sabato 17 maggio Presentazione del libro "Requiescat in pace" di Gianluca D'Aquino...

Qui di seguito, alcuni bevi passaggi dell’autore:

 

“Scrivere è difficile, chi scrive si trova inevitabilmente in una condizione scomoda, nella quale e dalla quale tuttavia trae, senza possibilità di prescindere, la linfa e le parole che si usano scrivendo. Parole che sicuramente sono più complesse di quelle del parlare comune, ma che sono irrinunciabili se si vuole fare della letteratura, se si vuole trasporre in lettere quelle situazioni e quelle sensazioni che diversamente diventerebbero grottesche o prive della vitalità che le pervade.

 

La scrittura letteraria è diversa da tutte le altre... è una forma estrema e finanche arrogante di dire le cose”.

 

“Chi scrive per raccontare, vive in posizione scomoda, non ha altra compagnia che la sua fantasia, cerca invano nelle persone degli amici con cui confidarsi e condividere momenti pieni di vita, di emozioni, ma alla fine dei conti, come sempre, non trova altro che se stesso. Talvolta finisce per odiarsi. L’unico amico e compagno, l’unico elemento in grado di dargli emozioni è la sua mente, la sua capacità creativa. Oserei dire che lo scrittore vive trasversalmente, in una sorta di osservatorio privilegiato per vedere le cose, ma defilato dalla vita che racconta e che vorrebbe vivere”.

 

“Alla luce di quanto detto… ecco, il mio ha voluto essere un esperimento. Come ha detto bene qualcuno, ho cercato di vestire i panni di uno scrittore di fine ottocento ed inizio novecento, ed ho cercato di scrivere e pensare come avrebbe potuto fare questo costui in quell’epoca. Spero di essermi avvicinato il più possibile a quello stile. Stile che poi è figlio di un’altra realtà, la volontà di creare un romanzo che potesse essere un po’ un noir d’altri tempi, “figlio illegittimo” delle opere di Oscar Wilde, Robert Luis Stevenson, Charles Dickens, forse un po’ gotico alla Mary Shelley, Edgar Allan Poe, Bram Stoker… ogni paragone si veste di irriverenza, e non sta chiaramente a me giudicare se almeno in minima parte sia riuscito a raggiungere questo mio obiettivo”.

 

“Vorrei però cercare di spiegare un concetto cardine di questa creazione letteraria. Il mio interesse principale non era per la trama, che pure ha un suo complesso sviluppo, ma per ciò che vi è stato tessuto all’interno.

 

Questo romanzo cerca anche di darsi un tono per alcune riflessioni di carattere filosofico e teologico, senza pretese, senza volersi snaturare, ma è sicuramente uno strumento per comunicare qualcosa che non è la mera trama”.

 

Sicuramente il romanzo di Gianluca D’Aquino piace, il successo di pubblico e di vendite ne sono testimoni, in soli pochi mesi dalla sua uscita “Requiescat in pace” è riuscito a conquistare un vasto consenso a livello nazionale, con la recente e tuttora in corso partecipazione alla “Fiera Internazionale del Libro” di Torino.

 

Un libro che va sicuramente letto, un autore che merita indubbiamente l’attenzione del grande pubblico.

 

Prossima presentazione: sabato 17 maggio 2008, ore 18:00 presso la libreria “Nuova Terra” di Alessandria (AL), via dell’Erba.

 

Per saperne di più sul libro: http://www.ilfiloonline.it/autori/2008/daquino.asp

 

 

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