L'abbiamo scampata

Son tornato, son tornato, tranquilli. Sano e salvo come sempre e che mi capita appena prendo possesso delle avite mura? Che precipito in pieno pericolo di rialluvione. Così mentre stavo cercando di recuperare sonno, ecco megafoni e macchine della polizia che invitano tutti ad andare ai piani alti e a portare le macchine in piazza Garibaldi. Accidenti, pigiamato e già con l'occhio cisposo, salti giù dal giaciglio e corri a tirare fuori le macchine e ad immetterti in una folla terrorizzata che cerca di arrivare alla parte più alta della città già intasata di gente e mezzi. Nella concitazione si dimenticano i telefoni e a momenti le chiavi di casa. Sarebbe stato bello rimanere chiusi fuori. Comunque tutta la città è in piena emergenza, visto che questa volta anche la Bormida sta uscendo. Si rientra a casa affannati e di corsa e si rimane in attesa del peggio. Comunque la macchina preventiva sta funzionando bene e comunque vadano le cose sarà una bella e utile esercitazione, tipo quelle che fanno in Giappone per i terremoti. Certo che gli alessandrini partecipino compatti e disciplinati e senza criticare è già una gran cosa, ma quando c'è la strizza e l'hai già provata una volta l'alluvione, stai con le orecchie basse e corri. 

Le notizie si rincorrono e l'acqua arriva quasi ad una spanna dal bordo dell'argine vicino al Tiziano, cioè dietro a casa mia e non si può prevedere se continuerà a salire. Verso le 4 si ferma, poi lentamente comincia a calare. Insomma una bella nottata, ci siamo arrivati al pelo, poi per lo meno nel centro i nuovi argini hanno tenuto bene e ad una piena ben superiore a quella del '94. Basta vedere quanto c'è di acqua nella campagna attorno alla città. Che dire, per ora sembra che l'abbiamo scampata. Sinceramente mi interessa poco andare a vedere se le cause sono il clima sempre più aggressivo, la mancanza di manutenzione dei letti dei fiumi per colpa di un malinteso e falso ambientalismo d'accatto o che altro. Mi piace solo constatare che il nuovo ponte ha funzionato, che i lavori fatti a suo tempo sono stati efficaci e che la macchina di prevenzione emergenze ha funzionato molto bene con decisioni tempestive. Quindi ad ognuno la sua parte di merito per avere evitato una tragedia che nelle vecchie condizioni sarebbe stata ancora più grande di allora, a chi ha fatto bene le cose prima e a chi si è mosso molto bene adesso dando l'impressione netta che anche eventi piuttosto grossi ed improvvisi, possono in qualche misura, se non essere controllati, almeno essere messi nella condizione di ridurre al massimo i danni. Grazie ancora a tutti quelli che hanno trascorso tutta la notte per noi al servizio di questa emergenza.


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