CONSERVATORIO DI MUSICA “ANTONIO VIVALDI”
Via Parma 1 – Alessandria
MANIFESTAZIONI
per i 150 Anni dalla fondazione
della prima Scuola di musica ad Alessandria
Via Parma 1 – Alessandria
MANIFESTAZIONI
per i 150 Anni dalla fondazione
della prima Scuola di musica ad Alessandria
MARTEDI’ 24 NOVEMBRE 2009 – ore 21
Auditorio “Michele Pittaluga”
CONCERTO
Coro da Camera
del Conservatorio di Alessandria
in collaborazione con
Auditorio “Michele Pittaluga”
CONCERTO
Coro da Camera
del Conservatorio di Alessandria
in collaborazione con
MILANO VOCAL ENSEMBLE
Alberto Do / Alessandro Urbano
organo
Direttore – MARCO BERRINI
Programma:
JOSEPH GABRIEL RHEINBERGER
(Vaduz, 25 novembre 1839 – Monaco di Baviera, 25 novembre 1901)
Messa in re minore
per coro a 4 voci miste
Dai 5 Inni op. 140
per coro a 4 voci miste e organo:
Tribulationes op. 140 n° 1
Dextera Domini op. 140 n° 2
Eripe me op. 140 n° 3
Ave Regina coelorum op. 140 n° 4
Alberto Do, organista
Sonata Op.132, in mi minore
per organo solo
Alessandro Urbano, organista
Stabat Mater op. 138
I. Stabat Mater
II. Quis est homo
III. Eja Mater
IV. Virgo Virginum preclara - Quando corpus morietur
Alberto Do, organista
Ingresso libero
Il Coro da Camera del Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria è emanazione della classe di esercitazioni corali del Conservatorio alessandrino ed è diretto da Marco Berrini, docente di Esercitazioni Corali presso l’omonimo istituto. La graduale e costante crescita del coro, è stata segnata dall’esecuzione della Messa di Serge Lancen per orchestra di fiati, soli e coro (prima esecuzione italiana), della Via Crucis di Franz Liszt per soli, coro e pianoforte, dell’Oratorio di Natale di Camille Saint-Saens per soli, coro e orchestra, dalla prima esecuzione moderna dello Stabat Mater di Pasquale Cafaro per soli, coro, archi e b.c., della realizzazione della Sacra Rappresentazione per la Beatificazione di Brigida Morello (Rapallo, marzo 1998; Piacenza, febbraio 1999), dall’Oratorio Jephte di G. Carissimi. In seno al Coro dell’Istituto si è poi formato il Coro da Camera del Conservatorio “A. Vivaldi”.
L’ensemble, fondato dall’attuale direttore nel 1997, è stato premiato con il secondo premio alla V edizione del Concorso Marengo Musica 1997 per l'esecuzione di un programma di autori francesi (Giugno 1997) e con il primo, il secondo, il terzo premio e il premio speciale “L. Perosi” all’edizione 1999 del Concorso Internazionale di Tortona (Al). Il desiderio di un costante approfondimento tecnico-vocale e musicale ha stimolato il coro ad intraprendere un percorso di studio e di approfondimento sulla prassi esecutiva, dalla musica rinascimentale e barocca (concertata e a cappella) sacra e profana al repertorio del ‘900. L’attività concertistica ha portato il complesso vocale a esibirsi in diverse città italiane tra le quali vogliamo ricordare Milano, Piacenza, Genova, Bari, Aosta,Vicenza, Bergamo. Nel mese di aprile 1999 il Coro da camera è stato invitato a Parigi per un ciclo di concerti.
Nell’aprile 2001 ha partecipato ad uno con l’Orquestra de Jovens do Concelho de Santa Maria da Feira (Portogallo) eseguendo un programma per soli, coro e orchestra in diverse città italiane e portoghesi. Ha partecipato alla registrazione di un CD dedicato a giovani compositori italiani con il brano Prayer di Roberto Beltrami; nella primavera del 1999 ha inciso un CD per la Sarx Records dedicato alla musica sacra di Lorenzo Perosi in collaborazione con l'Ars Cantica Choir e un CD dedicato alla musica di Benjamin Britten, Ariel Ramirez e di alcuni compositori italiani viventi.
Ha infine inciso per la FENIARCO (Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali) un CD con musiche di compositori viventi dedicate alla coralità giovanile, cd allegato alla pubblicazione musicale “TeenCanto”.
