16 gennaio 2008 intervento di Piercarlo Fabbio all’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2007-2008 – Sede di Alessandria

Sintesi dell'intervento di Piercarlo Fabbio, sindaco di Alessandria, all'Inaugurazione dell'Anno Accademico 2007-2008 – Sede di Alessandria – 16 gennaio 2008

 

 

All'inizio del nostro mandato, nel giugno 2007, isolammo due problemi, connessi alla presenza dei due Atenei – Politecnico e Avogadro – in città. Innanzitutto integrare l'Università con Alessandria, visto che la genesi della presenza accademica era estremamente nuova e non si era ancora saldata seriamente una collaborazione naturale tra le due entità. Su un altro versante occorreva tenere conto del patrimonio produttivo allocato nel Comune, per utilizzarlo come elemento essenziale del rilancio di Alessandria verso una nuova dimensione di sviluppo.

Occorreva dunque, per tenere insieme le questioni, concretizzare una strategia di sostegno allo sviluppo di prodotto delle Piccole e Medie Imprese, ma non solo di quelle, affinché i beni potessero mantenere un buon livello di competitività, anche in una prospettiva, sempre più indispensabile, di internazionalizzazione. In quest'ottica, quasi come conseguenza naturale, interessavano anche i processi di spin-off e di start-up di impresa.

Se questi erano i problemi, certo le politiche fino ad allora condotte a favore delle Università alessandrine, avevano tenuto in considerazione solo alcuni aspetti particolari.

Tradizionalmente gli Atenei presenti erano soprattutto – anche per esplicita richiesta dei loro responsabili – intesi come enti formativi. Dare appoggio a questa attività, significava sostanzialmente migliorare i trasporti pubblici per studenti, individuare spazi per l'alloggio di personale docente e discente, rafforzare l'offerta di ristorazione, contribuire più intensamente con risorse economiche per migliorare la gestione degli spazi, individuare nuove strutture per le lezioni o le segreterie e via di seguito. Insomma condurre azioni sussidiarie alla formazione - che, comunque, rimaneva svincolata da eventuali interessi della Pubblica Amministrazione - era una tecnica collaudata, ma non aiutava del tutto a superare i problemi posti.

Intendere le Università alessandrine come enti di ricerca era un passaggio più difficile per la politica, ma da affrontare per tentare di coniugare tre forze in un unico disegno di sviluppo: le imprese, la pubblica amministrazione, i dipartimenti degli atenei presenti. Occorreva scegliere la direzione della ricerca applicata ed intenderla come patrimonio di una città che aveva scelto lo sviluppo come elemento essenziale di novità.

Si coglieva, così, la saldatura fra soggetti, protagonisti ed enti diversi, ma similmente orientati. Occorreva solo un'occasione per mettere in pratica questa visione.

E qui succedeva alla nostra Amministrazione una fortuna, quella di poter consegnare – ai primi di luglio 2007 – i Programmi Territoriali Integrati, unita, in verità, ad una sfortuna, cioè quella di avere poco tempo per elaborarli. I PTI sono strumenti progettuali per sostanziare la richiesta di cofinanziamenti all'Europa per il tramite della Regione Piemonte.

Ragionando sopra la configurazione degli strumenti a disposizione, fu subito chiaro che, nell'individuare le Università come partner, il percorso sarebbe stato particolarmente stimolante e avrebbe potuto essere utilizzato per risolvere i problemi posti.

Nacque così la scheda progettuale del PTI intitolato alla "Cittadella delle scienze e della tecnologia" ed articolato in tre sub progetti: la Cittadella Politecnica; la Cittadella del Trasferimento tecnologico, dell'economia della conoscenza, della ricerca ambientale e delle scienze della vita e dell'informazione (CITERA); Proplast Res, che prevedeva, tra l'altro, l'utilizzo di una struttura dismessa dagli usi precedenti e da riqualificare, cioè il Mercato Ortofrutticolo.

Il complesso delle risorse ipotizzate per i tre progetti assommava a circa 45 milioni di euro, per la metà finanziabili da fondi europei.

Il PTI consentiva anche di inaugurare una nuova visione della presenza universitaria in Alessandria, quella dell'"Ateneo a Rete", che avrebbe potuto innescare processi di ricerca, di apprendimento, ma anche di attrazione di importanti investimenti da parte di grandi multinazionali; di trasferimento tecnologico verso le piccole imprese; l'aggregazione sociale e studentesca. Erano inoltre inclusi servizi integrati alla logistica, servizi nei nuovi materiali, in scienze ambientali ed informatica, nonché servizi alle public utilities.

Oggi, però, accade qualcosa di nuovo: si inaugura una nuova era. Non progetti separati di due atenei sotto un unico ombrello, ma integrazione dei processi e visione unitaria della Cittadella delle Scienze e della tecnologia. Ora, veramente si è di fronte ad un primo nucleo di simbiosi fra città e sue Università e ad una incredibile, straordinaria opportunità: quella di offrire intelligenza e tecnologia avanzata al mercato. I ringraziamenti per gli sforzi fatti nel superare barriere, steccati, pregiudizi non saranno mai sufficienti.

 

Piercarlo Fabbio

Sindaco di Alessandria

 

INVIATO DA UFF.STAMPA.COMUNE.AL.

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