"Adamo vs Eva" con Laura Bombonato e Luca Olivieri - recensione

L'eterno conflitto e l'eterna attrazione tra un uomo e una donna: questo il tema serio, ma trattato in modo ironico, dello spettacolo tratto da "Il diario di Adamo ed Eva" di Mark Twain. Una scoperta, questo testo, attualissimo nella descrizione della diversa sensibilità maschile e femminile e caustico nel rappresentare la totale diversità dei punti di vista che, tuttavia, non pregiudica l'interesse reciproco e l'inevitabile unione. Laura Bombonato legge, con l'accompagnamento musicale di Luca Olivieri, brani dei due diari. La sua interpretazione è
, dall'inizio alla fine, esilarante e, a tratti, toccante per la verità innegabile che rivela. Eva è tutto ciò che si può definire femminile, come la sensibilità, l'entusiasmo, la curiosità, la creatività e la dolcezza. E' una creatura chiacchierona e sentimentale e, dopo il suo approccio con Adamo, usa nei suoi confronti ogni cura ed ogni espediente per arrecargli, almeno nelle intenzioni, piacere e serenità. Le sue parole sono accompagnate da una musica lieve, che sottolinea il suo entusiasmo e la sua delusione nei confronti della mancanza di reciprocità con la controparte, che sembra evitarla senza alcuna ragione a lei comprensibile. Al collo della lettrice un serpentone in stoffa, simbolo della sfida di Eva e della dannazione foriera di morte e lavoro, ma anche di unione e, nonostante tutto, di amore e destino comune. Quando è Adamo a parlare, la voce diventa meno ispirata, più spavalda e rude. E' lo stereotipo dell'uomo sicuro e incurante delle sfumature perché teso alla concretezza, incapace di comprendere il desiderio di Eva di condividere ogni esperienza e infastidito sia dal suo continuo discorrere, sia dalle sue apprensioni. Un rapporto senza speranze, parrebbe, eppure archetipo di ogni unione e di ogni incontro tra i due sessi, diversi eppure inseparabili. Dopo la caduta dal giardino dell'Eden (chiamato da Eva, senza l'approvazione di Adamo, parco delle cascate del Niagara), la mortalità unirà sempre più le due parti e la narrazione si conclude con una frase che suscita riso e riflessione al contempo :" Lei dice che ci è stato ordinato di lavorare d'ora in poi. Lei sarà utile. Io sopraintenderò."
Uno spettacolo originale, divertente, vivace e recitato in maniera godibile. Sicuramente, per chi l'ha perso, ci saranno in zona altre repliche e consiglio a tutti di non mancare.

Nicoletta

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