Soprani:Paola Cervi, Monica Elias, Alessandra Mussa, Marta Guassardo, Angelica Lapadula, Marta Leung Chung, Eleonora Croce
Contralti:Elisa Accornero, Veronica Fasanelli, Costanza Mondo, Fabiana Franco, Eleonora Rasetto
Tenori:Chris Iuliano, Alessandro Urbano, Fulvio Zanella, Paolo Ghiglione, Carlo Gilardi
Bassi:Luca Cavallo, Alberto Do, Victor Andrini, Simone Buffa, Kielar Filip, Francesco Mariotto
Marco Berrini. Direttore di Coro, Direttore d’Orchestra e Didatta. Ha completato la sua formazione accademica con gli studi musicologici. Vincitore di Primi Premi nei più importanti Concorsi Corali Nazionali e Internazionali, è stato Finalista alla Prima edizione del Concorso Internazionale per Direttori di Coro "Mariele Ventre" di Bologna (2001) dove ha vinto il 3° premio ex-aequo. Dal 1989 al 1992 è stato Maestro Sostituto Direttore del Coro da Camera della Rai di Roma col quale ha effettuato registrazioni per RAI Radio Tre.È direttore artistico e musicale del complesso vocale professionale Ars Cantica Choir & Consort, del Quartetto Vocale S. Tecla, formazione professionale del Duomo di Milano; ha fondato e dirige il Coro da Camera del Conservatorio "A.Vivaldi" di Alessandria. Ha diretto in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Israele, Argentina. E’ stato Direttore Ospite al Co.Na.Jo. (Coro Nazionale Giovanile) dell’Argentina e del Coro del Teatro Municipale di Cordoba (Argentina). Collabora in qualità di Direttore Ospite con il Coro del Teatro dell’Opera di Malaga (Spagna) e con il Coro del Teatro de La Maestranza di Siviglia (Spagna).
Ha curato la pubblicazione di musica vocale per le case editrici Suvini Zerboni, Carrara, Rugginenti, Discantica, BMM, Carisch. È regolarmente chiamato a far parte della giuria di concorsi corali nazionali ed internazionali e a tenere master di formazione e perfezionamento per cantori e direttori in Italia e all’estero. Dal 2009 è direttore artistico della Milano Choral Academy, scuola internazionale di formazione perfezionamento per direttori di coro e cantori. È titolare della cattedra di Esercitazioni Corali (vincitore di concorso nazionale) presso il Conservatorio "Antonio Vivaldi" di Alessandria.
Alessandro Urbano è diplomato col massimo dei voti in organo e composizione organistica con Letizia Romiti, presso il Conservatorio "A.Vivaldi". Ha vinto il II premio alla V edizione del Concorso Internazionale di Interpretazione Organistica “Franz Schubert”. Attualmente è Organista Titolare della Guardia di Tortona (Organo Mascioni 1983) e Maestro di Cappella della Basilica della Maddalena di Novi Ligure (Organo Poncini 1742). Ha frequentato corsi con P.Kapitula, E.Kooiman, B.Van Asperen, L.F. Tagliavini, E.Fadini. Ha lavorato come continuista con Ars Cantica Choir di Milano sotto la direzione di M.Berrini e A.Ceccato.
Alberto Do. Nato ad Asti nel 1986, si diploma in organo e composizione organistica al "Vivaldi" di Alessandria sotto la guida della professoressa Letizia Romiti. Ha partecipato ai saggi della "Casa della Musica" per le scuole e frequentato il corso di Musica Sacra Antica in S. Rocco tenuto dalla professoressa Letizia Romiti. Nel maggio ‘04 vince il 2° premio alla IX edizione del concorso nazionale di organo "Città di Viterbo". Nell’agosto ‘05 si esibisce con l’orchestra dell’Università di Bamberg, eseguendo in prima assoluta un brano del compositore Walter Gatti, replicando il concerto in ottobre, in Germania, con la stessa orchestra.
