Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori.
Nel gennaio 2007 esce il secondo disco "senza smettere di far rumore", registrato in teatro e ricco di collaborazioni e ospiti che rappresenta l´identità musicale di un artista in cammino verso l´esplorazione di una musica sempre più contaminata e libera da etichette. Il disco viene accolto ottimamente dalla critica e si posiziona subito tra le novità più interessanti del nuovo panorama, vincendo diverse volte nei due anni successivi la classifica Indie Music Like del MEI come disco più trasmesso dalle radio indipendenti Italiane.
Su palchi importanti, da quello del Primo Maggio di Roma fino ai live come supporter di artisti come Goran Bregovic, Hot Tuna, Robben Ford, Jack Bruce, Tonino Carotone, Africa Unite, Bandabardò, Modena City Ramblers e Davide Van De Sfroos.
A rafforzare l´idea di molti, ovvero che Zibba è pronto per il grande pubblico, nel 2009 arrivano altre grandi soddisfazioni: nascono in italia due cover band che rifanno le canzoni del cantautore, nascono numerosi fans club sparsi in tutta la penisola e Zibba e soci entrano, tra artisti del calibro di De Andrè, Teresa De Sio, 99Posse e molti altri, a far parte di una complilation MEI dal nome Aie D´Italia che racchiude le canzoni dialettali italiane più importanti degli ultimi vent´anni (la prima strofa di margherita è in dialetto genovese).
Il live di Zibba è un viaggio intimo in un mondo fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia. Vene pulp e bukowskiane. Diritte alla pancia.
Finestre sull´umanità e sulle sue infinite sfaccettature.
Rock di strada. Odore di osteria. Una calda coperta sdraiata sull'ascoltatore.
Un romantico bastardo gentiluomo con un cappello, una chitarra e una grande voglia di arrivare al cuore.
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