21 febbraio: Celebrata anche ad Alessandria la giornata del braille
Un appuntamento importante verso un'integrazione sempre più piena
Oggi 21 febbraio la sede dell'Unione italiana Ciechi di Alessandria in via Legnano è stata teatro di un incontro importante con il quale, anche nella nostra Città, si è voluta celebrare la "Giornata del Braille".
Si tratta di un'iniziativa che trae origine da una Legge — la n. 126 del 03 agosto 2007 — con la quale il Parlamento italiano ha sancito solennemente l'istituzione di una giornata specifica, fissandone la ricorrenza per il 21 febbraio di ogni anno.
L'obiettivo della Legge e della Giornata che si è attuata in tutta Italia è quello di sostenere efficacemente la sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti e ipovedenti.
Questa particolare giornata celebrativa, nelle intenzioni del Legislatore prevede che "le Amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale possano promuovere idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, nonché studi, convegni, incontri e dibattiti presso le scuole e i principali mass-media, per richiamare l'attenzione e l'informazione sull'importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all'informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive."
Anche l'Assessore alle Politiche di Solidarietà Sociale del Comune di Alessandria, Teresa Curino, nel partecipare all'incontro promosso quest'oggi dalla locale Unione Ciechi, sottolinea come sia importante adoperarsi perché si possa passare sempre più dal piano strettamente celebrativo a quello del varo di specifiche azioni che favoriscano la qualità di vita e la piena integrazione dei non vedenti e ipovedenti.
«Oltretutto — secondo Teresa Curino — giornate come questa ci fanno riflettere proprio sulla grandezza di intuizione e di applicazioni concrete che il francese Louis Braille seppe esprimere ed elaborare ideando nel 1829 quel particolare tipo di scrittura che oggi in tutti il mondo viene utilizzato dai non vedenti. E questo richiamo ci aiuta meglio a comprendere come solo l'incontro tra problemi, bisogni, aspettative legate al disagio delle persone, da un lato, e, dall'altro lato, genialità, passione scientifica, impegno a valorizzare e diffondere soluzioni dei problemi "a portata di tutti" siano elementi decisivi di un rapporto tra soggetti sociali dove il principio dell'integrazione e quello educativo-culturale si intrecciano, consentendo a tutti (non vedenti compresi) di gustare la vita, l'approfondimento informativo, l'esperienza scolastica, la qualità delle relazioni interpersonali, la stessa esperienza artistica veramente a 360 gradi».
Alessandria, 21 febbraio 2008
UFF.STAMPA.COMUNE.AL