Aspetti di paesaggio nelle collezioni del Museo civico
apertura al pubblico
dalle ore 18,30
di VENERDI 27 giugno 2008
dalle ore 18,30
di VENERDI 27 giugno 2008
Sale d’Arte
Via Machiavelli, 13 - Alessandria
ORARIO DI APERTURA
mercoledì venerdì
sabato - domenica
dalle ore 16,00 alle ore 19,00
chiusura mostra
domenica 28 settembre
biglietto intero Euro 2,50
biglietto ridotto Euro 1,50
informazioni
Assessorato alla Cultura e Turismo 0131-40035
IAT 0131-234794
Nella mostra Aspetti di paesaggio nelle collezioni del Museo Civico ospitata nelle Sale d'Arte e che sarà aperta al pubblico venerdì 27 giugno 2008 dalle ore 18,30,
verranno esposte opere di artisti alessandrini o comunque della provincia attualmente conservate nei depositi museali.
Il vice sindaco e assessore alla cultura e Turismo Paolo Bonadeo precisa che la scelta delle opere riguarda l'interpretazione del paesaggio nel nostro territorio, considerando un arco temporale compreso nella prima metà del Novecento.
Il dipinto Paesaggio invernale di Cesare Maggi (Roma 1881; Torino 1962) rappresenta un ottimo tipico della sua produzione ispirata alle amate montagne in cui pasta pittorica e ricerca di luce e toni si compenetrano con magistrale sapienza.
La stessa sapienza da cui trasse decisivi insegnamenti Guido Botta presente con un lavoro giovanile di rara e soffusa bellezza: Dallo studio di Cesare Maggi.
Le atmosfere invernali sono ricercate da Paolo Scapparone nella veduta Inverno in collina: opera solida, diligente, anomala rispetto alla fresca poesia di molte sue tavolette.
Antica casa del generale Nava di Giulio Adamo Sacchi e il grande quadro di Padre Angelico Pistarino Il paesello hanno in comune atmosfere crepuscolari e malinconiche caratterizzate da colori scuri e da un sentire ambienti e cose che raccontano di tempi perduti.
Pineta in Maremma di Lorenzo Trotti Bentivoglio, tavoletta dipinta nei primi anni del '900 è opera modernissima con la sua stesura rapida e gestuale e con sorprendente ricchezza di modulazione che vanno dai beige ai verdi e marroni.
L'area più novecentista dallintenso e quasi cupo Ponte sul Po, olio su iuta di Beppe Levrero artista novese che per molti anni frequentò l'ambiente torinese,
Più caldo e vivace è il Paesaggio di Germano Buzzi, pittore e medico frugarolese a cui si devono le prime conoscenze della grande arte contemporanea italiana proveniente dal territorio alessandrino.
Piero Vignoli, conosciuto forse più per la sua attività di restauratore e pittore di affreschi, è presente con Colline, opera sintetica, libera e vivace con i suoi colori quasi espressionisti.
E già stato esposto e molto apprezzato Campagna monferrina di Giuseppe Manzone, pittore astigiano che ebbe costanti frequentazioni negli ambienti artistici della nostra città: questa tela ariosa e verdeggiante sa cogliere l'architettura quasi geometrica delle nostre colline.
Dal recentissimo lascito testamentario Ravina proviene un importante olio su tela Autunno di Alberto Caffassi, che arricchisce l'importante donazione fatta alcuni anni fa dalla famiglia Montefusco-Caffassi.
In seguito allorganizzazione delle retrospettive dedicate a Cristoforo De Amicis e Pippo Pozzi sono state acquisite alcune loro opere: del primo è il dipinto di grande qualità Paesaggio di Acqui, mentre lopera Bosco dei miei sogni del pittore di Pavone è permeata di una vivacità pittorica lussureggiante.
Mentre la recentissima mostra di Alberto Boschi ha fatto accrescere il patrimonio museale con lacquisizione dellopera Movimenti nel paesaggio, splendida grande tela di cm 180 x 220 in cui il pittore di Capriata d'Orba unisce al suo sentire le poetiche dell'informale un naturale afflato cromatico.