Josef Gabriel Rheinberger nasce a Vaduz, in Liechtenstein, il 17 Marzo 1839. Nel 1851 si trasferisce a Monaco, dove studia composizione con Franz Lachner ed organo con Herzog, due dei massimi esponenti della cultura musicale europea di quel tempo. Brillantemente diplomato, intraprende una felice carriera musicale dove unitamente alla composizione, esercita l'attività di organista titolare presso la Hofkirche dal 1860 al 1866 e quella di professore di pianoforte, organo e composizione al Conservatorio di Monaco dal 1859 al 1901. Nel 1877 viene nominato Organista di Corte e nel 1899 l'Università di Monaco gli conferisce il Dottorato "honoris causa". Organista di grande valore, acquisisce notorietà soprattutto come compositore e come didatta. Tra i suoi allievi possiamo inoltre annoverare uno dei primi organisti statunitensi formatisi in Europa, Horatio Parker. Muore a Monaco il 25 Novembre 1901. Fu compositore di musica di ogni genere: il suo catalogo annovera composizioni sacre (Messe, Oratori, Cantate), Lieder, musica per orchestra, musica da camera, musica per pianoforte e, non ultima, musica per organo. Famose sono le sue 20 Sonate per organo, scritte nell’arco di una trentina d’anni. Scritte con l’obiettivo di comporre un’opera di 24 Sonate, una per ogni tonalità, sul modello dell’opera “Il Clavicembalo Ben Temperato” di J.S.Bach, queste sonate sono il simbolo della sonata romantica per organo e rappresentano non solo il modello da cui compositori come Max Reger hanno attinto per la propria letteratura organistica, ma anche un documento che permette di studiare l’evoluzione stilistica ed estetica di Rheinberger. Sempre molto raffinato e accurato nella scrittura, ripropone, nel corso delle 20 sonate, forme musicali del periodo barocco e ampiamente sviluppate sull’organo dal grande Maestro J.S.Bach. Si trovano infatti Preludi, Fantasie, una Toccata (sonata XIV), un Ricercare (sonata XV), due Pastorali (di cui la prima, nella Sonata-Pastorale - III sonata - si apre con la melodia gregoriana dell’ottavo tono salmodico); più importante tra tutte è la forma della fuga, presente in quasi tutte le 20 sonate e che rimanda immediatamente all’opera bachiana. Proprio con la fuga, anticipata da un’introduzione Adagio, si apre la Sonata ottava, opera 132, di questa sera. L’intermezzo è un bellissimo cantabile romantico che ricorda i cantabili delle sonate organistiche di Mendelssohn da cui, Rheinberger, sembra talvolta attingere. Il terzo tempo, Scherzoso, è un Allegro Molto in la minore, dal carattere caricaturale, con un’armonia cupa della mano sinistra che fa spesso utilizzo di aspre settime diminuite, contrapposte alla vivacità delle sincopi e dei salti di ottava della mano destra. La passacaglia finale ricorda in maniera inequivocabile la famosa Passacaglia in do minore BWV 582 di J.S.Bach, tanto nell’esposizione quanto nello sviluppo delle variazioni.
La Missa brevis, gli Inni op.140 e lo Stabat Mater op.138 sono un esempio di una conoscenza, da parte di Rheinberger, della letteratura corale che lo precede, a partire da Monteverdi (di cui Rheinberger fa parodia nell’Amen del Gloria della Messa). Interessante è il passo del “Crucifixus” del Credo, in cui si sente (e si vede in partitura) la crocefissione resa con note violentemente marcate a richiamo del martello che batte sui chiudi; il dolore del chiodo che penetra nella carne, facendo perdere i sensi, si percepisce in un susseguirsi di vocalizzi delle sezioni femminili che portano alla morte, chiudendo la scena, sul “sepultus est”, in un accordo vuoto (senza terza). Retorico è anche “Et resurrexit” seguente. Morbidi e avvolgenti sono “Benedictus” e “Agnus Dei”, con un discorso armonico e contrappuntistico molto denso, come è classico della letteratura tardo-romantica tedesca. Lo Stabat Mater op.138, scritto per coro e organo nel 1884, ma arricchito da una trascrizione della parte organistica per quintetto d’archi “ad libitum” in una versione del 1885, è una narrazione delle sofferenze della Madre presso la Croce del Figlio morente. Rheinberger sembra quasi non osare avvicinarsi alla scena e tutta la partitura, dalla prima all’ultima battuta, rivela una silenziosa partecipazione al dolore di una mamma che perde il proprio figlio. Solo nella parte finale, da “fac me cruce custodiri”, il coro prende lentamente parte all’atto tragico, portando ad un completo coinvolgimento nella fuga finale del “Quando corpus” che guida verso la gloria del Paradiso “Paradisi gloria”, coronamento di tutta la composizione.
