11 lguglio 2011 destinazione dei proventi delle multe

Cara Rita Rossa, scriviamo a te in qualità di Vicepresidente della
Provincia, sperando in un maggior ascolto, visto che il Presidente - a cui
più volte ci siamo rivolti - non ci ha mai risposto.

Leggiamo sulla stampa locale che "la Provincia di Alessandria ha approvato i
progetti di manutenzione delle strade provinciali finanziati con i proventi
delle multe" e che " la copertura economica per questi interventi – dice il
presidente Paolo Filippi – si è avuta grazie agli introiti delle multe
rilevate dagli autovelox, dal momento che il nuovo codice della strada
impone l'uso di questi proventi per il 50%".

Chiediamo se si tratti di una notizia riportata male; ci preme infatti
ricordare che il nuovo codice impone agli enti locali l'uso di almeno il 50%
(ma resta facoltà dell'ente destinare anche tutto) dei proventi delle multe,
ma la parte destinata alla "manutenzione delle strade" è solo, una, delle
voci e non dovrebbe quindi coprire tutta la quota: una parte dovrebbe essere
destinata al miglioramento della segnaletica, una al potenziamento delle
attività di controllo e accertamento delle violazioni, una per interventi
per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali
bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, una per l'istituzione di
corsi didattici finalizzati all'educazione stradale, una per interventi a
favore della mobilità ciclistica.

Tutte voci altrettanto importanti; ma su alcuni di queste la nostra
Provincia ha finora investito poco o nulla; in particolare per quanto
riguarda la tutela della sicurezza degli utenti deboli della strada e gli
interventi per l'incentivazione della mobilità ciclistica. Un esempio
eclatante - e dispiace doverlo purtroppo riportare un'ennesima volta - è
stato il raddoppio delle corsie della ex SS 10 per Spinetta, non
accompagnato dalle dovute misure di compensazione e messa in sicurezza dei
ciclisti, che sarebbero state normali in qualunque altro paese civile.

Sono anni che la nostra associazione chiede alla Provincia e al Comune -
entrambi inadempienti - di rispettare questa norma del codice della strada,
che nelle versioni precedenti era ancora più prescrittiva; ed effettivamente
durante la precedente Amministrazione provinciale, l'assessore alla
viabilità Prete aveva convenuto sulle nostre istanze e sulle nostre
critiche, e per iscritto ci aveva assicurato che nelle successive
deliberazioni si sarebbero tenute in debito conto.

Pare che così non sia stato.

Ci rivolgiamo quindi a te affinché te ne faccia portavoce all'interno della
Giunta. Rimanendo a disposizione per l'istituzione di un "tavolo di
confronto" su questi temi, ti ringraziamo per l'attenzione.
Cordiali saluti

gliamicidellebici (FIAB Alessandria)

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