Infine, nella vetrinetta verranno invece esposti due forti e carnosi disegni a carboncino dal sapore bozzettiano di Franco Sassi, che fanno parte di un corposo nucleo di opere su carta generosamente donato dalla famiglia ai Musei civici.
Il vice sindaco e assessore alla cultura e Turismo Paolo Bonadeo precisa che la scelta delle opere riguarda l'interpretazione del paesaggio nel nostro territorio, considerando un arco temporale compreso nella prima metà del Novecento.
Il dipinto Paesaggio invernale di Cesare Maggi (Roma 1881; Torino 1962) rappresenta un ottimo tipico della sua produzione ispirata alle amate montagne in cui pasta pittorica e ricerca di luce e toni si compenetrano con magistrale sapienza.
La stessa sapienza da cui trasse decisivi insegnamenti Guido Botta presente con un lavoro giovanile di rara e soffusa bellezza: Dallo studio di Cesare Maggi.
Le atmosfere invernali sono ricercate da Paolo Scapparone nella veduta Inverno in collina: opera solida, diligente, anomala rispetto alla fresca poesia di molte sue tavolette.
Antica casa del generale Nava di Giulio Adamo Sacchi e il grande quadro di Padre Angelico Pistarino Il paesello hanno in comune atmosfere crepuscolari e malinconiche caratterizzate da colori scuri e da un sentire ambienti e cose che raccontano di tempi perduti.
Pineta in Maremma di Lorenzo Trotti Bentivoglio, tavoletta dipinta nei primi anni del '900 è opera modernissima con la sua stesura rapida e gestuale e con sorprendente ricchezza di modulazione che vanno dai beige ai verdi e marroni.
L'area più novecentista dallintenso e quasi cupo Ponte sul Po, olio su iuta di Beppe Levrero artista novese che per molti anni frequentò l'ambiente torinese,
Più caldo e vivace è il Paesaggio di Germano Buzzi, pittore e medico frugarolese a cui si devono le prime conoscenze della grande arte contemporanea italiana proveniente dal territorio alessandrino.
Piero Vignoli, conosciuto forse più per la sua attività di restauratore e pittore di affreschi, è presente con Colline, opera sintetica, libera e vivace con i suoi colori quasi espressionisti.
E già stato esposto e molto apprezzato Campagna monferrina di Giuseppe Manzone, pittore astigiano che ebbe costanti frequentazioni negli ambienti artistici della nostra città: questa tela ariosa e verdeggiante sa cogliere l'architettura quasi geometrica delle nostre colline.
Dal recentissimo lascito testamentario Ravina proviene un importante olio su tela Autunno di Alberto Caffassi, che arricchisce l'importante donazione fatta alcuni anni fa dalla famiglia Montefusco-Caffassi.
In seguito allorganizzazione delle retrospettive dedicate a Cristoforo De Amicis e Pippo Pozzi sono state acquisite alcune loro opere: del primo è il dipinto di grande qualità Paesaggio di Acqui, mentre lopera Bosco dei miei sogni del pittore di Pavone è permeata di una vivacità pittorica lussureggiante.
Mentre la recentissima mostra di Alberto Boschi ha fatto accrescere il patrimonio museale con lacquisizione dellopera Movimenti nel paesaggio, splendida grande tela di cm 180 x 220 in cui il pittore di Capriata d'Orba unisce al suo sentire le poetiche dell'informale un naturale afflato cromatico.
Infine, nella vetrinetta verranno invece esposti due forti e carnosi disegni a carboncino dal sapore bozzettiano di Franco Sassi, che fanno parte di un corposo nucleo di opere su carta generosamente donato dalla famiglia ai Musei civici.
La mostra rimarrà aperta sino a domenica 28 settembre, dalle ore 16,oo alle 19,oo ogni mercoledì, venerdì, sabato e domenica.
Il biglietto intero costa Euro 2,50 e quello ridotto Euro 1,50 e per ulteriori informazioni si può telefonare all’Assessorato alla Cultura e Turismo allo 0131-40035 oppure allo IAT al numero 131-234794.