Dialët Lissandrén - dizionario di dialetto Alessandrino-Italiano [ griva -- gurén ]

Con calma.. senza alcuna fretta .. andiamo avanti con il dizionario…intanto siamo arrivati alla lettera

G

griva (s. f.). tordo, uccello noto, gustoso, di grossezza tra il piccione e l'allodola.
grivè (agg.). furbacchione, malizioso.
gròn (s. m.). grano, frumento. * Fig. denaro. # a l'ha facc el gròn = ha fatto i soldi.
grònd (agg.). grande; alto di statura; cresciuto (di bambini) # grònd e ciùla = alto e stupido.
gròn-na (s. f.). grana, inconveniente.
grügén (s. m. pl.). gangherini, denominazione che comprende ambedue le parti di una sorta di affibbiatoio, le quali sono il gangherello (ar mascc), ed è una specie di gancetto di sottil filo metallico addoppiato coi due capi ripiegati in fuori a foggia di magliettine. Cucito ad alcune parti del vestito, soprattutto da donna, serve insieme colla gangherella (ra fümèla) ad affibbiarle, invece di bottone od altro. Questa però, che è una maglietta dello stesso filo metallico, non è addoppiata, ma è similmente ripiegata ai due capi per poterla cucire al panno, in corrispondenza del gangherello, il cui gancetto s'introduce nella maglia della medesima per affibbiare.
gruginè (v. tr.). aggangherare, vale affibbiare, fermare con gangherini.
grumëtta (s. f.). soggolo, nastro od anche strisciolina di pelle che all'uopo si fa passare sotto la gola perchè il caschetto stia più fermo in capo. Talora ponesi anche al cappello.
grùp (s. m.). nodo, speciale allacciamento che si fa con filo, nastro o simile ad uso di stringere. Il nodo propriamente non ha fermezza se non quando è fatto su di sè, cioè senza interposizione di altro corpo; tale si è per esempio il nodo che si fa in fondo all'agugliata (agügià ) affinchè non si perda il punto nel cucire. In ogni altro caso il nodo si rafferma o col doppio nodo, ovvero con cappio. * grup dar pianti. noccio, gonfiamento parziale e duro del fusto degli alberi nel luogo ove spuntano i rami.
grupëtt (s. m. dim del prec.). rovescino, costumino, è una maglia rovescia la quale nella parte posteriore della calza abbraccia due giri. Dall'unione di tutti i costumini è formata la costura.
grupì (v. tr.). annodare, avviticchiare assieme. # i dój murùs j'éru grupì 'nsema = i due fidanzati erano abbracciati strettamente.
grú-ùéra (s.f.) groviera
guadén-na (s. f.). guaina, certa addoppiatura nei panni, cucita in modo da formare come un budellino, entro cui col'infilacappio si fa passare un nastro, o altro simile per istringere mediante l'increspamento di essa.
guadagnè (v. tr. e intr.). guadagnare. * Nel ling. sportivo anche vincere # l'ha guadagnà la partéja = l'ha vinta.
guardaròba (s. m. o f.). armadio, mobile in legno, ora affisso, ora semplicemente addossato al muro, e chiudesi sul davanti con uno o due sportelli o imposte. Serve a conservare vestiti appesi a grucce (omëtt) perchè non prendano il grinzo, ovvero a riporre biancheria od altro; ed in questo caso l'armadio è diviso orizzontalmente da palchetti o piani, e talvolta suole anche avere una o due cassette, una accanto all'altra, nella stessa linea orizzontale.
guarnissión (s. m.). guarnizione.
gublòt (s.m.) gamella, bicchiere da osteria.
guduciu (agg.) godereccio
gügiaró (s. m.). agorajo, è un astuccino da tenervi dentro aghi ed alche spilli. Esso è fatto di due bocciuoli tondi o stiacciati di metallo, d'avorio, di legno od altro, i quali per un certo tratto entrano o l'uno nell'altro, con battente, o sono pareggiati al di fuori.
gundón (s. m. [deformaz. di condom]). preservativo.
gurgùta>gùrgu
gùma (s. f.). gomma.
gümè (agg.) lavorare alacremente
gundón (s.m.) preservativo
gùra (s. f.). gola (anche Fig.).
gurba (s.f.) operazione di lavaggio delle botti con acqua bollente e foglie aromatiche prima della vinificazione.
gurdión (s. m.). pappagorgia.
gurén (s. f.). vimini. Al plur. vermene di vinco, con cui si fanno ceste ecc.

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