Continua la rassegna del Giovedì sera ad Alessandria, VOGLIA DI TEATRO, a cura di Laura Bombonato
Nel locale Fatto bene una volta in via Canina 1, giovedì 4 aprile alle ore 21.30 verrà presentato il monologoTESEO E IL MINOTAURO
Un anno di paternità
di e con Luigi Di Carluccio
con la collaborazione di Giuseppe Ruggiero
La rassegna VOGLIA DI TEATRO nasce dal desiderio di avere e di offrire alla città un appuntamento di teatro fisso, ogni giovedì sera;
Nel locale Fatto bene una volta in via Canina 1, giovedì 4 aprile alle ore 21.30 verrà presentato il monologoTESEO E IL MINOTAURO
Un anno di paternità
di e con Luigi Di Carluccio
con la collaborazione di Giuseppe Ruggiero
La rassegna VOGLIA DI TEATRO nasce dal desiderio di avere e di offrire alla città un appuntamento di teatro fisso, ogni giovedì sera;
un punto di ritrovo, di incontro, in cui condividere parole, suoni, sorrisi, sussurri, sbadigli, risa e birra o vino o quant'altro.
Il locale Fatto bene una volta ci accoglie a braccia aperte.
Lo spettacolo racconta l’unico evento che sconvolge veramente la vita di un uomo: la nascita di un figlio, vissuta da un punto di vista prettamente maschile.
Riuscirà il protagonista ad aumentare i classici cinque minuti di attenzione maschili e a convincere la società di essere finalmente pronto e maturo a diventare padre? Riuscirà a vivere tutte le emozioni del momento senza farsi sopraffarre? Supererà la prova del cambio del pannolino? E nelle notti insonni, rimpiangerà piangendo le partite di calcetto con gli amici del sabato sera?
Questi e altri enigmi vengono svelati nello spettacolo Teseo e il minotauro, un anno di paternità, un anno di sentimenti, di emozioni, di risate, di sorprese che verranno condivise con chi le vorrà ascoltare.
Ed è in quel preciso momento che tuo figlio, rasserenato, immobile nella culla, incrocia il suo sguardo con il tuo, e fa quello che fanno tutti i bambini, non distoglie lo sguardo.
Il locale Fatto bene una volta ci accoglie a braccia aperte.
Lo spettacolo racconta l’unico evento che sconvolge veramente la vita di un uomo: la nascita di un figlio, vissuta da un punto di vista prettamente maschile.
Riuscirà il protagonista ad aumentare i classici cinque minuti di attenzione maschili e a convincere la società di essere finalmente pronto e maturo a diventare padre? Riuscirà a vivere tutte le emozioni del momento senza farsi sopraffarre? Supererà la prova del cambio del pannolino? E nelle notti insonni, rimpiangerà piangendo le partite di calcetto con gli amici del sabato sera?
Questi e altri enigmi vengono svelati nello spettacolo Teseo e il minotauro, un anno di paternità, un anno di sentimenti, di emozioni, di risate, di sorprese che verranno condivise con chi le vorrà ascoltare.
Ed è in quel preciso momento che tuo figlio, rasserenato, immobile nella culla, incrocia il suo sguardo con il tuo, e fa quello che fanno tutti i bambini, non distoglie lo sguardo.
Rimaniamo a guardarci per interi minuti.
E tu in quel momento capisci molte cose, capisci che quello è un passaggio unico della tua vita, capisci quale è stata la tua parabola per arrivare fino a quel momento.
Capisci che c’è un essere che ti guarda che viene da te ma che non sei tu.
Capisci che anche se non hai mai dato importanza alla sacralità in tutte le tue cose, quello invece è un momento sacro.
Un momento che non puoi deridere con quella facile ironia che metti sempre quando ti vuoi nascondere nella tua maschera e quando non vuoi sembrare
troppo coinvolto.
I tuoi schermi da adulto impacciato e guardingo, in quel momento non valgono più.
In quel preciso istante le leggi fisiche sono stravolte.
La tua logica impeccabile è improvvisamente, drammaticamente, inesorabilmente morta.
Basta, è finita! Sei in suo potere! Buon divertimento!
Capisci che c’è un essere che ti guarda che viene da te ma che non sei tu.
Capisci che anche se non hai mai dato importanza alla sacralità in tutte le tue cose, quello invece è un momento sacro.
Un momento che non puoi deridere con quella facile ironia che metti sempre quando ti vuoi nascondere nella tua maschera e quando non vuoi sembrare
troppo coinvolto.
I tuoi schermi da adulto impacciato e guardingo, in quel momento non valgono più.
In quel preciso istante le leggi fisiche sono stravolte.
La tua logica impeccabile è improvvisamente, drammaticamente, inesorabilmente morta.
Basta, è finita! Sei in suo potere! Buon divertimento!