STORMIR DI FRONDE E IN FONDO LA COLLINA
Stormir di fronde e in fondo la collina.
L’intenso odor dei tigli mi stordisce.
La quiete mai come ora m’è vicina
nessun affanno strano mi ferisce.
Soltanto un vago senso di languore
pervade dolcemente la mia mente
non sento più quel gelo dentro al cuore
e l’anima riposa dolcemente.
Dal sole il grano ha attinto tutto l’oro
dal sangue della terra il rosso il fiore.
Dall’indaco del ciel si leva un coro
che bacia il verde prato di colore
e mentre volgo l’ochhio al gelso moro
nell’ombra della sera il giorno muore.
Alessandria, 4 giugno 2009
Gianni Regalzi