E’ un peccato che la figura di Rheinberger, così importante nella letteratura musicale di fine Ottocento, sia così poco conosciuto e così poco valorizzato. Ci auguriamo che questo concerto, eseguito la vigilia della sua morte (avvenuta il 25 Novembre), possa in qualche modo ricordarlo e portarlo all’attenzione dei presenti, nella speranza che avvenga una riscoperta e una rivalutazione del suo repertorio vocale e strumentale.
Alberto Do / Alessandro Urbano
organo
Direttore – MARCO BERRINI
Programma:
JOSEPH GABRIEL RHEINBERGER
(Vaduz, 25 novembre 1839 – Monaco di Baviera, 25 novembre 1901)
Messa in re minore
per coro a 4 voci miste
Dai 5 Inni op. 140
per coro a 4 voci miste e organo:
Tribulationes op. 140 n° 1
Dextera Domini op. 140 n° 2
Eripe me op. 140 n° 3
Ave Regina coelorum op. 140 n° 4
Alberto Do, organista
Sonata Op.132, in mi minore
per organo solo
Alessandro Urbano, organista
Stabat Mater op. 138
I. Stabat Mater
II. Quis est homo
III. Eja Mater
IV. Virgo Virginum preclara - Quando corpus morietur
Alberto Do, organista
Ingresso libero
Il Coro da Camera del Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria è emanazione della classe di esercitazioni corali del Conservatorio alessandrino ed è diretto da Marco Berrini, docente di Esercitazioni Corali presso l’omonimo istituto. La graduale e costante crescita del coro, è stata segnata dall’esecuzione della Messa di Serge Lancen per orchestra di fiati, soli e coro (prima esecuzione italiana), della Via Crucis di Franz Liszt per soli, coro e pianoforte, dell’Oratorio di Natale di Camille Saint-Saens per soli, coro e orchestra, dalla prima esecuzione moderna dello Stabat Mater di Pasquale Cafaro per soli, coro, archi e b.c., della realizzazione della Sacra Rappresentazione per la Beatificazione di Brigida Morello (Rapallo, marzo 1998; Piacenza, febbraio 1999), dall’Oratorio Jephte di G. Carissimi. In seno al Coro dell’Istituto si è poi formato il Coro da Camera del Conservatorio “A. Vivaldi”.
L’ensemble, fondato dall’attuale direttore nel 1997, è stato premiato con il secondo premio alla V edizione del Concorso Marengo Musica 1997 per l'esecuzione di un programma di autori francesi (Giugno 1997) e con il primo, il secondo, il terzo premio e il premio speciale “L. Perosi” all’edizione 1999 del Concorso Internazionale di Tortona (Al). Il desiderio di un costante approfondimento tecnico-vocale e musicale ha stimolato il coro ad intraprendere un percorso di studio e di approfondimento sulla prassi esecutiva, dalla musica rinascimentale e barocca (concertata e a cappella) sacra e profana al repertorio del ‘900. L’attività concertistica ha portato il complesso vocale a esibirsi in diverse città italiane tra le quali vogliamo ricordare Milano, Piacenza, Genova, Bari, Aosta,Vicenza, Bergamo. Nel mese di aprile 1999 il Coro da camera è stato invitato a Parigi per un ciclo di concerti.
Nell’aprile 2001 ha partecipato ad uno con l’Orquestra de Jovens do Concelho de Santa Maria da Feira (Portogallo) eseguendo un programma per soli, coro e orchestra in diverse città italiane e portoghesi. Ha partecipato alla registrazione di un CD dedicato a giovani compositori italiani con il brano Prayer di Roberto Beltrami; nella primavera del 1999 ha inciso un CD per la Sarx Records dedicato alla musica sacra di Lorenzo Perosi in collaborazione con l'Ars Cantica Choir e un CD dedicato alla musica di Benjamin Britten, Ariel Ramirez e di alcuni compositori italiani viventi.
Ha infine inciso per la FENIARCO (Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali) un CD con musiche di compositori viventi dedicate alla coralità giovanile, cd allegato alla pubblicazione musicale “TeenCanto”.
