domenica 10 agosto: il Teatro delle Scienze segnala la notte delle stelle

Il vice sindaco e assessore alla cultura Paolo Bonadeo ha già annunciato che i musei civici rimarranno aperti nel mese di agosto, ma ricorda che l'impegno culturale non si limita a questo.

Il Teatro delle Scienze segnala alcuni eventi, veri e propri spettacoli naturali come la notte delle stella cadenti, il 10 agosto, e l'eclissi parziale di luna del prossimo 16 agosto.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Teatro delle Scienze in via 1821, che è aperto il martedì ed il giovedì dalle 15,oo alle 17,oo ed anche il sabato e la domenica dalle ore 16,oo alle 19,oo.

 

10 agosto : le Perseidi: lacrime splendenti nel cielo

San Lorenzo, io lo so perché tanto / di stelle per l'aria tranquilla /

arde e cade, perché sì gran pianto / nel concavo cielo sfavilla.

……… E tu Cielo, dall'alto dei mondi / sereno, infinito,

immortale, / oh! d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo

opaco del Male.( Giovanni Pascoli)

L'astronomia,scienza millenaria, vive ogni anno, attorno al 10 Agosto, una fase nella quale smette

la rigorosa veste di scientificità che la identifica presso il grande pubblico, e ne indossa una

intessuta del fascino e della magia che gli immensi ed inesplorati spazi dell'universo suscitano nella

nostra fantasia e nei nostri indimenticati ricordi di fanciulli. E' la notte di San Lorenzo, la notte

delle "stelle cadenti", comunemente chiamate "Lacrime di San Lorenzo". La poesia del

Pascoli,che abbiamo ricordato in apertura, intitolata "10 Agosto" , scritta nel ricordo dell'assassinio

del padre, fa riferimento al pianto del cielo per la sua morte. Poiché il 10 Agosto si festeggia San

Lorenzo, nella ricorrenza del suo martirio avvenuto nel 238 d.C. a Roma, ecco che per la cultura

popolare le "stelle cadenti" sono diventate le lacrime di San Lorenzo. In Inghilterra e Germania,

invece, sono le lacrime del martire tramutate in astri in seguito alla sua tremenda morte, bruciato su

una graticola.

La fantasia le ha definite "stelle cadenti", ma il termine è quanto mai improprio. Le scie luminose

che solcano il cielo non possono essere "stelle" in caduta libera, poiché le stelle - come il nostro

Sole del resto - sono corpi enormi e caldissimi, composti principalmente da idrogeno ed elio, che

terminano le loro lunghissime vite (miliardi di anni) esplodendo o spegnendosi in modo violento e

spettacolare

Il primo a scoprire cosa fossero in realtà le "stelle cadenti" fu Giovanni Virginio Schiapparelli,

famoso astronomo piemontese, per molti anni direttore dell'osservatorio astronomico di Brera. Nel

1866, dopo accurati calcoli, Schiapparelli correlò la pioggia di stelle, che annualmente si verifica

attorno al 10 Agosto, con il passaggio della cometa Swift-Tuttle avvenuto nel 1862. La teoria di

Schiapparelli, poi rivelatasi esatta, ipotizzava che le comete durante il loro viaggio intorno al Sole,

lascino dietro di sé dei detriti quali: pezzi di ghiaccio, sassolini, polveri. Quando la Terra nel suo

moto di rivoluzione attorno al Sole attraversa quelle zone in cui una cometa ha precedentemente

lasciato i suoi detriti, questi penetrano nell'atmosfera terrestre ad altissima velocità(da 30 a 60 Km.

al secondo) ed evaporano a causa del forte attrito, lasciando quelle scie luminose a volte colorate

che noi ammiriamo con stupore e che sono il risultato di tale fenomeno. Le "stelle cadenti" il cui

nome corretto è: Meteore , sono del tutto innocue perché si disintegrano completamente tra i 120 ed

i 90 Km. dal suolo. Altra cosa sono ovviamente le Meteoriti. Con questo termine si designano quei

corpi rocciosi provenienti dallo spazio, in genere con un diametro superiore ai 30 m., che riescono

ad attraversare l'atmosfera e raggiungono la superficie terrestre. Il nostro pianeta è stato colpito più

volte da questi oggetti che hanno lasciato tracce assai vistose, fortunatamente soprattutto in aree

desertiche o nelle regioni polari. Il nome che viene dato alla pioggia di meteore di Agosto è:

"Perseidi" perché sembra provenire da un punto, chiamato "radiante", situato nella Costellazione

del "Perseo". Guardando alto nel cielo in direzione Nord-Est si potranno vedere apparire le scie

luminose delle meteore, meglio se a notte inoltrata e fino all'alba, possibilmente in campagna,

collina o montagna e lontano dalle luci delle città. Il massimo di questa "pioggia" si verifica

normalmente nelle notti dal 10 al 12 o 13 Agosto, ma il fenomeno è visibile all'incirca dall'8 al 15

Agosto, anche se il massimo è previsto per la notte tra il 12 ed il 13, e quest'anno sarà parecchio

disturbato dalla Luna molto luminosa, tre giorni dopo il primo quarto

Fin dall'antichità l'uomo ha guardato con meraviglia mista ad ancestrali timori a questo

fenomeno, collegandolo a miti, leggende e superstizioni che ancora oggi resistono immutate. Chi di

noi infatti, almeno una volta nella vita, consapevolmente o inconsciamente, non ha espresso un

piccolo o grande desiderio nel vedere apparire in cielo la fuggevole scia di una "stella cadente"?

E' vero, infatti, che osservando questo fenomeno ci viene subito in mente una "stella morente", e

forse per questo vorremmo che portasse con sé, nel suo ultimo viaggio, un desiderio da lasciare

chissà dove.

E allora forza, usciamo tutti di casa per ammirare nella notte di San Lorenzo questo meraviglioso

spettacolo che ci offre il cielo ed anche per perpetuare quell'aura di mistero ed il senso di

smarrimento che si prova di fronte a un tale fenomeno, come traspare dai versi di questa delicata

poesia di cui trascrivo l'ultima strofa:

……La speranza, / ha lasciato da tempo, / il vuoto dentro di me! / Solo una stella cadente,/

legata ad una segreta illusione, / potrà colmare questa immensità, / fatta di niente!

Luigi Poli

(Gruppo Astrofili Galileo)

Il Gruppo Astrofili Galileo sarà presente domenica 10 Agosto a Gamalero dove, dopo la cena

con specialità locali organizzata in occasione della Festa Patronale, i componenti del Gruppo

guideranno gli intervenuti all'osservazione del cielo e delle Costellazioni estive con i propri

telescopi, oltre alla visione del fenomeno delle "Stelle Cadenti"

 

 

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