sabato 1° dicembre OMAGGIO A GIANNI FOZZI

OMAGGIO A

GIANNI FOZZI

sabato 1° dicembre 2007

ore 21,oo

Teatro San Francesco

Le sue poesie... le sue canzoni… i suoi amici… questo il ricordo dell'animatore di Cantùma Lisòndria, l'indimenticato Gianni Fozzi, scomparso all'età di 77 anni nel novembre del 2006.

Sabato 1° dicembre 2007 serata con ingresso gratuito alle 21,00 al Teatro San Francesco, dove ci saranno appunto gli amici del cantautore del dialetto alessandrino, i quali non diranno soltanto delle sue passioni, ma reciteranno o canteranno sue celebri composizioni.

Presentati da Antonio Silvani, sul palcoscenico si alterneranno Piercarlo Fabbio (Cantùma Lisòndria e Luigi Gabina), Paolo Bonadeo (El dumìnichi di pòver), Ugo Boccassi, Cesarino Fissore, Rossana Ivaldi, Sandro Locardi, Franco Rangone (le canzoni), Ermanno Rivera (El bevitùr e altri monologhi), Giancarlo Prato, Rossella Mainetto (El vùš dla cùrt e altri monologhi), Ada Cavino (U tàngo sfigürà e altri monologhi), Efrem Bovo (El füneràl).

Dello spettacolo Cantùma Lisòndria, poesie e canzoni in dialetto alessandrino, sono state realizzate ben sette musicassette caratterizzate dalla voce e dalla vis comica di Gianni Fozzi, personaggio schivo ed ironico, tanto da dichiarare un giorno: "So fare mille cose, e tutte male. E, per essere un latino, ho due imperdonabili difetti: sono timido e non sopporto il football. Penso che dovrò farmi vedere dal medico".

Sul fenomeno Cantùma Lisòndria sono stati scritti due libri, a testimoniare invece l'interesse sempre vivo per il dialetto alessandrino e soprattutto per la capacità di proposta dell'indimenticabile autore e uomo di spettacolo.

Antonio Silvani, può dirci quanto sia stata importante l'amicizia con Gianni Fozzi?

Moltissimo, ne ho già parlato nella prefazione del mio libro. E' grazie a Gianni se ho iniziato a interessarmi del dialetto, a essere pignolo nel suo studio e a scrivere diversi libri e un dizionario. Con lui è stata certamente una collaborazione professionale, ma anche un profondo legame di amicizia.

Ha trovato qualche difficoltà nell'organizzare la serata, a coinvolgere i relatori?

Nessuna difficoltà, è stato anzi un qualcosa di automatico. Ho trovato massima disponibilità, volevano partecipare tutti e ho dovuto addirittura fare una selezione.

Crede che serate come questa possanno avere un seguito?

Certamente. Questo è il primo di una serie, doverosa, per ricordare il più grande poeta alessandrino del Novecento. Nasceranno nuove iniziative: una la annuncerò proprio durante la serata del 1 Dicembre.

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