Soprani:Paola Cervi, Monica Elias, Alessandra Mussa, Marta Guassardo, Angelica Lapadula, Marta Leung Chung, Eleonora Croce
Contralti:Elisa Accornero, Veronica Fasanelli, Costanza Mondo, Fabiana Franco, Eleonora Rasetto
Tenori:Chris Iuliano, Alessandro Urbano, Fulvio Zanella, Paolo Ghiglione, Carlo Gilardi
Bassi:Luca Cavallo, Alberto Do, Victor Andrini, Simone Buffa, Kielar Filip, Francesco Mariotto
Marco Berrini. Direttore di Coro, Direttore d’Orchestra e Didatta. Ha completato la sua formazione accademica con gli studi musicologici. Vincitore di Primi Premi nei più importanti Concorsi Corali Nazionali e Internazionali, è stato Finalista alla Prima edizione del Concorso Internazionale per Direttori di Coro "Mariele Ventre" di Bologna (2001) dove ha vinto il 3° premio ex-aequo. Dal 1989 al 1992 è stato Maestro Sostituto Direttore del Coro da Camera della Rai di Roma col quale ha effettuato registrazioni per RAI Radio Tre.È direttore artistico e musicale del complesso vocale professionale Ars Cantica Choir & Consort, del Quartetto Vocale S. Tecla, formazione professionale del Duomo di Milano; ha fondato e dirige il Coro da Camera del Conservatorio "A.Vivaldi" di Alessandria. Ha diretto in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Israele, Argentina. E’ stato Direttore Ospite al Co.Na.Jo. (Coro Nazionale Giovanile) dell’Argentina e del Coro del Teatro Municipale di Cordoba (Argentina). Collabora in qualità di Direttore Ospite con il Coro del Teatro dell’Opera di Malaga (Spagna) e con il Coro del Teatro de La Maestranza di Siviglia (Spagna).
Ha curato la pubblicazione di musica vocale per le case editrici Suvini Zerboni, Carrara, Rugginenti, Discantica, BMM, Carisch. È regolarmente chiamato a far parte della giuria di concorsi corali nazionali ed internazionali e a tenere master di formazione e perfezionamento per cantori e direttori in Italia e all’estero. Dal 2009 è direttore artistico della Milano Choral Academy, scuola internazionale di formazione perfezionamento per direttori di coro e cantori. È titolare della cattedra di Esercitazioni Corali (vincitore di concorso nazionale) presso il Conservatorio "Antonio Vivaldi" di Alessandria.
Alessandro Urbano è diplomato col massimo dei voti in organo e composizione organistica con Letizia Romiti, presso il Conservatorio "A.Vivaldi". Ha vinto il II premio alla V edizione del Concorso Internazionale di Interpretazione Organistica “Franz Schubert”. Attualmente è Organista Titolare della Guardia di Tortona (Organo Mascioni 1983) e Maestro di Cappella della Basilica della Maddalena di Novi Ligure (Organo Poncini 1742). Ha frequentato corsi con P.Kapitula, E.Kooiman, B.Van Asperen, L.F. Tagliavini, E.Fadini. Ha lavorato come continuista con Ars Cantica Choir di Milano sotto la direzione di M.Berrini e A.Ceccato.
Alberto Do. Nato ad Asti nel 1986, si diploma in organo e composizione organistica al "Vivaldi" di Alessandria sotto la guida della professoressa Letizia Romiti. Ha partecipato ai saggi della "Casa della Musica" per le scuole e frequentato il corso di Musica Sacra Antica in S. Rocco tenuto dalla professoressa Letizia Romiti. Nel maggio ‘04 vince il 2° premio alla IX edizione del concorso nazionale di organo "Città di Viterbo". Nell’agosto ‘05 si esibisce con l’orchestra dell’Università di Bamberg, eseguendo in prima assoluta un brano del compositore Walter Gatti, replicando il concerto in ottobre, in Germania, con la stessa orchestra.
