Penultimo appuntamento domenica 24 maggio con la grande musica d'autore al circolo pantagruel di via lanza 28 a casale monf.(AL).
Germano Bonaveri , cantautore bolognese finalista al premio Tenco 2007,traccia la nuova strada della musica d'autore italiana. L'artista emiliano da un'ottima prova nell'album "Magnifico", prodotto da Beppe Quirici.
Con Bonaveri, la parola cantautore riprende quota. Dopo anni zuccherosi, seguiti alla scomparsa
dei vari Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè e alla stanchezza creativa di tanti poeti della canzone, si affaccia sulle scene questo quarantenne bolognese, che sembra avere le carte in mano per scuotere coscienze e seminare dubbi. "Magnifico", primo cd solista di Bonaveri (due anni fa la sua prima esperienza discografica con "Scivola via" assieme al gruppo dei Resto Mancha) è un album che cavalca la lirica e l'invettiva, che getta uno sguardo anarchico su sentimenti e disagio sociale. Con l'accortezza di non offrire mai risposte: ti spegne in faccia una sigaretta accesa per poi lasciare l'"ustionato", cioè chi ascolta le sue rime, a elaborare il disagio. Il disco, che vanta la produzione artistica di un Beppe Quirici in forma smagliante, non fa mistero dei suoi numi tutelari. "Giorgio Gaber, innanzitutto", ha spiegato il cantautore in occasione del suo showcase alla Feltrinelli di Roma, "E poi Ivano Fossati, quello di Macramè e quel grande poeta che è stato Fabrizio De Andrè. Quirici è stato il produttore degli album di Fossati che ho amato di più". Ci sono brani nel disco che meritano di essere ascoltati con i testi a portata di mano. A partire dalla title-track, dove Bonaveri spazia sul senso meraviglioso della vita che è tale comunque si viva. Che, appunto, è "magnifica come una musica improvvisata, come una foto nata sfocata, come una lirica leopardiana, come la vita che è proprio puttana".Le canzoni di Bonaveri parlano di influenza della televisione e della politica sulle nostre vite, invitandoci a rompere gli schemi, da un lato cercando di riconoscere le diversità o le differenze, da un altro lato invitandoci alla partecipazione. Canzoni di resistenza dunque, perché esprimono una volontà di non adeguarsi ai parametri comuni di un vivere veloce. leggero ed alla moda (fast, easy, trendy!) e che si ergono contro i filosofi all'acqua di rose, contro gli opinionisti presenzialisti, contro gli psicologi pressappochisti, contro appunto quel pensiero comune che ha bisogno di capri espiatori su cui puntare il dito per alleggerire la propria coscienza, per sentirsi amati ed amabili, rispettati e rispettabili. Canzoni nate per comunicare, per inviare messaggi diretti e precisi. Una sguardo alle musiche: i brani fondono con originalità canzone popolare, jazz, rock, passando attraverso ritmi folk, eleganti ballate, e le atmosfere dei grandi chansonnier francesi.
Domenica 24, accompagnato dal chitarrista Antonello D'Urso, Germano Bonaveri proporrà anche brani tratti dal suo terzo album in uscita a giorni, Le città invisibili.
Come sempre l'ingresso è gratuito con inizio esibizione alle 18.30.