Il 30 gennaio di 60 anni fa Gandhi moriva per mano di un estremista indù.
Il suo messaggio è oggi più che mai necessario: egli ci ha insegnato che un
programma di rigenerazione morale è imprescindibile dalla continua ricerca
della verità e che nonviolenza non significa accettazione supina
dell'ingiustizia, ma al contrario un modo creativo ed efficace per
contrastarla.
Satyagraha è un neologismo di Gandhi. Letteralmente significa forza della
verità (Satya:Verità, graha: forza). Gandhi adottò tale termine per
distinguere la "nonviolenza del forte" dalla resistenza passiva, la quale
può coincidere con la "nonviolenza del debole".
L'espressione resistenza passiva era stata usata dallo stesso Gandhi fino a
quando si rese conto che l'espressione correva il rischio di far pensare a
un pacifismo inerte di fronte all'ingiustizia.
Gandhi riuscì a muovere masse di Indiani fino a conquistare l'indipendenza
del suo Paese: ricordiamoci questa forza ogniqualvolta perdiamo fiducia in
noi stessi e nelle nostre possibilità di incidere davvero sul futuro della
nostra società.
Centro per la Pace e la Nonviolenza "Rachel Corrie"
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