oggi il nostro brano "PURIFICAZIONE" è giunto primo in classifica con più di
6500 ascolti in 15 giorni!!!grazie a tutti coloro che ci hanno votato!
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Grazie anche ai giornalisti!!! qui sotto Le recensioni dei nostri brani su
Wiple
Recensione di albarosa
http://www.wiple.it/index.php?page=personal&user=albarosa
Purificazione
Non è un caso che anche la mia prima recensione sia caduta sul video di un
brano primo in classifica, del duo Gianni Piras e Dana Vignati, in arte il
Caos e Dana. La soavità del ritmo, il calore delle parole, catturano ed
immergono in un' atmosfera irreale che ci regala emozioni e suggestioni,
relax ed estasi. Il caos "raccontato" da Dana è poesia che si trasforma in
canto, non si percepisce come un'entità ignota che spaventa, ma come un
elemento a cui abbandonarsi. Neanche il nome, infatti, è casuale: Dana è una
divinità celtica destinata a dominare il caos che da disordine primordiale,
diventa ordine, purificazione e contatto con le parti più recondite
dell'animo umano. In questo brano la jazzista di successo Dana Andrews (
Vignati) ed il chitarrista Gianni Piras danno vita ad un interessante
sodalizio artistico, iniziato 5 anni fa, dopo percorsi musicali su generi
ben definiti. In purificazione, non si ascolta un genere preciso, ma un
insieme di percezioni diverse che rientrano nell'ambito di un indiscutibile
talento artistico, nella dimostrazione che l'arte, quella vera, non ha
bisogno di etichette. La voce di Dana è calda e poderosa, ricorda quella
dell'indimenticata Mina, ma lo stile è innovativo e raffinato e piace a
chiunque lo ascolti con l'intento di percepire le emozioni che è in grado di
trasmettere. In purificazione si canta un corpo capace di percepire la
durezza del sale e nello stesso tempo di non sentire l'asprezza della terra,
un corpo capace di liberarsi nell'immensità delle stelle e dell'universo ,
un corpo che non può più morire, che è diventato anima. La purificazione
come passaggio da essere corporeo a essere extracorporeo, dove non si
sentirà più dolore e sofferenza, forse dolce metafora della morte, ma anche
speranza di vita per un umanità capace di emozionarsi, di liberarsi dalle
paure, di incontrare il caos delle parole e della musica de " Il Caos e
Dana".
Recensione di Recensionisti Associati
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La guerra di Macallé
Forse ispirati dal romanzo di Camilleri , IL Caos e Dana , recitano un brano
dalle atmosfere antiche, parlando in realta' di attualita' parlando di
guerra , la guerra dell'uomo contro l'uomo ma soprattutto dell'uomo contro
se' stesso in un viaggio introspettivo , per cercare di riconoscersi di
ritrovarsi...
La voce splendida della cantante riempie il petto e copre le spalle con una
coperta di lana in un giorno d'inverno, materna , rassicurante , dono di chi
sa utilizzare al meglio il proprio talento.
Gli strumenti , dal basso alle chitarre , alla batteria non sbagliano un
colpo , apparecchiando la tavola rotonda con le vettovaglie migliori ,
riuscendo a trasmettere all'unisono un atmosfera da racconto di terre
lontane , dove la storia ha fatto il suo percorso , ma dalla quale non si
riesce ad imparare nonostante ci siano artisti di questo calibro che non ci
permettono di dimenticare ...
Grazie , lavoro splendido.....
Recensione di Zarina http://www.wiple.it/index.php?page=personal&user=Zarina
Purificazione
Profonda, evocatrice, evanescente, labile, sospesa: è così la canzone
Purificazione dei "Il Caos e Dana". E non potrebbe essere altrimenti.
Il titolo già ci induce a immergerci in un'atmosfera sognante e, le prime
note, dita delicate che scivolano su di un piano, ci accompagnano per mano
in questo percorso.
Un testo che sembra poesia, un racconto magico, seppur breve, capace di
lasciar susseguire e di dare vita nella nostra mente a scenari di armonia e
calma.
Una voce calda ma incisiva, intensa e graffiante, a tratti sofferente; una
voce pulsante, penetrante, che fa scivolare le parole in questo viaggio
incantevole di quattro minuti; quattro lunghi minuti in cui si
materializzano, davanti ai nostri occhi, immagini, flash e percezioni,
grazie a queste poche strofe accennate, abbozzate, ma sempre mirate.
Basta poco per poter asserire di aver visto ciò che il testo descrive.
Nulla è superfluo, non lo sono le note, non lo sono le parole, non lo è la
voce di Dana Andrews, cantante jazz affermata.
Non riscontro pecche. Non credo ce ne siano mai quando una canzone riesce a
trasmetterti relax, calandoti in un'atmosfera di altri tempi, di un passato
remoto, o di una sera recente e afosa, in cui cerchi disperatamente una
melodia che ti tenga sospeso.
Lasciamo fare allora ai " Il Caos e Dana" quello che si sono prefissi:
lasciamoci influenzare da questa musica che cura il nostro animo; lasciamoci
trasportare in balia di queste torride note di pianoforte da questa
penetrante oratrice.