Ecco la terza scheda biografica dei personaggi che aderiscono e contribuiscono alla nostra iniziativa che si svolgerà alla Festa del Borgo Rovereto, nell'ambito della serata di letture e recitazioni "Le Parole di Gagliaudo - Alessandria tra mito e realtà, da Gagliaudo alla precarietà", dalle 21 alle 22.30 in via Verona, tratto tra via Volturno e via SM di Castello.
Grazie sempre a Emiliano Busselli che ha raccolto e curato il materiale.
Gianluca D’Aquino.
Gianluca D’Aquino è un giovane scrittore alessandrino, un ragazzo che ha fatto delle lettere, dei viaggi e della fotografia, la sua ragione di vita, spinto dal desiderio di documentare, ricordare, fermare nel tempo, raccontare, le storie e le situazioni della vita.
Tutto questo, spinto dalla viscerale necessità di incidere su una lastra di granito il proprio nome, a vantaggio di coloro che seguiranno, come segno imperituro del suo passaggio terreno.
La ricerca dell’immortalità.
“Requiescat in pace” è la sua opera più importante, un romanzo noir che ferma l’obiettivo su alcuni aspetti cruciali dell’esistenza umana, tessendoli fra le righe di una trama avvincente, in cui la ricerca della verità coincide con l’interesse investigativo per un misterioso omicida seriale.
Ma Gianluca preferisce presentarsi e presentare la sua recente opera così:
Il desiderio di immortalità
è un’aspirazione che contrasta
gli evidenti confini cronologici
di ogni biografia personale.
L’unico modo a disposizione dell’uomo
per ottenere una qualche forma di immortalità,
è quello di consegnare per sempre
alla memoria dei posteri il proprio ricordo.
Questo è “Requiescat in pace”,
il testimone del passaggio terreno del suo autore.
Questo, dopotutto è anche Gianluca D’Aquino…
Gianluca D’Aquino
