un dito, composto di più chicchi rotondi, disposti in forma emisferica. » simile alle more di macchia, ma di colore più rosso, e più fragrante. Il Rovo che produce i lamponi è coltivato in luoghi ombrosi; cresce anche spontaneamente in alcuni luoghi.

frandà (avv.). precipitosamente, in un colpo solo.

franséiza (s.f.) secondo vino.

Fraschëta (s.f.) Fraschetta, zona dell'alessandrino fra Lobbi e San Giuliano.

frascadi (s. f. pl.). encenìa, festa degli azzimi annuale ebraica.

frassu (s. m.). frassino, grosso albero di montagna.

fratàss (s. m.). pialletto, assicina quadrata d'una spanna di lato, o poco meno, attraversata nel mezzo di una delle due facce, da un righello di legno, ad uso di presa. Il pialletto, menato circolarmente sull'intonico, serve a spianarlo e lisciarlo; e ciò dicesi piallettare o, più frequentemente : fratassè.

fratén [dra polénta] (s. m. pl.). bozzoli, quei grummoletti di farina cruda che trovansi nella polenta per non essere stata ben rimestata.

frè (s. m.). fabbro ferraio, artefice che lavora grossi ferramenti come cerchioni, sale ecc.

freghè (v. tr.). imbrogliare, raggirare.

frésa (s. f.). gorgiera, guernizione da collo, di panno lino od altro, increspata a cannoncini e fortemente insaldata, sì che stia ritta intorno al collo.

frësc (s. m.). fresco.

frëscùm (s. m.). odore di muffa, di rancido.

frëscúra (s. f.). fresco.

 

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