GIOVEDI' 12 novembre
ACQUI TERME Movicentro, Via Alessandria - ore 21 - Ingresso gratuito
CHERYL RENÉE's BLUES BAND
CHERYL RENÉE, voce e pianoforte
DAN JACKSON, sax
"LITTLE" AL THOMAS, chitarra
LARRY MALOTT, basso
DAVID CHAMBERLAIN, batteria
La "Queen City of the West", Cincinnati, piccola metropoli portuale sul fiume Ohio, vanta un'importante tradizione musicale legata tanto alla formidabile e profondamente radicata componente tedesca della sua popolazione (alla quale si deve il numero eccezionale di orchestre sinfoniche e da camera della città) quanto alla ricca comunità afroamericana creatasi sin dall'Ottocento per la contiguità geografica con il Meridione e la distanza dal suo bigottismo razziale. Radici germaniche hanno la vedette swing-pop e diva cinematografica nativa di Cincinnati, Doris Day (il vero cognome è Kappelhoff), e in parte (in una miscela con quelle prevalenti irlandesi) anche Rosemary Clooney, la grande cantante jazz originaria della vicina Maysville, Kentucky, e formatasi ai microfoni delle stazioni radio della città dell'Ohio; mentre dai quartieri neri di Cincinnati sono emersi artisti come Mamie Smith, la prima cantante di "blues classico" a entrare in uno studio di incisione, gli Isley Brothers e Bootsy Collins, il formidabile bassista funky di James Brown, il quale insieme ad altri maestri del R&B come Little Willie John, Lula Reed o Hank Ballard definì il suo stile come attrazione della King Records, l'etichetta di Cincinnati che ha dominato a lungo la scena discografica del secondo dopoguerra. A questa importante e variegata tradizione Rhythm & Blues fa riferimento Cheryl Renée, estrosa e ruspante creatura di Cincinnati che dalla sua città è stata lontana per trent'anni di musica on the road, da Las Vegas al New England e poi come attrazione per le forze armate americane - in Germania ed Estremo Oriente. Tornata in Ohio, ha definito un suo stile blues dai tratti umorali e sanguigni e dalla schietta comunicativa, esercitata in combinazione con brillanti partner come i chitarristi (e vocalisti) "Lightning" Tim Jacoby e Little Al Thomas. Pianista pulsante ed essenziale, cantante dalla tavolozza agra e ferrigna, con peculiari, sibilanti aperture in falsetto, e dalla dizione masticata e bizzosa, Cheryl si rivela in album come I Believe You Know the Blues e Live! With Them Bones - interprete personalissima di temi classici del repertorio femminile afroamericano: humor e rauca aggressività si combinano nelle letture di "In My Girlish Days" di Memphis Minnie, di "I'm Gettin' 'long Alright" di Big Maybelle, di "The Same Thing" di Koko Taylor, di "Blow Top Blues" di Dinah Washington, l'arguto blues della follia che lei commenta alla tastiera citando con gusto il tema del televisivo Ai confini della realtà.
Informazioni:
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