Josef Gabriel Rheinberger nasce a Vaduz, in Liechtenstein, il 17 Marzo 1839. Nel 1851 si trasferisce a Monaco, dove studia composizione con Franz Lachner ed organo con Herzog, due dei massimi esponenti della cultura musicale europea di quel tempo. Brillantemente diplomato, intraprende una felice carriera musicale dove unitamente alla composizione, esercita l'attività di organista titolare presso la Hofkirche dal 1860 al 1866 e quella di professore di pianoforte, organo e composizione al Conservatorio di Monaco dal 1859 al 1901. Nel 1877 viene nominato Organista di Corte e nel 1899 l'Università di Monaco gli conferisce il Dottorato "honoris causa". Organista di grande valore, acquisisce notorietà soprattutto come compositore e come didatta. Tra i suoi allievi possiamo inoltre annoverare uno dei primi organisti statunitensi formatisi in Europa, Horatio Parker. Muore a Monaco il 25 Novembre 1901. Fu compositore di musica di ogni genere: il suo catalogo annovera composizioni sacre (Messe, Oratori, Cantate), Lieder, musica per orchestra, musica da camera, musica per pianoforte e, non ultima, musica per organo. Famose sono le sue 20 Sonate per organo, scritte nell’arco di una trentina d’anni. Scritte con l’obiettivo di comporre un’opera di 24 Sonate, una per ogni tonalità, sul modello dell’opera “Il Clavicembalo Ben Temperato” di J.S.Bach, queste sonate sono il simbolo della sonata romantica per organo e rappresentano non solo il modello da cui compositori come Max Reger hanno attinto per la propria letteratura organistica, ma anche un documento che permette di studiare l’evoluzione stilistica ed estetica di Rheinberger. Sempre molto raffinato e accurato nella scrittura, ripropone, nel corso delle 20 sonate, forme musicali del periodo barocco e ampiamente sviluppate sull’organo dal grande Maestro J.S.Bach. Si trovano infatti Preludi, Fantasie, una Toccata (sonata XIV), un Ricercare (sonata XV), due Pastorali (di cui la prima, nella Sonata-Pastorale - III sonata - si apre con la melodia gregoriana dell’ottavo tono salmodico); più importante tra tutte è la forma della fuga, presente in quasi tutte le 20 sonate e che rimanda immediatamente all’opera bachiana. Proprio con la fuga, anticipata da un’introduzione Adagio, si apre la Sonata ottava, opera 132, di questa sera. L’intermezzo è un bellissimo cantabile romantico che ricorda i cantabili delle sonate organistiche di Mendelssohn da cui, Rheinberger, sembra talvolta attingere. Il terzo tempo, Scherzoso, è un Allegro Molto in la minore, dal carattere caricaturale, con un’armonia cupa della mano sinistra che fa spesso utilizzo di aspre settime diminuite, contrapposte alla vivacità delle sincopi e dei salti di ottava della mano destra. La passacaglia finale ricorda in maniera inequivocabile la famosa Passacaglia in do minore BWV 582 di J.S.Bach, tanto nell’esposizione quanto nello sviluppo delle variazioni.
La Missa brevis, gli Inni op.140 e lo Stabat Mater op.138 sono un esempio di una conoscenza, da parte di Rheinberger, della letteratura corale che lo precede, a partire da Monteverdi (di cui Rheinberger fa parodia nell’Amen del Gloria della Messa). Interessante è il passo del “Crucifixus” del Credo, in cui si sente (e si vede in partitura) la crocefissione resa con note violentemente marcate a richiamo del martello che batte sui chiudi; il dolore del chiodo che penetra nella carne, facendo perdere i sensi, si percepisce in un susseguirsi di vocalizzi delle sezioni femminili che portano alla morte, chiudendo la scena, sul “sepultus est”, in un accordo vuoto (senza terza). Retorico è anche “Et resurrexit” seguente. Morbidi e avvolgenti sono “Benedictus” e “Agnus Dei”, con un discorso armonico e contrappuntistico molto denso, come è classico della letteratura tardo-romantica tedesca. Lo Stabat Mater op.138, scritto per coro e organo nel 1884, ma arricchito da una trascrizione della parte organistica per quintetto d’archi “ad libitum” in una versione del 1885, è una narrazione delle sofferenze della Madre presso la Croce del Figlio morente. Rheinberger sembra quasi non osare avvicinarsi alla scena e tutta la partitura, dalla prima all’ultima battuta, rivela una silenziosa partecipazione al dolore di una mamma che perde il proprio figlio. Solo nella parte finale, da “fac me cruce custodiri”, il coro prende lentamente parte all’atto tragico, portando ad un completo coinvolgimento nella fuga finale del “Quando corpus” che guida verso la gloria del Paradiso “Paradisi gloria”, coronamento di tutta la composizione.
E’ un peccato che la figura di Rheinberger, così importante nella letteratura musicale di fine Ottocento, sia così poco conosciuto e così poco valorizzato. Ci auguriamo che questo concerto, eseguito la vigilia della sua morte (avvenuta il 25 Novembre), possa in qualche modo ricordarlo e portarlo all’attenzione dei presenti, nella speranza che avvenga una riscoperta e una rivalutazione del suo repertorio vocale e strumentale.