BAMBINI E LIBERTA’ (anche altrui)
Una sera di luglio, in un ristorante in città, dove la gente cena a lume di candela e voglia di relax. Al tavolo accanto al nostro arriva un’allegra compagnia. Giovani coppie, corredate di pupi di varie età che hanno deciso di trascorrere la serata fuori. La memoria mi riporta all’estate scorsa in Sardegna dove di sera sbucano fuori tavolate lunghissime in cui le famiglie sono davvero allargate; ma il bello arriva allo scoccare dell’ora x, quando scatta il karaoke! I pargoli si scatenano in canzonette stonate e accennano a qualche passetto di danza (le bimbe vestite da veline e un po’ obese). Finalmente il karaoke è finito e si aprono le danze: saranno stanchi i piccoli angioletti dopo una faticosa giornata in spiaggia e una cena tirata da ormai qualche ora? Nessun dorma! Uno spostamento d’aria indica che la valanga si abbatte sulla pista e addio piedi… All’una, finalmente, iniziano i primi svenimenti. Le bionde testoline si piegano sulle ginocchia e sugli omeri dei felici genitori che continuano a chiacchierare fino a tarda notte. Insomma, è estate una volta l’anno, o no? E poi sociologi e psicologi fanno mille inchieste sul perché gli adolescenti di oggi sono annoiati e ribelli! E lasciarli a casa? Non si può, perché madre e suocera escono anche loro, e delle baby sitter non ci si può fidare (e qui ci azzecca, vista la caccia ai mariti che la categoria ha messo in atto con successo negli ultimi tempi). Ma ragazzi, non preferireste uscire senza vestire i panni dei genitori una volta ogni tanto e godervi la serata (e farla godere anche agli altri?) E se non potete farlo avete mai pensato che i bambini sono piccoli solo per poco? Rinunciare a qualcosa, in una società consumista ed edonista, suona forse come il castigo di Dio. Vabbè, adesso ci siamo spinti troppo in là…
Viva le vacanze!
Rossana Bisoglio
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