BAGAGLI PESI E MODA


BAGAGLI AL CHECK IN E... MODA



Aeroporto di Ibiza. Ceck-in della compagnia low-cost RayanAir al ritorno da vacanza fuori-stagione alle Baleari. Un solo bagaglio a mano per persona. Pesiamo quello da spedire: è tutto a posto ma… C’è un ‘ma’. Ed è la mia borsa, e per borsa intendo la classica borsetta, ‘tuttoconme’ insomma. La ragazza spagnola sostiene che è un secondo bagaglio a mano e si arriva alla discussione con toni sempre più accesi. Meno male che poi dicono che siamo noi italiani a fare i piantagrane in giro… Dopo aver risolto (si fa per dire) con il mettere la borsa nella valigia da imbarcare, tenendo in mano portafoglio e simili, aver messo per sbaglio la carta d’imbarco nella borsa, (è una borsa, no)? ; aver pagato 15 euro in più per il chilo della valigia che superava i 10 consentiti (per forza, c’era la mia borsa dentro); aver avuto problemi con il personale in ‘frontiera’ perché senza carta d’imbarco (avendoci detto la cara signorina del ceck-in che non avrei avuto difficoltà senza carta d’imbarco “l’importante è il documento d’identità”… Ho riflettuto sul perché di un simile putiferio…Ammesso che potessi essere antipatica a chi di dovere, non sarebbe bastato per esaurirci in polemiche. Tanto più che la borsa stessa era passata con me all’andata con lo stesso volo. Mio parere: la borsa incriminata è un vecchio modello di Vuitton, non più in commercio da molto tempo e quindi non più ‘visto’. Se mi fossi presentata con una Balenciaga o una Saint Laurent per esempio (borse molto più grandi di quella, ma di tendenza), non ci sarebbero stati problemi. Deduzione solo da victim fashion? Può darsi, ma è l’unica che sono riuscita a tirar fuori dai miei pensieri. Chi ne sa di più parli, per favore…

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